CITTÀ A CONFRONTO SUI PIANI DEL TRAFFICO: LE ESPERIENZE DI MILANO, ROMA, GENOVA, BRESCIA CHE PORTANO AVANTI "RICETTE" DIVERSE MA ANALOGHE PROGRAMMAZIONI

CITTÀ A CONFRONTO SUI PIANI DEL TRAFFICO: LE ESPERIENZE DI MILANO, ROMA, GENOVA, BRESCIA CHE PORTANO AVANTI "RICETTE" DIVERSE MA ANALOGHE PROGRAMMAZIONI

l'assessore Goggi ha fatto gli onori di casa Isole ambientali e “zone 30” tra le priorità. No alla chiusura del centro

Amministrazioni a confronto ieri al  Museo di Milano.
Il tema sviscerato è stato quello dei piani del traffico che le amministrazioni comunali di cinque città – Milano, Roma, Genova, Venezia e Brescia – hanno messo a nudo lasciando spazio alle esperienze e alla pianificazione degli interventi.

“Non si può volere tutto e il contrario di tutto, la riduzione del traffico e nel contempo libertà di circolazione senza limiti – ha sottolineato nel suo intervento l’assessore ai Trasporti, Giorgio Goggi – Il primo obiettivo oggi è migliorare con il traffico la qualità dell’ambiente, il che significa dare impulso alle isole ambientali, alle “zone 30”, a interventi di moderazione della viabilità, per tutelare soprattutto le utenze deboli, in particolare pedoni e ciclisti”.

In merito L'esperienza di "casa" su 10 isole ambientali, da San Siro a via Farini, sono stati avviati i primi lavori previsti dal Piano del Traffico del 2003.
Non esiste ancora, per questi provvedimenti, una normativa adeguata e consolidata e soprattutto manca una cultura, una sensibilità collettiva sulla pianificazione del traffico legata all’ambiente per cui a volte i cittadini interpretano come limitazioni della libertà personale gli interventi programmati per rendere più sicura la circolazione e migliore la vita dei quartieri.

Mentre Milano e Brescia puntano sulle isole ambientali, Roma si concentra sui piani particolareggiati nei quartieri per rendere il traffico più fluido e sicuro e Genova sui “Centri integrati di via “.

Se diversa è la “ricetta” città per città, analoga, sostanzialmente, appare la logica che ispira la programmazione dei vari interventi. In tutte le città, infine, si pone il problema di costruire il consenso sui provvedimenti.

“Nella pianificazione del traffico – ha concluso Goggi, ribadendo il no del Comune alla chiusura del centro storico – deve prevalere l’approccio scientifico, non quello ideologico. Con un’attenzione particolare ai bisogni del cittadino”.  Manu Mich. – clickmobility.it

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