Dei 244 milioni di euro previsti dall'accordo del 2002 impegnati soltanto 8,9 milioni
La rete di città aderenti al Progetto Metano lancia un segnale d’allarme.
Mentre nelle città cresce l’emergenza smog, a Roma il Governo continua a non rispondere alla richiesta di sbloccare i fondi previsti dall’accordo del 2002.
Dei 244 milioni di euro previsti, infatti, sono stati impegnati soltanto 8,9 milioni.
“Ad oggi i tecnici di diverso orientamento concordano su una cosa: il carburante meno inquinante, e più economico, è quello gassoso (metano o gpl) – spiega Dario Ortolano, assessore all’Ambiente della Città di Torino e presidente del Progetto Metano – Le amministrazioni locali ritengono così di promuovere i veicoli alimentati a gas, esentandoli dalle limitazioni".
Su questo aspetto è orientato lo sforzo di comunicazione e di incentivazione
"Alcuni Comuni hanno deciso, pur in presenza di ridotti trasferimenti di risorse nazionali, di mettere a bilancio contributi rivolti alla mobilità con questi carburanti.
Il trend incoraggiante, dato dL'aumentata presenza di distributori a metano e dalla crescita di domanda da parte dei cittadini, viene vanificato dalla "timida" offerta dei costruttori, più orientata verso il diesel e, soprattutto, dal mancato rifinanziamento da parte del Governo”.
Il Progetto Metano per autotrazione, capofila il Comune di Torino, ha come scopo principale quello di aumentare la rete dei distributori e il parco veicolare con questa alimentazione.
"Le vetture vendute nel 2004 sono triplicate rispetto L'anno precedente e nei primi tre mesi del 2005 sono stati raggiunti i numeri del 2003: una risposta positiva, bloccata dal non rifinanziamento da parte del Governo".
L'accordo prevedeva una cifra per incentivi pari a 244 milioni di euro, per gli anni 2002/2005, effettivamente utilizzati per incentivi veicoli solo per una cifra pari a 8,9 milioni di euro.
Un esempio, Torino: 900mila abitanti, circa 650mila veicoli, con vari progetti così indirizzati ha contribuito al rinnovo di circa 7000 veicoli.
La rete dei distributori di metano in continuo ampliamento: da 1 del 2002 a 5 attuali in città e da 1 a 9 nella provincia.
Considerata la tendenza positiva e L'effettivo beneficio, ambientale ed economico, la rete del "Progetto Metano" sollecita il rifinanziamento per non lasciare sole le Città di fronte L'emergenza smog ed ottenere:
– adeguata incentivazione L'acquisto di veicoli per trasporto privato e commerciale.
– finanziamento dei i distributori per flotte pubbliche e privati.
– finanziamento delL'acquisto di bus a metano adibiti a trasporto pubblico.
– impegno concreto dei costruttori a proporre questo tipo di motorizzazione con iniziative commercialmente allettanti.
– corsie privilegiate per i distributori a metano da parte degli Enti locali.
– incisiva campagna pubblicitaria (tipo comunicazione sociale) destinata alle città che lo stesso Ministero definisce metropoli.
Torino ha proposto che lo stabilimento di Mirafiori diventi il polo per la ricerca e la produzione delL'auto ecocompatibile, oggi a metano domani ad idrogeno, tenendo conto che una migliore qualità della vita passi, anche, attraverso il superamento di una crisi che sta mettendo in serio pericolo il futuro economico dei cittadini, della nostra città e non solo.M. Gio M. – clickmobility.it