Prosegue in Italia la lunga marcia del "fattore ambiente"

TRASPORTO IN CRESCITA: I NUMERI NELLA RELAZIONE SULLO STATO DELL'AMBIENTE 2005

TRASPORTO IN CRESCITA: I NUMERI NELLA RELAZIONE SULLO STATO DELL'AMBIENTE 2005

La Relazione raccoglie ed analizza l’evoluzione dei dati ambientali pubblicati annualmente dall’Apat mettendoli in relazione con l’evoluzione della situazione economica e sociale italiana nel contesto europeo ed internazionale

Prosegue in Italia la marcia del “fattore ambiente”.
I dati emergono dalla relazione sullo  Stato dell’Ambiente 2005, che lascia spazio ai risultati positivi ottenuti in molti settori: più aree protette, più energia da sole e da vento, meno emissioni.

Novità anche nel settore trasporti la cui domanda, secondo le previsioni, crescerà dell’1,8% per i passeggeri e dell’ 1,6% per le merci, raffrontata a quella degli ultimi 15 anni che ha visto un aumento del 30% per i passeggeri e del 10% per le merci.

Infatti proprio negli ultimi 15 anni molti degli indicatori ambientali sono in costante miglioramento:

– le emissioni delle industrie sono diminuite del 23%;
– in crescita le energie rinnovabili, gli impianti eolici ad esempio, erano 107 nel 2003 e sono 120 nel 2004;
– è aumentato, seppur di poco, negli ultimi 5 anni l’utilizzo di bus e tram in città e sono in costruzione 121 chilometri di metropolitane in 10 città;
– il 93% delle auto diesel in circolazione è in regola con gli standard europei
– prosegue l’aumento della selezione e del riciclaggio dei rifiuti;
– è stato drasticamente ridotto di 7.500 tonnellate il consumo di bromuro di metile, nemico dell’ozono;
– in 5 anni sono nate 103 aree protette e la rete della natura protetta produce 557 prodotti tipici;
– anche se le emissioni di CO2 sono aumentate, quelle pro capite sono al di sotto della media europea.

La Relazione sullo Stato dell’Ambiente 2005, presentata i giorni scorsi alla presenza del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Altero Matteoli, raccoglie ed analizza l’evoluzione dei dati ambientali pubblicati annualmente dall’Apat mettendoli in relazione con l’evoluzione della situazione economica e sociale italiana nel contesto europeo ed internazionale e valutando i rapporti tra i dati ambientali ed i diversi settori dell’economia nazionale.

“Le informazioni e le valutazioni raccolte nella relazione – ha dichiarato il Ministro Matteoli – consentono di affermare che negli ultimi 15 anni il fattore ambiente si è fatto strada in tutti i settori. Tuttavia i risultati positivi e incoraggianti sono messi a rischio dal gap di infrastrutture che ha effetti negativi sull’economia e sull’ambiente. L’aumento dei consumi energetici nel settore trasporti è il caso più evidente di questo gap, ma scontiamo carenze infrastrutturali anche nel settore acqua e rifiuti. Questi limiti infrastrutturali sono anche il risultato di una visione negativa della protezione dell’ambiente: è quindi necessario molto lavoro per incorporare nella cultura e nella pratica il criterio dell’ambiente come opportunità e valore positivo della crescita economica”.

Secondo i dati proposti al capitolo trasporti la crescita del settore non ha visto una adeguata offerta di infrastrutture: dal 1990 al 2003 sono restati invariati i chilometri in esercizio sia della rete autostradale che ferroviaria.
L'attuale realizzazione delle opere per ampliare la rete ferroviaria comporterà sensibili cambiamenti nell’offerta e di conseguenza nelle modalità di trasporto (la realizzazione dell’alta velocità sulla Milano-Bologna ad esempio permetterà un aumento del 112% dei treni al giorno).
Il parco veicolare italiano è aumentato tra il 1990 e il 2003 del 33% e tra il ’90 e il 2004 i maggiori aumenti sono stati registrati nei motocicli (+82%) e ciclomotori (+50%). Le auto sono aumentate del 24%.
E in questi anni è aumentata anche la cilindrata delle auto in circolazione.

Il settore dei trasporti è quello che incide di più nel bilancio energetico nazionale (44,4Mtep) e il 90% è imputabile al trasporto su gomma responsabile di un terzo delle emissioni di gas serra, del 47% di quelle di NOX, del 32% delle polveri e del 31% del benzene.
Il settore trasporti è responsabile del 61% delle emissioni nazionali. Ma le emissioni sono comunque diminuite: tra il 1990 e il 2004 è stato registrato in particolare un -78% per il benzene, -21% per le polveri, e l’eliminazione del piombo. Le vetture in circolazione che rispondono agli standard ambientali in vigore nel 2005 sono il 93% delle auto diesel, il 73% di quelle a benzina e il 68% dei veicoli commerciali.M. Gio M. – clickmobility.it

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