Due criteri di studio: socio-economico e prettamente trasportistico

TERAMO. LA PROVINCIA AVVIA LE CONSULTAZIONI PER IL PIANO DI BACINO DEL TPL

TERAMO. LA PROVINCIA AVVIA LE CONSULTAZIONI PER IL PIANO DI BACINO DEL TPL

Incontri con sindacati, imprese, enti locali, scuole e Università“Le informazioni già raccolte, la quantificazione e classificazione dei servizi attuali  hanno permesso di ricostruire per ciascun polo il quadro completo delle caratteristiche del servizio extraurbano” spiega l'assessore Sottanelli

Il vicepresidente Giulio Sottanelli – delega alla viabilità e ai trasporti – ha avviato la fase di ascolto e consultazione sul Piano di bacino del trasporto pubblico. Una fase prevista dall’iter del Piano Regionale dei Trasporti per garantire un’ ampia concertazione rispetto alla nuova rete di servizi e di infrastrutture.

In linea generale è prevista la riorganizzazione del sistema dei trasporti nell’ottica di una rete integrata ferro-gomma e il trasferimento alle Province della delega ai trasporti.
Il Piano di bacino provinciale, propedeutico al Piano regionale, dovrà individuare:
– i bacini provinciali (punto di riferimento per la scelta del vettore privato con bando di gara) e i bacini di traffico ai fini dell’organizzazione delle unità di rete;
– i criteri di classificazione e di priorità dei servizi;
– la loro riorganizzazione all’interno della programmazione regionale.

Dopo aver ascoltato i sindacati, il vicepresidente Sottanelli, si incontrerà con il Rettore, Mauro Mattioli (il 12 ottobre alle 12, sede assessorato); i Sindaci dell’Unione Val Vibrata (12 ottobre, ore 15,30 – Sala Allende di Nereto); i dirigenti scolastici (13 ottobre – 10.30 – sala Giunta).
Sono in fase di organizzazione gli incontri con i sindaci degli altri Comuni.

Lo studio del Piano di bacino si muove su diverse direttrici.
Nell’ambito territoriale emergono alcuni centri che assumono un ruolo strategico nella distribuzione dei flussi della mobilità provinciale e sovraprovinciale.
L’analisi sullo stato attuale si è concentrata su tali centri, definiti “poli” e selezionati sulla base di due criteri.  Il primo criterio è stato quello socio-economico: sono stati selezionati quei comuni che il PRIT della regione Abruzzo ha individuato con un “indice di importanza” calcolato sulla base di tre indicatori: popolazione scolastica, addetti, posti letto ospedalieri.
Si è poi adottato un criterio puramente trasportistico: sono stati selezionati tutti i comuni che, indipendentemente dall’indice di importanza riportato, fossero stati riconosciuti dal Piano regionale quali direttrici di “scambio” su gomma.

“Le informazioni già raccolte, la quantificazione e classificazione dei servizi attuali  – dichiara il vicepresidente Sottanelli –  hanno permesso di ricostruire per ciascun polo il quadro completo delle caratteristiche del servizio extraurbano. Le maggiori criticità rilevate riguardano l’assenza di integrazione tra servizi extraurbani e servizi urbani o ferroviari; la bassa capillarità del servizio rispetto a poli di attrazione di carattere sovracomunale; la scarsa qualità delle strutture di informazione alle fermate. Su queste criticità occorrerà intervenire tenendo conto delle esigenze e delle proposte che emergeranno in questa prima fase di ascolto”.Manu Mich. – clickmobility.it

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