La Ctt prende il “la” dalla necessità, tutta aziendale, di far fronte al calo dei contributi pubbliciSi completa il percorso di fusione delle aziende di trasporti di Prato (Cap), Pistoia (Copit), Lazzi (Firenze-Pistoia, dopo la fusione con Copit), Pisa (Cpt), Lucca (Clap) e Livorno (Atl)
Una maxi azienda per far fronte alle tante difficoltà del mercato.
Così la Toscana del trasporto pubblico si unisce per risollevare le sorti del tpl e dà vita alla Ctt, Compagnia Toscana Trasporti, società a responsabilità limitata col 51% di capitale pubblico
Da consorzio ad azienda il passo non è breve ma porta con se obiettivi precisi.
La macro realtà completa il percorso di fusione delle aziende di trasporti di Prato (Cap), Pistoia (Copit), Lazzi (Firenze-Pistoia, dopo la fusione con Copit), Pisa (Cpt), Lucca (Clap) e Livorno (Atl) potendo contare su un pool amministrativo d'un centinaio di persone, provenienti dalle aziende coinvolte.
L'avvio prevede che ciascuno continui a lavorare L'interno della realtà di appartenenza originaria in "service" con la nuova azienda.
La CTT, come spiegano i vertici, nasce dalla necessità, tutta aziendale, di unire le forze per far fronte alle difficoltà comuni derivanti dal calo dei contributi pubblici, dai tagli crescenti alla finanza pubblica locale e quindi dei servizi. Diventa quindi inevitabile un' ottimizzazione delle risorse economiche, tecniche e professionali presenti nelle aziende.
La stessa legge regionale 42, in applicazione di una legge nazionale, prevede e favorisce l’integrazione tra le aziende del settore per adeguarle agli standards europei.
Al centro del progetto CTT si leggono chiaramente cinque obiettivi:
– miglioramento del servizio pubblico per il cittadino integrando le potenzialità delle varie aziende
– tutela dei diritti e delle retribuzioni dei lavoratori (quindi nessun licenziamento o trasferimento forzato) nel rispetto di corrette relazioni sindacali
– mantenimento di un legame stretto e diretto con gli Enti territoriali (Provincia e Comuni) per la gestione del trasporto pubblico
– salvaguardia del patrimonio delle singole aziende che rimane degli attuali soci
– costruzione di una realtà aziendale più solida e strutturata in grado di essere competitiva alle prossime gare e far sì che le attuali aziende possano, anche per il futuro, continuare a gestire il trasporto pubblico.
La Compagnia presterà un occhio di riguardo al miglioramento della qualità del servizio offerto, tenendo a bada al tempo stesso i costi.
Un'attività che intende puntare L'analisi e progettualità di servizi di trasporto pubblico e della mobilità, valutando concorrenza e possibili alleanze ma anche promuovendo L'innovazione tecnologica, realizzando e gestendo sistemi integrati di mobilità.Manuela Michelini – clickmobility.it