l'assemblea chiede alla giunta regionale di attivarsi nei confronti del Governo per definire nuove regole e azioni a sostegno del miglioramento delle tecnologie
L’assemblea ha approvato all’unanimità due risoluzioni a sostegno della circolazione di mezzi non inquinanti.
Nel primo documento, a firma di Gian Carlo Muzzarelli (ds), primo firmatario, Marco Barbieri (margh.), Daniele Manca (ds), Donatella Bortolazzi (pdci), Paolo Lucchi (ds), Leonardo Masella (prc), Ugo Mazza (ds), Roberto Piva (margh.) e Gianluca Borghi (verdi) si impegna la Giunta ad attivarsi per ottenere dal Governo sia la “definizione della regola per avere anche in Italia il collaudo delle auto ad idrogeno come in altri Paesi europei”, sia “azioni volte a sostenere il miglioramento delle tecnologie esistenti, rendendo la ricerca in questo campo e la produzione di automobili ad idrogeno sempre più conveniente”.
Altra richiesta è quella di “attivare presso la Conferenza Stato Regioni una collaborazione unitaria per potenziare gli sforzi di Stato e Regioni al fine di ottenere la diffusione della tecnologia su larga scala, il collaudo dei veicoli ad idrogeno, in modo da dare avvio, se possibile, alla vera e propria produzione industriale”.
L'assemblea inoltra invita la Giunta regionale a “proseguire l’impegno ad assicurare il sostegno anche economico per la trasformazione delle auto alimentate con combustibili tradizionali in mezzi più puliti” (GPL, ma soprattutto metano, energia elettrica, ecc.), “anche attraverso nuovi accordi con i rappresentanti del mondo economico al fine di ottenere una collaborazione ed un co-finanziamento (per esempio con l’anticipo del TFR) che consenta ai lavoratori della nostra regione di potersi muovere con auto meno inquinanti e meno costose”.
Nel secondo documento, firmato da Gian Carlo Muzzarelli (ds) e Gianni Varani (fi), si chiede alla Giunta regionale di proseguire sulla strada “degli interventi avviati potenziando le azioni per ottenere ulteriori interventi al fine di favorire la circolazione di veicoli non inquinanti, sia per quanto riguarda il parco mezzi del Trasporto pubblico locale sia per quel che concerne i veicoli privati, anche definendo accordi con associazioni di categoria, rappresentanze ed imprese interessate a migliorare la mobilità di qualità dei dipendenti”.M. Gio M. – clickmobility.it