Il progetto di metropolitana regionale

NAPOLI. PRESENTATI I PROGETTI IN CORSO DELLE STAZIONI DI CIRCUMVESUVIANA, METROCAMPANIA NORD-EST E SEPSA

NAPOLI. PRESENTATI I PROGETTI IN CORSO DELLE STAZIONI DI CIRCUMVESUVIANA, METROCAMPANIA NORD-EST E SEPSA

Previste aree verdi, piazze, interscambi, scale mobili e ascensoriCascetta: “Progetti  di grande valore architettonico e di recupero urbanistico e ambientale di interi territori circostanti le stazioni, per i quali abbiamo già impegnato oltre 2 miliardi di euro”

Aree verdi, isole pedonali e piazze-belvedere nelle zone recuperate grazie alla dismissione dei vecchi binari, parcheggi e interscambi tra stazioni e tra ferrovie e funivie con scale mobili e ascensori, eliminazione delle barriere architettoniche, integrazione armonica delle stazioni con le aree archeologiche, termali e storico-paesaggistiche vicine.

Sono solo alcune delle innovative soluzioni di recupero e riqualificazione urbanistica, adottate dai diversi progettisti chiamati a realizzare o ristrutturare le stazioni – e le aree circostanti – di Circumvesuviana, Sepsa e MetroCampania NordEst del progetto di metropolitana regionale, illustrate oggi nella Sala “Francesco Compagna” di Castel dell’Ovo, a Napoli.

Alla presentazione dei progetti, tenutasi nell’ambito delle iniziative della mostra MetroPolis in corso al Castel dell’Ovo fino al 25 febbraio prossimo, sono intervenuti l’assessore ai Trasporti della Regione Campania, Ennio Cascetta, il vicario Amministratore unico dell’Ente Autonomo Volturno, (EAV, holding regionale dei trasporti), Alessandro D’Ambrosio, e il preside della Facoltà di Architettura dell’Università di Napoli “Federico II” e curatore della mostra MetroPolis, Benedetto Gravagnuolo.  

Numerosi i progettisti intervenuti, che hanno illustrato nei particolari gli interventi già realizzati, in corso o progettati di restyling o realizzazione ex novo delle stazioni di Boscoreale, Boscotrecase, e della tratta Torre Annunziata/Castellammare di Stabia della Circumvesuviana, di Trencia, Traiano e Parco S. Paolo (SEPSA), di Mugnano, Melito, Giugliano, Aversa (MetroCampania NordEst), e dell’intero Sistema ferroviario della provincia di Caserta.

“Progetti – ha dichiarato l’assessore Cascetta – di grande valore architettonico e di recupero urbanistico e ambientale di interi territori circostanti le stazioni, per i quali abbiamo già impegnato oltre 2 miliardi di euro”.

Uno zoom sui progetti…

Boscoreale e Boscotrecase
Per quanto riguarda le stazioni di Boscoreale e Boscotrecase, da sempre considerate nodi infrastrutturali, insieme alla linea dei binari in dismissione che le unisce, costituiscono un sistema fortemente legato alla struttura urbana ed al paesaggio. Nuove spazialità e accessibilità definiranno il “parco lineare” che si conforma sull’area di sedime dei binari dismessi: la piazza urbana della stazione di Boscoreale, gli spazi delle vecchie stazioni, il sagrato della chiesa, la piazza-belvedere della stazione di Boscotrecase.

Moregine
Concepita come nodo di interscambio ferro-gomma per oltre 300 auto, la stazione di Moregine, situata all’uscita per Castellammare dell’autostrada A3, si proporrà di drenare il traffico automobilistico all’esterno dell’area degli scavi archeologici di Pompei e alla radice della penisola sorrentina. Il restyling della stazione sarà realizzato senza interrompere l’esercizio e modificare l’impiantistica, grazie alla costruzione di un “suolo artificiale” creato alla stessa quota dei viadotti (13.0 m).

Pioppaino
La nuova fermata di Pioppaino, che genera e serve una moltitudine di spazi, sarà strutturata a partire dalle specifiche condizioni del luogo e dalle esigenze di sicurezza e accessibilità. Il nuovo volume ricucirà la cesura creata nel sito dalla ferrovia e dall’autostrada, strutturandosi come ponte tra le due opposte sponde e relazionandosi alle infrastrutture viarie preesistenti ed al cavalcavia, completamente riprogettato.

