Ancora bloccato il negoziato per il rinnovo del 2° biennio del CCNL”Anche il tentativo messo in atto dal Governo, di far avviare il negoziato per il contratto, è rimasto senza esito”
Nuovo stop per il trasporto pubblico locale.
Le segreterie nazionali di FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI, FAISA-CISAL e UGL dichiarano un nuovo sciopero del settore per il 24 novembre.
"Anche il tentativo messo in atto dal Governo, di far avviare il negoziato per il contratto, è rimasto senza esito" – spiegano in un comunicato unitario i sindacati -.
Nell’incontro del 23 ottobre , convocato dal Ministro Bianchi, il Governo e i rappresentanti delle Regioni hanno manifestato l’intenzione di affrontare i problemi strutturali del TPL per ciò che riguarda regole, risorse e assetto delle imprese.
In particolare, per quanto riguarda le risorse, nella fase di definizione conclusiva della Legge Finanziaria il Governo conferma l’intenzione di presentare le correzioni necessarie a sostenere la copertura del contratto.
In questa prospettiva il Governo ha ribadito l’invito alle parti sociali di concludere rapidamente la trattativa per il rinnovo.
Abbiamo purtroppo dovuto registrare, ancora una volta, il rifiuto delle associazioni Asstra e Anav, che confermano la loro intenzione di concludere il negoziato solo quando avranno la garanzia e la certezza di copertura.
Si tratta di un atteggiamento irresponsabile che ha prodotto già troppi danni".
"Già nel mese di settembre Asstra e Anav hanno costretto allo sciopero la categoria, nonostante la disponibilità manifestata dal Governo, rifiutando il tavolo negoziale – proseguono le parti sociali -.
Questa conduzione delle relazioni sindacali, da parte delle associazioni, è ormai giunta al capolinea. Bisogna riportare il negoziato nella sua sede naturale e garantire ai lavoratori il diritto al contratto.
Il Governo, le Regioni e gli Enti locali devono fare la loro parte e agire nei confronti delle associazioni in modo tale che il contratto sia concluso al più presto.
La rinuncia al proprio ruolo di Asstra e Anav non può più continuare, non si può ulteriormente prolungare questa situazione paradossale per la quale le parti non negoziano, si è costretti agli scioperi, e il problema si consegna al Governo". Manu Mich. – clickmobility.it