Tutti i dettagli nel Rapporto Competitors di Databank La proroga dei termini per l’avvio delle gare di affidamento dei servizi condizionano l'ingresso di nuovi operatori e il processo di liberalizzazione del settore
Nel 2005 il fatturato delle imprese ferroviarie italiane si è aggirato attorno ai 5,3 md di euro, con un incremento complessivo del 2,3%.
A stabilirlo sono i dati elaborati da Databank nel Rapporto Competitors.
Tanti gli elementi emersi, vediamo i punti essenziali.
In fatto di fatturato rallenta la dinamica dei conti derivanti dal trasporto internazionale di merci, in particolare nel traffico in entrata (importazioni) dove operano direttamente i principali gruppi ferroviari europei.
Tra gli operatori nazionali si incrementa la quota delle imprese ferroviarie private.
Le dinamiche competitive del settore sono fortemente condizionate dal recente processo di liberalizzazione.
Nel trasporto regionale la proroga (al 31-12-2006) della scadenza per l’avvio delle gare di affidamento dei servizi e i problemi, finanziari, logistici e organizzativi legati al reperimento del materiale rotabile condizionano di fatto l’ingresso di nuovi operatori.
Si è invece completato il percorso di liberalizzazione nell’area merci, dove si registra una crescita del ruolo degli operatori privati Ma il concorrente di riferimento per le imprese del settore e’ in primo luogo il trasporto stradale che e’ in grado di offrire un’estrema flessibilita’ in termini di costi, tempi di resa, percorsi.
Nel 2006 si attendono i primi effetti positivi della definitiva applicazione dell’art. 38 della legge 166/2002 (interventi urgenti nel settore dei trasporti) che stanzia 360 milioni di euro per l’acquisto di materiale rotabile e per incentivi alle imprese rapportati al volume di merce (tonn-km) trasferite su rotaia.
Nel trasporto passeggeri regionale e interregionale si conferma la tendenza all’incremento del traffico ferroviario, favorito dalla crescente congestione stradale in corrispondenza delle principali aree metropolitane.
La proroga dei termini per l’avvio delle gare di affidamento dei servizi regionali e il nodo, tuttora irrisolto, della disponibilità di materiale rotabile in capo alle imprese ferroviarie che partecipano alle gare condizionano però il processo di liberalizzazione del settore.
Le previsioni a medio termine indicano una crescita moderata del traffico merci ferroviario internazionale del quale beneficeranno le imprese che sapranno costruire network ferroviari (mediante acquisizioni o collaborazione con altre imprese) adeguati alle esigenze dei principali operatori logistici europei che sempre di più richiedono un unico interlocutore, da origine a destino, per le spedizioni in tutta Europa.
L’apertura dei nuovi valichi alpini a partire dal 2007, l’imposizione di pedaggi autostradali nei paesi europei di attraversamento e in Germania, dovrebbero agire da un lato sul miglioramento delle performance del trasporto ferroviario, in termini di frequenza, capacità di trasporto, tempi di resa, dall’altro sulla riduzione del gap tariffario rispetto al trasporto stradale, favorendone la crescita.
DATI DI SINTESI, 2005a)- dato 2004
b)- in valore
Manu Mich. – clickmobility.it