l'ammenda si andrà ad aggiungere alle altre multe che la Regione ha erogato a Trenitalia nel 2005 per un ammontare pari a 440.000 euro
Ennesimo cartellino rosso per Trenitalia.
La Regione Liguria eroga una nuova multa questa volta per per lo scippo del Taf, treno ad alta frequentazione.
“Abbiamo deciso di comminare una nuova multa a Trenitalia per lo scippo del TAF, il treno ad alta frequentazione pagato per il 25% dalla Regione Liguria ma portato prima nel Lazio e ora in Piemonte, e di congelare l’ultima tranche del contratto di servizio stipulato con Trenitalia, pari a diciotto milioni di euro”.
La scelta della Regione è stata comunicata ieri dall’assessore ai Trasporti Luigi Merlo a margine del consiglio regionale in risposta alle numerose interrogazioni sulle cancellazioni dei treni ad opera di Trenitalia effettuate in Liguria nel 2005.
“Quest’ultima ammenda – ha spiegato l’assessore Merlo – si andrà ad aggiungere alle altre multe che la Regione ha erogato a Trenitalia nel 2005 per un ammontare pari a 440.000 euro e ad un residuo del 2003 di 180.000 euro, per arrivare ad una cifra complessiva di 700.000 euro con cui potremo risarcire in parte i pendolari, ci consente infatti di coprire circa un mese di abbonamento, e comunque decidere insieme a loro come distribuire queste risorse”.
Di fronte ad una vertenza che vede coinvolte tutte le regioni italiane, ma in particolare la Liguria, dove nel 2005 Trenitalia è arrivata a sopprimere 1.500 treni, un record a livello nazionale, l’assessore regionale ai Trasporti ha ribadito che “non ci sarà alcun rinnovo del contratto di servizio, la cui scadenza è prevista alla fine di febbraio, se non si risolveranno alcune questioni prioritarie”.
L’attuale contratto di servizio stipulato con Trenitalia, per un ammontare di 65 milioni di euro, secondo l’assessore Merlo “non è garantista né verso la Regione, nè verso i pendolari, non si possono infatti continuare a promettere treni che poi non vengono fatti circolare”.
Ammontano infatti a 240.000 i chilometri soppressi da Trenitalia che aveva garantito nel contratto di servizio l’erogazione di un totale annuo di Km 7.247.625.
A questo si va ad aggiungere la presentazione di un nuovo orario da parte dell’ultimo vertice di Trenitalia, avvenuta secondo l’assessore regionale ai Trasporti della Liguria “in modo completamente arbitrario, generato a livello informatizzato, ma carente nelle risposte ai pendolari e senza alcun beneficio di miglior utilizzo dei treni”.
“La carenza dell’orario – continua Merlo – è dimostrata dalla rimozione del direttore generale di Trenitalia che lo ha pensato.
I giorni scorsi dal tavolo con i pendolari sono arrivate le prime proposte, sia per la tratta Spezia Savona, sia Genova Milano per un potenziamento e una reintroduzione di alcune fermate”.
L’assessore ai Trasporti ha poi sottolineato la necessità “che il nuovo Parlamento affronti con urgenza la discussione su un processo di liberalizzazione delle Ferrovie che fino ad oggi in Italia è mancata”.
“La mancanza di concorrenza – ha detto Merlo – si fa sentire soprattutto nel trasporto regionale che risulta ancora più penalizzato”.
Concludendo l’assessore ha ribadito la necessità di agire su due livelli. Uno più immediato, attraverso un orario reale "che garantisca servizi sicuri e non virtuali” – e a questo proposito ha ricordato che giovedì prossimo è previsto l’incontro del tavolo tecnico con gli assessori ai trasporti delle regioni italiane a cui seguirà l’1 marzo un incontro con i vertici di Trenitalia -. E un secondo relativo alla sicurezza, sul Vacma su cui ad oggi “nonostante la richiesta di un parere il Ministro della Salute non si è ancora espresso. Si sa che il Vacma è inadeguato dal punto di vista ergonomico, ma resta da capire se modificarlo o sostituirlo completamente”. Manu Mich. – clickmobility.it