La Regione condivide le proteste dei pendolari

TORINO. TRENITALIA SOSTITUISCE SERVIZIO FERROVIARIO CON BUS SU ALCUNE TRATTE, LA REGIONE PROTESTA

TORINO. TRENITALIA SOSTITUISCE SERVIZIO FERROVIARIO CON BUS SU ALCUNE TRATTE, LA REGIONE PROTESTA

“La decisione di Trenitalia non è mai stata autorizzata dalla Regione  Piemonte e pertanto sarà oggetto delle previste  sanzioni contrattuali” spiega l'assessore Borioli

La Regione non condivide le scelte di Trenitalia.
L'assessore  ai  Trasporti  della  Regione  Piemonte,  Daniele  Borioli,  ha  inviato  una lettera a  Trenitalia  in merito  alla  decisione  della società di sostituire  il  servizio ferroviario  con  i  bus  su alcune tratte  regionali  durante  il periodo estivo.
A risultare coinvolte dal provvedimento sono tratte quali la Ovada-Alessandria, la Novara-Varallo,  per  cui la società rileva  una  riduzione  della domanda   e  la  difficoltà  a  reperire  risorse;  la Torino-Modane, Bardonecchia   e   Salbertrand,  Alessandria-  Castagnole,   Asti-Cavallermaggiore  e Cuneo-Limone per lavori di manutenzione  della linea ferroviaria.

“La decisione di Trenitalia non è mai stata autorizzata dalla Regione  Piemonte e pertanto sarà oggetto delle previste  sanzioni contrattuali  – scrive Borioli –  inoltre la sostituzione di treni con  bus  (di  fatto  già  intervenuta,  mentre  avrebbe  ben  più tempestivamente dovuto essere comunicata alle strutture regionali) non  è neppure stata preventivamente e adeguatamente comunicata  a utenti e amministratori locali”.

I servizi,  infatti, risultano programmati  nel contratto   di   servizio  e  sull’orario   ufficiale:   la   loro sostituzione   può   creare  disservizi  e lamentele   da   parte dell’utenza.
“Per  quanto  riguarda in particolare le  sostituzioni  per  i lavori di manutenzione – afferma ancora Borioli – desta più di una perplessità il fatto che non sia stata comunicata per  tempo  alla Regione  un’evenienza  che  poteva essere  ampiamente  prevista  e programmata”.

L’Assessore ha fatto sapere chiaramente che condivide le proteste dei pendolari:  “quali  che siano le, più o meno fondate,  ragioni  di Trenitalia,  considero  inaccettabile  che  i  cittadini   vengano trattati  in questo modo. I problemi di personale che  la  società evidenzia  possono  anche essere reali,  ma  spetta  a  Trenitalia conoscerli  e  affrontarli, compatibilmente  con  i  programmi  di esercizio accettati nel momento dell’assunzione del servizio”.

“Evidentemente  – ha aggiunto Borioli – si tratta,  al  di  là delle situazioni contingenti, di cambiare radicalmente le modalità di   rapporto  tra  l’ente  affidatario  (la  Regione   Piemonte), l’esercente  il  servizio  (Trenitalia)  e  l’utenza  rispetto  al sistema  caotico  e  poco trasparente instauratosi  nel  corso  di questi  anni.  È un sistema che alla fine penalizza  i  cittadini, senza  nemmeno consentire loro di organizzare per tempo  soluzioni alternative”.Manu Mich. – clickmobility.it

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