l'ad Moretti illustra il piano d'impresa ai sindacatiPreoccupati i sindacati. Fissato un calendario di incontri
Presentate le linee del piano d'impresa 2007-2011.
Venerdì l’A.D. del Gruppo FS, Mauro Moretti, ha presentato alle organizzazioni sindacali le principali linee di Piano d’Impresa.
Il Piano non è ancora nella sua versione definitiva, mancano alcuni elementi fondamentali che saranno collegati alle decisioni del Governo per ciò che attiene alla dimensione di attività del Gruppo, ed il particolare di Trenitalia.
Il confronto proseguirà nelle prossime settimane. I sindacati esprimono "preoccupazione per il quadro delineato nelL'incontro odierno in presenza di una situazione di grave crisi dei conti del gruppo".
La liberalizzazione del mercato ferroviario merci e passeggeri con L'operatività già avviata delle nuove imprese nel settore merci e L'annuncio della prossima presenza sulle linee ad Alta Velocità di aziende di trasporto passeggeri concorrenti, osservano i sindacati "mettono in evidenza il problema, più volte denunciato dal sindacato, del servizio ferroviario non sussidiato oggi svolto da Trenitalia. Questo elemento di grande incertezza condiziona pesantemente il piano di impresa".
"Il servizio universale riconosciuto dai trasferimenti dello Stato verso FS riguarda 'esclusivamente' il trasporto regionale, la continuità territoriale con le isole e una quota ridotta del servizio passeggeri a lunga e media percorrenza. Secondo i sindacati tutta L'attività merci e una quota consistente del trasporto di media e lunga percorrenza che riguarda i treni a domanda debole, 'gravano pesantemente sul bilancio di Trenitalia'.
I nuovi operatori si inseriscono "solo sulla parte commerciale che può garantire un utile alle imprese concorrenti – sottolineano i sindacati -. A carico di Trenitalia rimane così tutto il servizio, considerato universale, ma non sussidiato dai trasferimenti pubblici".
"L’amministratore delegato ha chiaramente condizionato i livelli di attestazione del servizio alla possibilità di regolare con lo Stato i problemi relativi al servizio ferroviario universale attualmente non sussidiato.
Allo stesso modo rimane aperto il problema di definire azioni utili al sostegno e allo sviluppo del trasporto merci come elemento fondamentale del riequilibrio modale.
Il Piano d’Impresa riguarderà anche le azioni riorganizzative e gli effetti sul lavoro già annunciate nella riunione del 30 novembre e che saranno oggetto delle ulteriori fasi del confronto".
Le organizzazioni sindacali si dicono preoccupate per il quadro delineato nell’incontro in presenza di una situazione di grave crisi dei conti del Gruppo e chiederanno formalmente al Governo "l’apertura di un tavolo di confronto sulle modalità con le quali la liberalizzazione del trasporto ferroviario si sta sviluppando nel nostro Paese, sulle necessarie correzioni e sulle clausole sociali.
"L’azione del Governo è indispensabile per garantire ai cittadini un adeguato livello di servizio, per sostenere la tenuta produttiva dell’azienda e per favorire lo sviluppo di un sistema dei trasporti equilibrato che assegni al trasporto ferroviario un ruolo non residuale nell’area merci" – spiegano ancora i sindacati che intendono battersi "per lo sviluppo del trasporto ferroviario, per l’Azienda integrata, per il suo sviluppo, contro l’ipotesi di riduzione ad una ferrovia piccola e contro l’ipotesi di frantumazione societaria".
Nel corso della riunione l’amministratore delegato del gruppo ha assunto l’impegno di sollecitare nelle sedi opportune l’avvio del confronto per il rinnovo del CCNL a seguito della presentazione della piattaforma sindacale.
Il confronto sul Piano d’Impresa proseguirà con un incontro previsto fra quindici giorni, saranno affrontati insieme ai problemi del Piano Industriale anche le questioni relative alle innovazioni tecnologiche e ai servizi di pulizia.Manu Mich. – clickmobility.it