Servizi pubblici all'insegna "dell'efficienza e della circolazione più sicura" negli intenti di Palazzo Chigi

ROMA. ANCHE IL TRASPORTO LOCALE NEI PROVVEDIMENTI ADOTTATI DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI PER LO SVILUPPO ECONOMICO

ROMA. ANCHE IL TRASPORTO LOCALE NEI PROVVEDIMENTI ADOTTATI DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI PER LO SVILUPPO ECONOMICO

Nuove norme sulla concorrenza e i diritti dei consumatoriNovità sulla previsione di  linee aggiuntive, gestite da privati, di trasporto pubblico di passeggeri (in ambito comunale e intercomunale) e sul transito e la fermata di veicoli nei centri abitati

Sono la promozione della concorrenza e, soprattutto, la protezione dei consumatori – come sottolinea il presidente del Consiglio Romano Prodi – a caratterizzare le nuove disposizioni che riguardano i provvedimenti del Governo per lo sviluppo economico.

I provvedimenti adottati dal Consiglio dei Ministri i giorni scorsi riguardano la liberalizzazione, la concorrenza e i diritti in settori diversi, ritagliando uno spazio ad hoc anche per il tasporto locale, come si legge nei "Provvedimenti del Ministro per lo Sviluppo Economico"

Ma vediamo in quali termini il documento si esprime sui trasporti nel capitolo relativo tradotto nel
DECRETO-LEGGE 4 luglio 2006, n. 223
(Decreto Bersani) Disposizioni  urgenti  per  il  rilancio  economico e sociale, per il
contenimento  e  la  razionalizzazione  della spesa pubblica, nonché
interventi in materia di entrate e di contrasto L'evasione fiscale.

"TRASPORTO LOCALE
– UN SERVIZIO PUBBLICO PIU’ EFFICIENTE PER IL CITTADINO E UNA CIRCOLAZIONE PIU’ SICURA"

– Con una norma del decreto legge si stabilisce che, fermi restando i principi di universalità, accessibilità ed adeguatezza dei servizi pubblici di trasporto locale ed al fine di assicurare un assetto maggiormente concorrenziale delle connesse attività economiche e di favorire il pieno esercizio del diritto dei cittadini alla mobilità, i Comuni possono prevedere linee aggiuntive di trasporto pubblico di passeggeri (in ambito comunale e intercomunale) che possano essere svolte in tutto il territorio o in tratte e per tempi predeterminati, anche dai soggetti privati in possesso dei necessari requisiti tecnico-professionali e morali. Per i nuovi soggetti resta esclusa ogni forma di sussidio pubblico.
I comuni sede di scali ferroviari, portuali e aeroportuali sono comunque tenuti a consentire l’accesso allo scalo da parte degli operatori autorizzati da comuni del bacino servito.

– A tutela del diritto alla salute, alla salubrità ambientale ed alla sicurezza degli utenti della strada e dell’interesse pubblico ad una adeguata mobilità urbana, le Regioni e gli Enti locali potranno disciplinare l’accesso, il transito e la fermata di ciascuna categoria di veicolo nelle diverse aree dei centri abitati, anche in relazione alle specifiche modalità di utilizzo, in particolari contesti urbani e di traffico, prevedendo, ad esempio, le modalità e gli eventuali divieti per la sosta ed anche per la fermata, in particolare dei veicoli di maggiori dimensioni, per la circolazione dei veicoli maggiormente inquinanti o più ingombranti (o più onerosi per la sede stradale) in determinate aree centrali, nonché per l’accesso dei veicoli, in particolari condizioni di traffico o di inquinamento, anche in relazione all’impatto sull’inquinamento e sul traffico ed al numero di persone trasportate da ciascun veicolo.

– Viene, altresì, previsto che gli enti locali possano istituire zone di divieto di fermata, anche limitato a fasce orarie, al fine di arginare i pericoli e gli intralci alla circolazione derivanti dalle frequenti fermate, anche in doppia o tripla fila, che spesso caratterizzano le aree centrali e periferiche delle città, anche utilizzando mezzi di rilevazione fotografici e telematici.

EFFETTI:
– AUMENTA LA QUALITA’ DEL SERVIZIO OFFERTO
– CRESCE IL NUMERO DI UTENTI
– MAGGIORE TUTELA AMBIENTALE
– MIGLIORI CONDIZIONI DEL TRAFFICO

Contemplato anche il settore taxi. Nel dettaglio.

TAXI SPARISCE IL DIVIETO DI CUMULO DELLE LICENZE.
SI VA VERSO UNA MAGGIORE OFFERTA AI CITTADINI
1) Con una norma del decreto legge si prevede che, fatta salva la possibilità di conferire nuove licenze secondo la vigente programmazione numerica, i Comuni possono bandire pubblici concorsi e concorsi riservati a chi è già titolare di licenza taxi (in deroga alle attuali disposizioni) per l’assegnazione a titolo oneroso di licenze eccedenti la vigente programmazione numerica. Nei casi in cui i comuni esercitino tale facoltà, i soggetti assegnatari delle nuove licenze non le possono cedere separatamente dalla licenza originaria e devono avvalersi, sotto la propria responsabilità, di conducenti il cui contratto di lavoro subordinato deve essere trasmesso all’amministrazione vigilante entro le ore 24 del giorno precedente il servizio. I proventi derivanti dall’assegnazione a titolo oneroso delle nuove licenze sono ripartiti tra i titolari di licenza taxi del medesimo comune che mantengono una sola licenza.

2) i comuni possono altresì rilasciare titoli autorizzatori temporanei, non cedibili, per fronteggiare eventi straordinari.
EFFETTI:
– MAGGIORE OFFERTA
– IMPULSO ALL’OCCUPAZIONE
– PIU’ SERVIZI PER IL TURISMO Manu Mich. – clickmobility.it

Left Menu Icon