Traffico e ambiente

SMOG: SONO GIA' 15 LE CITTA' FUORILEGGE PER IL PM10

SMOG: SONO GIA' 15 LE CITTA' FUORILEGGE PER IL PM10

Lo conferma Legambiente con gli ultimi aggiornamenti del monitoraggio “PM10 ti tengo d’occhio””Necessarie politiche più coraggiose”

Peggiora inesorabilmente l’aria delle città italiane. A neanche due mesi dall’inizio del 2007 sono già 15 le città che hanno oltrepassato i 35 giorni all’anno di superamento del limite giornaliero di PM10 (50 microgrammi/m3) consentiti per legge e la situazione non è migliore per altre 3 città (Como, Pavia e Sondrio) che sono già a 35 giorni di superamento e 12 che hanno superato il valore per 30 giorni o più.
Con 47 giorni di superamento la capolista del Pm10 è sempre Verona, seguita da Vicenza (46), Padova (45), Frosinone (42), Venezia (42), Torino (41), Mantova (40), Reggio Emilia (40), Milano (38), Bologna (38), Cesena (37) e Ferrara (37), Massa Carrara (36), Modena (36) e Treviso (36).

A tre giorni dal blocco delle auto di domenica in pianura padana, sono questi gli ultimi aggiornamenti del monitoraggio “PM10 ti tengo d’occhio”, che Legambiente ha presentato ieri in occasione della partenza del Treno Verde 2007, la campagna sull’inquinamento urbano e di sensibilizzazione ambientale realizzata insieme alle Ferrovie dello Stato.

“La grande adesione dei comuni al blocco promosso dalle regioni del Nord Italia – ha dichiarato Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente – dimostra che il problema dell’inquinamento atmosferico desta serie preoccupazioni e gli amministratori concordano sul fatto che l’imputato numero uno sia proprio il traffico privato. Sarebbe auspicabile però che a questa lodevole iniziativa aderissero anche altre regioni o perlomeno altre città come Roma o Palermo che non possono certo dirsi estranee al problema delle polveri sottili. In ogni modo è chiaro – conclude Della Seta – che questo provvedimento da solo non è la soluzione anche se potrà comunque essere utile a sensibilizzare i cittadini sul problema”.

Sull’effettiva utilità di un blocco del traffico straordinario per estensione, non mancano le perplessità soprattutto per le innumerevoli deroghe concesse da molti comuni ai veicoli euro 4, con l’unica eccezione del Piemonte. Un diesel euro 4 per esempio ha le stesse emissioni di PM10 di un veicolo euro 0 a benzina, anche se minori emissioni di ossidi di azoto.
La chiusura delle città alle automobili, come l’utilizzo delle targhe alterne, secondo Legambiente, sono provvedimenti utili per affrontare l’emergenza ma certamente non risolutivi. Per migliorare, non solo l’aria ma anche la qualità della vita nei centri urbani e la salute dei cittadini, la vera sfida rimane sempre quella di ridurre il numero di veicoli in circolazione: l’Italia è al primo posto tra i paesi dell’Europa occidentale per numero di auto pro-capite con 58 vetture ogni 100 abitanti.

“E’ tempo di avviare soluzioni strutturali che riescano a risolvere il problema nel lungo periodo – aggiunge Della Seta – con un impegno più deciso del governo e delle amministrazioni locali nell’invertire i termini dell’attuale sistema di mobilità. La priorità è migliorare il trasporto pubblico in città e potenziare il trasporto su ferro lungo il Paese. Purtroppo – conclude il presidente nazionale di Legambiente – continua a mancare il coraggio dei sindaci di fare scelte concrete come succede invece in altre città europee.”

Ecco dunque il decalogo di Legambiente per i sindaci coraggiosi:

1. Favorire i mezzi pubblici con corsie preferenziali e percorsi in sede protetta su tutte le vie di accesso alle città: l’obiettivo deve essere quello di trasformare in corsia preferenziale almeno il 50% della rete di trasporto pubblico cittadino;
2. Diversificare le tariffe dei parcheggi a pagamento, aumentando i ticket nelle zone meglio servite dai mezzi pubblici;
3. Introdurre un sistema di pedaggio per l’ingresso nei centri storici (road pricing);
4. Incentivare l’uso di taxi collettivi, car-sharing, bus a chiamata, car-pooling: differenziare, in sostanza, l’offerta di trasporto mediante l’introduzione, la valorizzazione e il potenziamento di alcuni servizi;
5. Promuovere la mobilità ciclabile realizzando piste non solo per lo svago;
6. Istituire zone a traffico limitato che abbraccino integralmente i centri storici cittadini e realizzare un’isola pedonale in ogni quartiere;
7. Individuare strade dove vietare la sosta e la fermata, lungo le arterie di maggior traffico al fine di fluidificare la circolazione;
8. Aumentare il numero dei convogli ferroviari che collegano i paesi limitrofi alle città capoluogo e incentivare il loro utilizzo con agevolazioni ai cittadini;
9. Intensificare l’attività di controllo dei vigili urbani.
10. Attuare una corretta pianificazione territoriale con l’obiettivo di realizzare un’armonica e funzionale integrazione tra tutte le modalità di trasporto: auto, metro, tram, ferrovie locali, taxi, bus, biciclette, pedoni. Ad esempio ricorrendo a sistemi tariffari integrati e a forme di pagamento più comode e innovative (smart card, biglietti elettronici, ecc.).

Provincia, città e giorni di superamento
VR Verona 47
VI Vicenza 46
PD Padova 45
FR Frosinone (scalo) 42
VE Venezia 42
TO Torino (lingotto) 41
MN Mantova (p.zza gramsci) 40
RE Reggio Emilia (timavo) 40
BO Bologna (porta s.felice) 38
MI Milano (verziere) 38
FC Cesena (Via Marconi) 37
FE Ferrara (isonzo) 37
MS Massa Carrara (via frassina) 36
MO Modena (via nonantolana) 36
TV Treviso 36
CO Como (centro) 35
PV Pavia (p.zza minerva) 35
SO Sondrio (Sondrio) 35
LU Lucca (v.le carducci) 34
PC Piacenza (via giordani) 34
AL Alessandria (p.zza d'annunzio) 33
BG Bergamo (via meucci) 33
CR Cremona (fatebenefratelli) 33
RM Roma (tiburtina) 33
BI Biella (via don sturzo) 32
BS Brescia (broletto) 32
FI Firenze (viale gramsci) 32
TN Trento (via brennero) 32
NO Novara (largo leonardi) 31
RO Rovigo 30

Per le città in cui il numero di giorni di superamento non è fornito direttamente dalle Arpa o dagli enti preposti Legambiente ha scelto come riferimento la centralina peggiore (ovvero che ha registrato il numero più elevato di giorni di superamento del limite giornaliero di 50 microgrammi/m3 previsto per il PM10) di ogni città, indicata tra parentesi accanto alla città, e, nei giorni in cui questa non ha funzionato, si è presa in considerazione la peggiore tra le altre centraline urbane. Manu Mich. – clickmobility.it

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