Trasporti e ambiente

PERUGIA. PROTOCOLLO D'INTESA REGIONE-PROVINCE-COMUNI-ARPA PER RIDURRE IL PM10

PERUGIA. PROTOCOLLO D'INTESA REGIONE-PROVINCE-COMUNI-ARPA PER RIDURRE IL PM10

Monitoraggio dell'aria ed interventi programmati e differenziati di limitazione del traffico nel periodo invernaleI provvedimenti saranno supportati dalla campagna d'informazione “Spolveriamo l'aria”

Obiettivo “aria pulita” nelle principali aree urbane dell’Umbria. E' quanto si propone il protocollo d’intesa “Per la riduzione degli inquinanti in atmosfera” firmato nei giorni scorsi da Regione Umbria, Province di Perugia e Terni, dieci Comuni umbri e “Arpa” (Agenzia regionale per l’ambiente).

Le azioni indicate nell’accordo, nell’ambito del “Piano di risanamento e mantenimento della qualità dell’aria” della Regione Umbria, sono rivolte alla riduzione dei livelli di inquinamento delle “polveri sottili” (Pm10), attuando un costante monitoraggio della qualità dell’aria ed interventi programmati e differenziati di limitazione del traffico nel periodo invernale (divieto di circolazione per veicoli inquinanti, circolazione a “targhe alterne” e blocco otale).

Il tutto supportato da un’accurata campagna di informazione (“Spolveriamo l’aria”) che ha il suo punto di visibilità in rete nel sito www.spolveriamolaria.it gestito dall’“Arpa”.

Il protocollo d’intesa è giunto alla seconda “edizione”, dopo quello siglato nello scorso anno, e la novità è rappresentata dal numero dei Comuni aderenti che, dai tre dello scorso anno (Perugia, Terni e Spoleto) sono ora dieci, essendosi aggiunti Bastia Umbra, Foligno, Magione, Narni, Corciano, Gubbio e Torgiano.
I contenuti del documento sono stati illustrati ieri dall’assessore regionale all’ambiente, Lamberto Bottini, dal direttore dell’Arpa, Giancarlo Marchetti, insieme ad alcuni rappresentanti degli enti sottoscrittori.  

“Questo secondo protocollo – ha detto L'assessore Bottini – vede il significativo aumento della presenza dei Comuni che permette di attuare con azioni omogenee ed integrate gli obiettivi del ‘Piano regionale’. Tra i punti principali c’è il potenziamento del monitoraggio, attraverso l’incremento della rete di centraline di rilevamento che saranno gestite secondo criteri omogenei dettati dall’“Arpa”.

"Attualmente sono 10 le centraline operanti – ha detto Marchetti – ed entro il 2007 ne saranno attivate altre tre".

Le risorse finanziarie per l’attuazione degli interventi ammontano a 325 mila euro: 280mila saranno utilizzati per la riorganizzazione della rete di monitoraggio, 45mila  per le campagne di informazione “Spolveriamo l’aria”.

Bottini ha spiegato che una parte degli interventi riguardano la limitazione e il blocco della circolazione nel periodo compreso tra il 30 novembre e il 31 marzo 2007.
“Sono tre – ha spiegato – le modalità di attuazione. la prima consiste nel divieto di circolazione nelle aree urbane, dei veicoli a benzina e diesel e dei ciclomotori a due tempi ‘Pre euro’, nei giorni di giovedì e venerdì, dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,30”.

“Nel periodo compreso tra il 7 gennaio e il 31 marzo 2007 – ha aggiunto Bottini – qualora la quantità di “Pm10” in atmosfera risultasse superiore alla soglia limite (50 microgrammi per metro cubo) per tre giorni consecutivi (venerdì, sabato e domenica) e, se le previsioni sulle concentrazioni di Pm10 eseguite il lunedì dall’Arpa evidenzieranno concentrazioni superiori alla soglia limite, i sindaci (cui compete l’iniziativa) adotteranno provvedimenti di blocco della circolazione nella giornata di giovedì (dalle 8,30 alle 18,30) o circolazione a targhe alterne, anche in aggiunta a quella ‘normale’ del divieto per i mezzi più inquinanti.

I provvedimenti di limitazione e di blocco della circolazione non si applicano alle auto elettriche e “ibride” (benzina ed elettricità), a quelle alimentate a gas metano e GPL, alle vetture a benzina “Euro 4” (normativa UE) e a quelle con motore diesel dotate di filtri “antiparticolato”. Sono escluse dal divieto le vetture con almeno tre persone a bordo e quelle comprese nella formula “car sharing” (vetture non di proprietà di cui si paga solo l’effettivo utilizzo). E potranno circolare i veicoli commerciali leggeri (fino a 35 quintali) e quelli pesanti (oltre i 35 quintali) omologati “Euro 3” (conformi alla direttiva 98/69 CE Stage 2000), o immatricolati dopo il 1 gennaio 2001.

“Particolare attenzione – ha concluso Bottini – è posta nel protocollo a quegli interventi integrati e di ‘sistema’ che Regione Umbria e Province di Perugia e Terni dovranno mettere in campo per decongestionare e riorganizzare la circolazione, e il trasporto pubblico, razionalizzando orari scolastici, della pubblica amministrazione e dei servizi commerciali. Regione Umbria, Province e Comuni si impegnano inoltre nel protocollo ad attivare una serie di azioni integrate e di “sistema” finalizzate a promuovere e sostenere la mobilità e l’energia ‘sostenibile’, sia in campo pubblico che privato, con interventi tesi ad incentivare l’utilizzo di energie rinnovabili e di misure di risparmio energetico, e a razionalizzare e differenziare il trasporto pubblico e commerciale”. M. Gio M. – clickmobility.it

Left Menu Icon