“Ridimensionato il ruolo di Clap che è la seconda azienda del consorzio” spiega il presidente della Provincia Baccelli
Preoccupazione per il ruolo marginale che Clap, seconda azienda per dimensioni e patrimonio, assumerà nella creazione del Consorzio Toscana Trasporti (Ctt).
L'esame del processo che sta aggregando le aziende toscane dei trasporti pubblici in un unico consorzio per la Toscana Occidentale (CTT) è stato argomenti di un vertice in Provincia.
Il presidente della Provincia Stefano Baccelli ha incontrato venerdì a Palazzo Ducale i segretari dei sindacati (Cgil, Cisl, Uil e Cisal), di categoria (Filt, Fit, Uilt e Faisa) e i rappresentanti dei lavoratori di Clap e Lazzi.
Alla riunione hanno partecipato anche gli assessori provinciali ai Trasporti pubblici, Silvano Simonetti, al Lavoro, Gabriella Pedreschi e allo Sviluppo economico Francesco Bambini.
A lasciare perplesse le parti è il fatto che alcune strutture quali la direzione e l’officina centrale della Clap saranno collocate in altri territori, "la storica azienda lucchese – spiegano in Provincia – è quella che in prospettiva rischia di patire il maggior numero di effetti negativi".
Criticati anche i trasferimenti del personale amministrativo, nonché il nuovo modello che prevede la creazione di una holding attraverso scorpori di rami di azienda e la divisione di ognuna di esse in due s.r.l., una comprendente le proprietà e le risorse e l’altra i lavoratori e i mezzi.
“L’operazione che sta portando alla creazione del Consorzio Toscana Trasporti – ha detto il presidente della Provincia Stefano Baccelli – rischia di condurre la Clap ad assumere ruolo marginale rispetto al peso che ha in relazione alle altre aziende, in particolare per quanto riguarda il patrimonio immobiliare. Le attività direzionali saranno trasferite tutte nella sede di Pistoia. Anche per quanto riguarda la manutenzione la nostra provincia verrebbe penalizzata con la concentrazione a Pisa delle officine. L’assetto che si profila preoccupa fortemente i sindacati e i lavoratori, in particolare per i trasferimenti del personale che sono stati annunciati e per il funzionamento complessivo del servizio sul nostro territorio. È necessaria una verifica in primis con gli enti locali proprietari di quote di Clap, ed è inoltre auspicabile una pausa di riflessione rispetto alla definitiva formalizzazione della costituzione del Consorzio Toscana Trasporti”.
Gli amministratori provinciali hanno ascoltato le motivazioni della contrarietà a tale assetto del consorzio da parte dei sindacati e dei lavoratori. Sostenuta anche la necessità di un momento di confronto fra tutti gli enti pubblici interessati al processo, in particolare dei soci di minoranza di Clap (Comune di Lucca e di Viareggio in parte considerevole, ma anche Comuni minori e Comunità Montane). Manu Mich. – clickmobility.it