La bici a supporto delle esigenze di mobilità dei trentini

TRENTO. PISTE CICLABILI A SUPPORTO DELLA MOBILITA': DAGLI "ECOCONTATORI" RISULTATI SORPRENDENTI

TRENTO. PISTE CICLABILI A SUPPORTO DELLA MOBILITA': DAGLI "ECOCONTATORI" RISULTATI SORPRENDENTI

Nel 2005 oltre 300mila ciclisti hanno solcato le tratte

Piste ciclabili in concorrenza con le autostrade?
I numeri ipotizzano un uso massiccio delle piste confermando il diritto della bicicletta ad essere considerata un mezzo di trasporto a supporto della mobilità, come confermano al Servizio ripristino e valorizzazione ambientale della Provincia autonoma di Trento.

A snocciolare i numeri sono gli ecocontatori, gli speciali apparecchi per la misurazione dei passaggi dei ciclisti, che l’estate scorsa hanno consentito di misurare la frequentazione delle piste Valle dell’Adige e Basso Sarca. Il risultato è davvero sorprendente: sono stati 304.500 i ciclisti che hanno solcato le due tratte nei mesi estivi, con una punta di 67.000 unità nel mese di agosto nella sola zona del Basso Sarca.

Di fatto il sistema delle piste che mette in connessione 80 territori comunali invoglia all’uso della bicicletta, fatto che contribuisce al decongestionamento della viabilità ordinaria dal traffico veicolare a motore a beneficio dell’ambiente e della qualità dell’aria.

“L’utente dei percorsi – spiegano i tecnici del Servizio ripristino e valorizzazione ambientale – non è solo il cicloturista ma tutta la gente trentina, persone di ogni età ed estrazione che utilizzano le piste ciclabili come strumento per soddisfare le proprie esigenze di mobilità, come supporto per lo svolgimento di una serie di attività che vanno dalle attività motorie prescritte dal medico alla passeggiata fuori porta, dalle necessità di spostarsi alla pratica agonistica”.

La rete ciclopedonale, che si sviluppa secondo diversi gradi di difficoltà per oltre 300 chilometri, è stata realizzata con i migliori standard di percorribilità e sicurezza.  Mette in relazione il lago di Garda con le Dolomiti e viene mantenuta in efficienza da un centinaio di persone appartenenti al comparto dei lavoratori socialmente utili.
I percorsi fin qui realizzati rappresentano i tre quarti della rete programmata ma sono già non solo uno strumento di promozione e di supporto alle strutture di accoglienza ma anche una delle infrastrutture del sistema trentino della mobilità.
M. Gio M. – clickmobility.it

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