SulL'ipotesi di  fusione Atc-Acft i sindacati chiedono tavolo comune.
I confronti istituzionali di Bologna e Ferrara, che vedono gli enti impegnati nella discussione, lasciano sul terreno il malumore dei sindacati che annunciano 24 ore di sciopero in Atc per venerdì 15 dicembre.

La decisione sindacale, come sottolinea Giuseppe D'Ambrosio del Sult, è di quelle storiche perché "per la prima volta Cgil, Cisl, Uil, Rdb, Faisa Cisal, Sult e Ugl sono uniti in una decisione tanto importante".

Accantonate per una volta le problematiche relative al rinnovo del contratto i sindacati sottolineano le "conseguenze delL'inaccettabile comportamento delle amministrazioni locali" in merito al confronto sulL'unificazione delle due aziende di trasporto.

"E' allarmante che le istituzioni vogliano tenerci fuori da questa faccenda – dichiara Claudia Stefanelli, Fit-Cisl – non sappiamo se quella che e' in cantiere e' un'aggregazione, una fusione, un consorzio o un'integrazione. Ci tengono L'oscuro".

Maurizio Lunghi (Filt Cgil) rincara la dose parlando di un'aggregazione poco chiara "temiamo che le istituzioni locali puntino in realtà alla gara".
Lunghi fa un riferimento preciso al protocollo siglato a maggio presso la Regione Emilia-Romagna e a quello firmato a luglio a Palazzo Malvezzi, attraverso i quali "si puntava a favorire un percorso di aggregazione tra Atc e altre aziende dei bacini limitrofi – si parlò anche di Modena – oltre che a garantire un processo di ripatrimonializzazione delL'azienda di trasporto pubblico bolognese".

E proprio la restituzione ad Atc di tutto il patrimonio immobiliare, attualmente di proprieta' della Srm (Societa' reti e mobilità), e' un altro punto forte della protesta dei sindacati.

"Quali sono i termini per L'aggregazione? – si chiede D'Ambrosio – quali saranno i trattamenti economico-normativi dei lavoratori in caso di fusione? Sara' la clausola sociale stipulata tempo fa a Bologna a tutelare i lavoratori delL'azienda o ne sara' stipulata una nuova? E ancora, L'Atc si aggreghera' con i privati che gestiscono parte del trasporto pubblico di altri bacini?". Tante domande, "per dare risposta alle quali – conclude il rappresentante del Sult – pretendiamo L'apertura immediata di un apposito tavolo negoziale". M. M. – clickmobility.it