Il via alla prima fase previsto per il 19 febbraio: non un ticket ma una tassa vera e propria da calcolarsi in base a quanto si inquinaChi paga e chi no: tutto previsto nelle cinque categorie di vetture
Tramontata L'ipotesi di un ticket per L'accesso in città ha preso campo la proposta di una vera e propria tassa anti inquinamento, meglio identificabile come pollution chargin.
Palazzo Marino ha chiarito i termini d'intervento e la Giunta, non dopo pochi confronti, ha deciso di avviare la sperimentazione del nuovo sistema a partire dal 19 febbraio dalle 7 alle 18 dei giorni feriali.
La tassa riguarderà tutti, anche i residenti, in base a quanto produrranno in termini di polveri sottili, quindi vale la proporzione chi più inquina più paga.
Nel 2005, come ha sottolineato L'assessore meneghino alla Mobilità Edoardo Croci, il livello di Pm10 a Milano è stato superato 150 volte, mentre la legge stabilisce che si possa andare soltanto oltre i 35 sforamenti.
Per dirla in soldoni Milano subisce in fatto di traffico ogni anno un danno economico di oltre 5 miliardi di euro, con incidenza su edifici, patrimonio artistico, ambiente, effetti climatici, salute e trasporto.
A Milano ogni giorno transitano 840mila persone. Di queste 300mila accedono con mezzi pubblici ma almeno altri 400mila utilizzando L'auto privata e da questo dato le stime di danno sono presto calcolate.
Ma entriamo un po' meglio nel merito della nuova tassa.
La giunta comunale ha previsto una suddivisione in cinque categorie di veicoli, scelta effettuata in base alla quantità di microgrammi di PM10 emessi per ogni chilometro percorso, con tariffe diverse a seconda di quanto inquina effettivamente il mezzo.
Da febbraio quindi per circolare in città si dovrà pagare a meno che la vettura su cui ci si sposta non sia decisamente ecologica.
Chi dovrà pagare realmente, quindi, lo stabiliscono le fasce previste.
Due le classi di automezzi esenti da qualsiasi pedaggio: la Classe 1 e 2.
La Classe I che comprende auto Gpl euro e pre euro, auto metano euro e pre euro, veicoli merci a Gpl e metano e veicoli elettrici. Questa classe di mezzi è L'unica che resterà esente da pagamenti anche quando il provvedimento entrerà a regime. I possessori di veicoli compresi nella Classe II invece faranno bene a godersi questo anno di gratuità perché dal 15 ottobre 2007 pagheranno anche loro. Per adesso però saranno esentati e, per L'esattezza, i veicoli della Classe II sono le auto a benzina euro 3 e 4, veicoli merci leggeri diesel euro 4 con filtro antiparticolato, auto diesel euro 4 con filtro antiparticolato e auto benzina euro 2.
Sono invece tre le categorie di mezzi che già a partire da febbraio dovranno pagare regolarmente la pollution chargin.
Dovranno pagare 2 euro al giorno i proprietari di mezzi classe 3: ovvero auto a benzina euro 1, veicoli merci diesel euro 4 con filtro antiparticolato.
Cinque euro, invece, per la classe 4: quasi tutte le vetture diesel, alcuni mezzi commerciali pesanti e quelli leggeri più vecchi. La tariffa raddoppia (dieci euro) per la classe 5: vecchissime auto diesel e la maggioranza dei mezzi commerciali pesanti.
Le tariffe giornaliere valgono per tutti, ma per i residenti a Milano è prevista la possibilità di acquistare un pass annuale a prezzo ridotto: 40, 100 o 200 euro rispettivamente per le classi 3, 4 e 5.
Non si dovrà pagare il ticket su tutto il territorio del milanese: L'area di pedaggio corrisponde alla cerchia ferroviaria a nord ed est e alla circonvallazione esterna a sud e ovest. In tutto 60 chilometri quadrati nei quali è raccolto il 59% degli abitanti.
L'avvio della tassazione, come detto, è previsto a partire dal 19 febbraio dell’anno prossimo e fino al 14 ottobre sarà considerato un progetto «sperimentale», passibile di variazioni, entrando in vigore definitivamente con tutta probabilità dal 15 ottobre del 2007.
Il Comune assicura che il controllo degli accessi sarà possibile grazie ai "portali elettronici con sistemi video omologati per il riconoscimento delle targhe", senza quindi "barriere fisiche" che potrebbero creare problemi di scorrimento del traffico.
Altre città hanno già sperimentato questo genere di provvedimento. Con tempi e modalità diverse hanno avviato L'iniziativa Oslo, Melbourne, Londra e in Italia Bologna.
A Oslo per accedere L'area cittadina si paga il ticket dal febbraio del 1990 e la tassazione viene regolarmente utilizzata dalla municipalità per finanziare strade, ponti e gallerie.
A Melbourne sono stati sistemati telepass agli accessi cittadini che, grazie ai sensori elettronici, immortalano gli ingressi e addebitano L'equivalente di sei euro al giorno.
A Londra L'introduzione della pollution è più recente, introdotta nel 2003 per volontà del sindaco Ken Livingstone, stabilisce L'accesso alla capitale britannica con un esborso di 7,8 euro.
E arrivando alle vicende di casa nostra troviamo anche Bologna dove i non residenti possono accedere al centro storico pagando 5 euro per L'intera giornata e solo per tre volte al mese.Manu Mich. – clickmobility.it