Castellammare di Stabia
La ferrovia Circumvesuviana, che giunge alla stazione di Castellammare di Stabia alla quota della città portuale, segnando il bordo del terrazzo naturale delle Terme di Stabia e dell’area archeologica delle ville romane, si collega alla funivia che raggiunge il Monte Faito a quota 1.100 m slm. Il progetto del nuovo impianto ferroviario viene immaginato come un hub immerso in un paesaggio dalla storia millenaria: un ampio piano basamentale determina il cambiamento, raccogliendo i flussi e le dinamiche esistenti, ed aggiornando il sistema con un nuovo collegamento verticale che raggiunge la quota delle terme e delle ville romane.

Castellammare Terme
Sarà recuperata anche la fermata di Castellammare Terme, attualmente non in esercizio, caratterizzata dai limiti di un progetto degli anni 40, con le sue barriere architettoniche e l’assoluta mancanza di parcheggi. Gli interventi di recupero, perciò, riguarderanno soprattutto gli adeguamenti alla normativa per il superamento delle barriere, l’apertura di varchi per migliorare la circolazione interna, il rifacimento degli impianti tecnologici dimensionati per gli usi attuali.

Pompei
Il progetto della Stazione della Circumvesuviana Pompei Santuario è composto dall’edificio della stazione stessa, un parcheggio interrato e la riorganizzazione dell’area circostante. La stazione si sviluppa su due livelli: il livello interrato delle banchine e quello a piano terra della quota piazza. Il livello interrato è composto da un banchina centrale e due laterali, ognuna di esse è dotata di una scala mobile, un ascensore, una coppia di scale d’emergenza direttamente collegate con l’ambiente esterno e scale fisse per la quota piazza. Il collegamento con l’esterno è garantito da una rampa carrabile circolare. Nel parcheggio è anche presente un percorso verticale di accesso diretto alla stazione. Dal punto di vista urbanistico la stazione ricollega pedonalmente l’area del centro di Pompei a sud con l’area di nuova espansione a nord, finora separata dalla linea ferroviaria.

Parco San Paolo, Trencia e Traiano
Per quanto riguarda la SEPSA, oltre alle stazioni di Trencia e Traiano, recentemente inaugurate, sarà illustrata la progettazione della stazione di Parco S. Paolo, un intervento che interesserà un’area edificata negli anni 70, densamente popolata, ma scarsamente accessibile con il trasporto pubblico. Il progetto intende utilizzare la potenzialità della nuova stazione come volano per un intervento di pedonalizzazione dell’asse centrale, una piazza-parco e la realizzazione di un parcheggio multipiano.

Giugliano e Aversa
Un’attenzione particolare, infine, è stata riservata alla linea Napoli-Giugliano-Aversa della linea MetroCampania NordEst: il tracciato, ex Ferrovia Alifana e Benevento-Napoli, si sviluppa parte in superficie e parte in sotterraneo, laddove la densità edilizia è maggiore e cioè nella cintura urbanizzata a nord di Napoli. In particolare, il progetto della stazione di Giugliano è caratterizzato dall’obiettivo di accrescere la qualità sociale, raggiunto mediante la realizzazione di una piazza il cui invaso è connotato da una quinta di negozi, un ristorante di nicchia gourmet, una torre e la stazione degli autobus.

Metropolitana del casertano
Infine, fa parte dell’ampio programma della metropolitana regionale e frutto di una larga intesa tra Regione Campania, RFI e PRUSST, l’intervento che migliorerà la qualità della vita di 250.000 persone distribuite lungo il tratto ferroviario in esercizio che da Capua, passando per S. Maria Capua Vetere, Caserta, giunge a Maddaloni: è il Sistema ferroviario metropolitano della Provincia di Caserta, i cui progetti sono stati illustrati nel corso della tavola rotonda. L’idea innovativa è stata quella di integrare in un unico programma otto nuovi poli di scambio con gli spazi urbani e suburbani in cui saranno realizzati, come unico strumento in grado di definire nuove identità urbane ai piccoli centri della conurbazione casertana.Manu Mich. – clickmobility.it

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