l'associazione che riunisce le aziende del tpl commenta il Documento di programmazione economica e finanziaria per il prossimo quinquennio 2007-2011 presentato dal Ministro dell'Economia e delle Finanze
Per il settore, spiega ufficialmente nelle righe della newsletter settimanale Asstra, "in buona sostanza" non è previsto "niente di specifico e di concreto a livello programmatico per il rilancio e lo sviluppo".
Il commento arriva diretto dL'associazione che riunisce le aziende del tpl al Dpef, Documento di programmazione economica e finanziaria, per il prossimo quinquennio 2007-2011, esaminato ed approvato dal Consiglio dei Ministri.
I principali obiettivi di politica economica per il prossimo anno e per gli anni a seguire, individuati dal DPEF, indicano nella crescita, il risanamento e L'equità le colonne portanti delle scelte di politica economica delL'attuale Governo – si legge nella newsletter di Asstra -. In particolare la strategia di rilancio dei conti pubblici sarà incentrata sulla riduzione del debito pubblico, sul ritorno del rapporto deficit-Pil sotto la soglia del 3 per cento, rapporto che, sulla scorta delle previsioni del DPEF, sarà azzerato (0,1%) nel 2011, sulla ricostituzione di un avanzo primario consistente (4,9% del Pil) e su un tasso di crescita del prodotto interno lordo delL'1,7%. Il documento dedica una lunga digressione al tema della politica per la concorrenza, considerata strumento imprescindibile per avviare processi di sviluppo e di efficienza. Il DPEF dichiara di voler rivolgere in modo programmatico una attenzione primaria a energia elettrica, gas, servizi pubblici locali, trasporti, telecomunicazioni, distribuzione, in particolare, di alcune categorie merceologiche come i medicinali, servizi bancari e assicurativi, libere professioni.
"In buona sostanza niente di specifico e di concreto è previsto a livello programmatico per il rilancio e lo sviluppo del trasporto pubblico locale – fanno notare con lucidità dal fronte Asstra -. Eppure il settore è una vera e propria bomba ad orologeria dal punto di vista della tenuta economica, sociale ed ambientale delle città. Basti pensare ai nodi strutturali irrisolti del tpl che si trascinano da anni e che abbiamo evidenziato di recente nella Carta di Venezia, nonché agli scioperi a raffica delL'ultimo periodo – un ulteriore sciopero di 24 ore è proclamato per il 19 luglio – ed allo stato della mobilità dei nostri centri urbani. C'è di che rimboccarsi le maniche e prendere di petto i problemi".
Manu Mich. – clickmobility.it