Il 'Laboratorio' di Verona, si dichiara contrario all'operazione”Al di là dell’apprezzamento per il fatto che finalmente qualcosa si muova nella direzione della collaborazione e della sinergia fra società di servizi a capitale pubblico non mancano perplessità” spiega Bissaro, della confederazione italiana dirigenti d'azienda
Il 'Laboratorio', che riunisce imprenditori e professionisti veronesi, dichiara la propria contrarietà L'unione fra Atm e Aptv.
"Al di là dell’apprezzamento per il fatto che finalmente qualcosa si muova nella direzione della collaborazione e della sinergia fra società di servizi a capitale pubblico – dice Giangaetano Bissaro, della confederazione italiana dirigenti d'azienda – non mancano perplessità. Una società controllata al 50% ciascuna da Comune e Provincia rischia di creare una vera e propria paralisi decisionale, poiché, non risultano chiare le strategie e gli obiettivi, anche di breve durata, a parte quello specifico che permetta la partecipazione al bando regionale per l’assegnazione della gestione del trasporto pubblico integrato".
La richiesta, dunque, è quella di un piano industriale che "dovrà necessariamente coinvolgere tutti i progetti che riguardano la mobilità, come la tramvia e la metropolitana di Verona sud, L'impatto ambientale ed uno studio sulle necessità degli utenti".
"Chiederemo – prosegue Giorgio Motresor, presidente delL'associazione tra imprenditori e professionisti – degli incontri con i vari responsabili di Comune e Provincia per dare qualche spunto di riflessione. Date le nostre professionalità, infatti, non possiamo limitarci a criticare".
Il Laboratorio di Verona riunisce imprenditori e professionisti veronesi uniti per "mettere a disposizione della città le professionalità e dare suggerimenti utili a chi deve prendere decisioni importanti, dal momento che la politica è anche arte di ascoltare".M. Gio M. – clickmobility.it