La riforma considera trasporti, acqua, gas, rifiuti ed energia

FIRENZE. SERVIZI PUBBLICI LOCALI, LA GIUNTA REGIONALE VARA LA SUA PROPOSTA

FIRENZE. SERVIZI PUBBLICI LOCALI, LA GIUNTA REGIONALE VARA LA SUA PROPOSTA

Pronto il testo da sottoporre al tavolo di concertazioneFragai: “Una riforma nel segno della qualità ed efficienza, con al centro il consumatore”

La giunta regionale ha licenziato  ieri la sua proposta per riformare i servizi pubblici locali.
“Una legge che fa perno sui diritti degli utenti e sulla crescita dell’efficienza e della qualità dei servizi – spiega l’assessore alle riforme istituzionali Agostino Fragai, che ha seguito personalmente la scrittura della nuova legge – Ed è infatti pensando ai cittadini e ai consumatori, aprendoci al mercato ma con una trattamento particolare per il settore idrico vista la rilevanza dell’acqua come bene pubblico, inventandoci anche nuovi strumenti perché i cittadini possano effettivamente partecipare e meglio controllare, che abbiamo pensato a questa riforma dei servizi pubblici locali, ovvero di tutto quell’universo che ha a che fare con acqua, gas, rifiuti, trasporti  ed energia”.

L’articolato di legge e il patto che l’accompagnerà e che fissa strategie ed obiettivi comuni dovrà essere prima discusso con imprese, sindacati ed enti locali, con la Cispel, con le associazioni dei consumatori e ambientaliste.Il passaggio al tavolo di concertazione si preannuncia comunque abbastanza veloce. Nel giro di un mese la proposta dovrebbe tornare in giunta e quindi essere subito inviata in Consiglio regionale, con buone possibilità di essere approvata prima dell’estate.

Qualità ed efficienza sono le prime parole d’ordine, ma anche partecipazione effettiva.
La legge apre al mercato, ma per il settore idrico, in caso di società di gestione miste, fissa l’obbligo di una maggioranza pubblica azionaria.  Scompare l’offerta al massimo ribasso ed arriva, sull’esempio della norma che si sta scrivendo per gli appalti pubblici, l’offerta economica più vantaggiosa.

“Tradotto significa che il prezzo non sarà più l’unica variabile, ma che dovrà essere considerata anche la qualità del servizio offerto – spiega Fragai – Una norma che tutela anche la qualità del  lavoro e i lavoratori”.  Legge e patto regoleranno i pilastri fondamentali per i contratti di servizio, i cui dettagli continueranno ad essere stabiliti dagli enti locali.  Incentivano l’innovazione e spingono per le aggreggazione delle imprese.

“Per una vera unificazione delle aziende bisognerà ricorrere a leggi di settore, servizio per servizio: L'acqua, i trasporti e il gas” precisa l’assessore. Intanto la proposta stabilisce però che ciascun ambito dovrà essere gestito da un unico soggetto. Se poi, come sta scritto nel patto, si riuscisse alla fine a creare un unico gestore regionale, ancora meglio.  

Tariffe sotto controllo e tariffe sociali. I servizi pubblici locali contano oggi in Toscana 14 mila dipendenti ed un fatturato da 2,4 milioni di euro. Gli investimenti dal 2002 sono più che raddoppiati. Sono una rilevante partita economica e dai servizi pubblici locali dipende la competitività di un territorio. Ma esiste il problema anche del caro bolletta.  “Ci siamo posti il problema di uniformare le tariffe tra ambiti diversi per evitare incomprensibili difformità – sottolinea Fragai – Con la legge e con il patto sosteniamo inoltre la necessità di tariffe sociali, ovvero tariffe più basse e differenziate per quanti vivono in situazioni di difficoltà”.

L’osservatorio che terrà sotto controllo in modo trasparente e rigoroso qualità dei servizi e tariffe è un’altra grande novità della legge. L’osservatorio sarà “super partes” e composto da tre saggi: personalità indipendenti di assoluto valore scientificio, eletti dal Consiglio regionale (2 membri) e dal Consiglio delle autonomie (1 membro).  Una consulta, con funzioni esclusivamente di indirizzo, affiancherà l’osservatorio: ci parteciperanno sindacati, associazioni e consumatori. In tutto diciotto membri, tutti nominati dal consiglio regionale.  Altre consulte sono previste a livello locale.

La legge si propone anche di favorire tutte le possibili forme di associazione, cooperazione e protagonismo tra i cittadini. Gli esempi possono  essere tanti: un condominio che si unisce per raccogliere le acque piovane, qualche centinaio di cittadini che vanno insieme a contrattare le tariffe dei cellulari, chi si mette insieme per la raccolta differenziata o la produzione di energia elettrica dal fotovoltaico o chi gestisce piccole reti di distribuzione del gas o dell’acqua laddove non ne esistono. Sgravi, incentivi e sostegno alle associazioni saranno stabiliti dal regolamento. Nel patto si propone anche la creazione di sportelli unici a cui i cittadini possono rivolgersi: un unico sportello per tutti i servizi pubblici locali.

La proposta di legge punta infine a potenziare le funzioni di indirizzo della Regione. Un modo potrebbe essere la creazione di un fondo unico regionale per le grandi opere, come quelle che riguardano acqua o rifiuti, dal depuratore L'impianto di smaltimento, che non possono essere affidate a un solo Ato. Manu Mich. – clickmobility.it

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