Reso pubblico lo studio sul road pricing “proposta ancora attuale” sottolinea l'assessore GoggiLe auto a Milano: meno 3% in 2 anni
La mobilità milanese al centro del Rapporto 2003-2005 presentato ieri dL'assessore ai Trasporti, Giorgio Goggi, a Palazzo Marino.
Un'occasione di confronto interessante che ha permesso alla pubblica amministrazione di rendere pubblico lo studio sul road pricing, commissionato nel 2002 all’Agenzia della Mobilità.
Dal Rapporto 2003-2005, l’ultimo della giunta Albertini, emergono alcune novità sull’andamento del traffico prima fra tutte la diminuzione delL'assedio delle auto in città, che si sta allentando come confermano i dati.
Dal 2003 al 2005, infatti, il numero dei veicoli in ingresso a Milano, ai confini della città, è diminuito di un ulteriore 3 per cento, in aggiunta al 10 per cento già registrato nel 2002 rispetto alla metà degli anni ’90.
Tutto questo è avvenuto anche grazie agli interventi del Comune che ha messo in fila provvedimenti quali la regolamentazione della sosta in superficie, l’aumento dei parcheggi di interscambio (oggi 17, con 16. 500 posti auto) e dei parcheggi per residenti (7 mila box realizzati dal 1997 ad oggi), abbinati ai
nuovi prolungamenti MM (Maciachini, Abbiategrasso, Rho-Fiera) e alle tre nuove metrotranvie.
“Nonostante la scarsità delle risorse – ha sottolineato Goggi – abbiamo fatto il possibile per potenziare il trasporto pubblico. La linea 5 della Metropolitana già avviata è tutta finanziata: dall’autunno dovrebbero partire i cantieri. Per la 4, la Giunta comunale è tuttora impegnata nelle procedure di finanziamento mentre è già pronto il progetto preliminare per la tratta a sud della linea 5, da Garibaldi a Fiera-San Siro. Entro il 2007, infine, il metrò arriverà a MilanoFiori e un anno dopo alla Comasina”.
Il Rapporto 2003-2005 prende in esame anche l’evoluzione del traffico in occasione dei blocchi stradali e delle targhe alterne. Mediamente è del 43%la riduzione della mobilità per effetto dei blocchi domenicali, mentre non supera il 15% quella conseguente alla circolazione a targhe alterne. La riduzione del traffico nel periodo delle vacanze, infine, arriva ad un massimo del 36% in agosto. Quanto alla regolamentazione della sosta, oggi sono 41 mila le strisce gialle, gratuite, riservate ai residenti e 21 mila le strisce blu a pagamento per il traffico operativo. Ultima area disciplinata, quella attorno alla Bocconi. Entro due anni dovrebbe essere regolamentata tutta la zona compresa tra i Bastioni e la circonvallazione filoviaria.
Il Comune, ieri, ha reso pubblico il progetto sull’ingresso a pagamento in città, il famoso road pricing già sperimentato con successo a Londra e prima ancora a Oslo e Singapore.
“Prima o poi – ha detto Goggi – s’imporrà la necessità di adottare questo provvedimento che noi abbiamo studiato nel 2002 soprattutto nei suoi effetti sul centro storico. Reazioni e critiche, allora, non sono mancate, sia in merito all’ipotesi di estensione territoriale che alle tariffe. Ma ora la situazione è cambiata: la proposta del road pricing oggi viene rilanciata da più parti e anche la Regione ha annunciato un suo intervento”.
E’ chiaro – sottolineano in Comune – che l’imposizione di un pedaggio può essere decisa solo dopo aver portato a termine la regolamentazione della sosta e la canalizzazione del traffico nel centro storico, prevista dal Piano Particolareggiato della zona 1. Le regole del road pricing inoltre devono armonizzarsi con le norme della nuova disciplina del parcheggio.
“Il pedaggio d’ingresso – ha rilevato Goggi – è ancora una misura attuale. Londra ha impiegato 8 anni prima di attivarlo, ma Milano ha già messo a punto la protezione delle corsie preferenziali che può abbreviare, almeno sul piano tecnologico, i tempi del road pricing”.
Lo studio compiuto dall’Agenzia della Mobilità ha messo in luce che il road pricing, applicato sull’area dei Bastioni, potrebbe assicurare un introito annuale di 67 milioni di euro a fronte di una spesa iniziale di avviamento di 5 milioni. L’incasso del pedaggio, sui 3 euro ad auto, consentirebbe dunque al Comune di pagarsi un km all’anno di metropolitana.
A regime, la riduzione del traffico prevista è del 12-15 per cento, più o meno come a Londra. Benefici assicurati, quindi, sul fronte della congestione. Manu Mich. – clickmobility.it