Il consiglio provinciale ha approvato a maggioranza  ordine del giorno presentato dalla capogruppo Rc Sinistra europea, Alma Tampieri, riguardante ATM

RAVENNA. L'ESPERIENZA DI ATM NELL'APPLICAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 30/90 "POSITIVO SVILUPPO DELLA SITUAZIONE PREESISTENTE

RAVENNA. L'ESPERIENZA DI ATM NELL'APPLICAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 30/90 "POSITIVO SVILUPPO DELLA SITUAZIONE PREESISTENTE

l'esperienza ravennate “una equilibrata mediazione tra l’applicazione di una norma che obbliga alla gara, e  la qualità del servizio, i diritti dei lavoratori e degli utenti, i costi fino ad oggi sostenuti dagli enti locali”

Il consiglio provinciale guarda L'esperienza di Atm con soddisfazione approvando L'ordine del giorno presentato dalla capogruppo Rc Sinistra europea, Alma Tampieri.

“Il consiglio provinciale – si legge nell’o.d.g. – considera l’esperienza ravennate di applicazione dei contenuti della legge regionale 30/98, un positivo sviluppo della situazione preesistente, grazie alle scelte politico amministrativi degli enti locali, all’iniziativa di ATM spa e di tutte le aziende private e cooperative del territorio, che hanno consentito di cogliere appieno lo spirito originario della legge (spirito concretizzatosi nella costituzione del Consorzio METE e nella successiva aggiudicazione della gara indetta dall’Agenzia Locale per la Mobilità e il Trasporto Pubblico da parte del Consorzio medesimo fino al 2013)”.

Tutto ciò si è verificato in un quadro economico locale, che nonostante il sostanziale blocco dei trasferimenti statali ai valori del 1999, ha visto approvare i bilanci di ATM fino ad oggi con risultati sostanzialmente positivi, mentre già da alcuni anni a livello regionale e nazionale sono emerse forti difficoltà economiche nell’intero settore, difficoltà che si esplicitano nell’anno 2006 in un disavanzo previsto di circa 15 milioni di euro per le aziende della Regione Emilia-Romagna.

Ma vediamo nel dettaglio i punti fondamentali delL'ordine del giorno…

“Il consiglio provinciale ritiene l’esperienza ravennate una equilibrata mediazione tra l’applicazione di una norma che obbliga alla gara, e  la qualità del servizio, i diritti dei lavoratori e degli utenti, i costi fino ad oggi sostenuti dagli enti locali.

Questa strada resta oggi per la nostra realtà, l’unica percorribile nel contesto economico e normativo dato, ma richiede la piena consapevolezza che è  necessario reperire e mantenere le risorse econo- miche necessarie a coprire i costi di tutti servizi effettuati, onde evitare un decadimento sia della qualità del servizio che delle capacità imprenditoriali delle aziende pubbliche e private interessate. Si evidenzia la diversità positiva delle stesse, in particolare ATM, da altre spa di derivazione pubblica operanti in territori limitrofi, si sottolinea che ATM è una azienda fortemente capitalizzata, dotata di proprio patrimonio e di specifico know how.

Valuta con  forte preoccupazione la situazione economica dell’intero settore del trasporto pubblico a livello nazionale e regionale con ricadute anche a livello locale se, a partire dalla stesura dell’atto d’indirizzo triennale in discussione nei prossimi giorni in consiglio regionale, non si individueranno azioni e risorse certe, tali da consentire almeno la salvaguardia degli equilibri economici del settore. Chiede al Governo di dare concretezza agli impegni presi con le Regioni e gli enti locali in occasione della sottoscrizione dell’accordo per il rinnovo del contratto nazionale di settore, attraverso  l’individuazione certa di adeguate risorse economiche che tengano conto delle ricadute positive di un sistema di mobilità pubblica sulla salute, l’ambiente e l’economia. Risorse che consentano di concretizzare un flusso costante, strutturale e indicizzato dei finanziamenti, tali da garantire l’equilibrio economico del settore e un adeguato livello qualitativo/quantitativo dei servizi, attraverso il pieno accoglimento delle proposte avanzate al tavolo dalle Regioni e dagli enti locali.

Chiede alla Regione Emilia Romagna, a partire dalla definitiva stesura dell’Atto di Indirizzo triennale: di sostenere con forza le esperienze di applicazione della normativa regionale, evitando la tendenza all’assunzione di funzioni imprenditoriali da parte delle Agenzie per la Mobilità e di avviare un percorso di riposizionamento territoriale dei contributi per i servizi minimi che riconosca, sia la crescita comples- siva del servizio che esperienze territoriali di modalità di trasporto pubblico locale diverse dalla gom ma, specificate all’interno dei contratti di servizio; di individuare nel prossimo accordo di programma- per il TPL 2007/2009 le risorse necessarie all’intero bacino provinciale ravennate, riconoscendo piena- mente i contributi per i servizi effettuati anche via acqua, così come previsto dal D.L. 422/97 e rico- noscendo annualmente almeno il tasso d’inflazione programmata, PRE consentire così agli enti locali di destinare le risorse disponibili ad ulteriori potenziamenti e riqualificazioni anche economiche del TPL e della rete.

Invita la giunta a continuare e ulteriormente rafforzare l’azione per la riqualificazione del settore, con- sapevole degli impegni già attuati nel 2006 e assunti nel bilancio di previsione 2007, attraverso il pieno riconoscimento anche per gli anni successivi dell’inflazione reale del 2006, e dei contenuti contrattuali per l’anno in corso e successivi. Ritiene opportuno continuare sulla strada intrapresa anche attraverso la concretizzazione delle indicazioni che emergeranno dalla effettuazione delle analisi relative alla ste- sura del piano del trasporto pubblico di bacino. Questo al fine di razionalizzare e qualificare al massimo l’uso delle risorse disponibili, di monitorare con attenzione lo sviluppo del quadro economico comples- sivo, attivando in accordo con i Comuni della Provincia le azioni che si riterranno necessarie per salva- guardare la positività dell’esperienza ravennate nel settore del trasporto pubblico. Non si esclude a priori, la ricerca di ulteriori risorse economiche qualora da parte del Governo e della Regione non si concretizzassero, in tempi certi, le azioni necessarie al mantenimento dell’equilibrio economico del TPL”.

Massimo Mazzolani, capogruppo AN, ha così motivato il proprio voto d’astensione: “Con questo o.d.g., i cui contenuti sono condivisibili, prevarichiamo il Comune di Ravenna che non  ha ancora votato il documento”.Manu Mich. – clickmobility.it

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