l'incontro al Ministero per la 2a fase nelle procedure di raffreddamento e conciliazione si è chiuso ieri con un nulla di fattoAsstra prende atto della dichiarazione di sciopero sottolineando che “in applicazione delle regole, l'aumento relativo al biennio economico 2006-2007 non supera 60 euro”
Liquidata con un nulla di fatto la II^ fase delle procedure di raffreddamento e conciliazione previste dalla legge in merito al rinnovo del 2° biennio economico 2006-2007 del CCNL.
Ieri le associazioni datoriali e i sindacati si sono incontrati al Ministero del Lavoro ma le posizioni sono risultate ancora distanti.
"Le associazioni Datoriali ASSTRA e ANAV hanno riconfermato la posizione di totale chiusura verso le richieste" – fanno sapere in un comunicato Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, che sottolineano di aver ribadito gli elementi già contenuti nella piattaforma rivendicativa presentata il 2.12.2005, insistendo sul "diritto dei lavoratori agli aumenti economici che sono previsti a metà della vigenza contrattuale per adeguare il salario al costo della vita".
Il funzionario del Ministero, che ha ricevuto le parti sociali su delega del Ministro, ha tentato la conciliazione ma ha dovuto prendere atto della impossibilità di raggiungere un accordo.
Vista L'impossibilità di giungere ad un accordo le organizzazioni sindacali hanno pertanto proclamato la prima azione di sciopero nazionale di 4 ore per il giorno 6 marzo 2006 secondo le diverse modalità che saranno comunicate a livello territoriale entro domani e nel rispetto delle fasce di garanzia previste dalla legge.
Se la vertenza non troverà un esito positivo saranno programmate ulteriori e maggiori azioni di protesta.
Dallo sciopero è stata esclusa la provincia di Torino in quanto il territorio rientra nella tregua sociale sottoscritta dalle Confederazioni per i giochi olimpici e paralimpici invernali.
Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, considerato l’andamento dell’inflazione e la necessità di tutelare il reddito delle lavoratrici e dei lavoratori della categoria, "richiedono una rivalutazione del 6% delle retribuzioni pari ad un valore, a parametro medio, di 111,00 euro".
"Prendiamo atto della dichiarazione di sciopero e della nota diffusa dai sindacati confederali del nostro settore – rende noto Asstra -. Invitiamo tutti a prendere atto dello stato di deficit strutturale delle aziende, chiamate ad affrontare un rinnovo contrattuale senza che uno solo dei nodi economici che strozzano il settore da anni sia stato sciolto".
"Nonostante questo, le aziende non si tirano indietro ed hanno avviato la trattativa per affrontare il rinnovo del 2° biennio economico del contratto collettivo, come richiesto dalle regole del protocollo del 93. In applicazione di queste regole, che al momento sono le uniche ed inderogate, L'aumento relativo al biennio economico 2006-2007 non supera 60 euro" Manu Mich. – clickmobility.it