Le indicazioni emergono dall'indagine presentata ieri da Automobile Club di Milano e svolta da Eurispes LombardiaGrandi: “Difendiamo il cittadino che si deve muovere e l’automobile privata ha ed avrà sempre un ruolo importante, ma deve essere una scelta libera e non condizionata”
I cittadini milanesi sono chiari,la loro richiesta d'un trasporto pubblico forte e adeguato emerge evidente.
I dettagli sono contenuti nelL'indagine presentata ieri da Automobile Club di Milano e svolta da Eurispes Lombardia.
I milanesi chiedono di poter fruire di più linee di trasporto pubblico e di maggiore affidabilità nel ser- vizio. In ambito urbano a chiederlo sono due automobilisti su tre che dichiarano di preferire tram ed autobus alla vettura privata, per i disagi che la guida nel traffico e la ricerca del parcheggio comportano.
Accanto al potenziamento del trasporto pubblico, il cittadino chiede un maggior decentramento nel ter- ritorio delle funzioni attrattrici di traffico, oggi concentrate nel centro di Milano. Il costo della mobilità è considerato già più che sufficiente e la disponibilità ad un suo aumento è molto ridotta.
Le principali indicazioni che emergono dalle opinioni del cittadino milanese, utente consapevole della rete stradale, automobilista per obbligo e utilizzatore del trasporto pubblico appena ne ha la possibilità, come detto sono contenute nelL'indagine presentata ieri da Automobile Club di Milano e svolta da Eurispes Lombardia, in approfondimento L'indagine nazionale dello scorso settembre sulla qualità della mobilità nelle province italiane, in collaborazione con ACI.
“Difendiamo il cittadino che si deve muovere – ha detto il presidente dell’Automobile Club di Milano, Ludovico Grandi – e l’automobile privata ha ed avrà sempre un ruolo importante, ma deve essere una scelta libera e non condizionata”.
“La conoscenza diretta della percezione del cittadino sui problemi della mobilità – ha detto il presidente di Eurispes Lombardia, Fulvio Palmieri – permette alle Pubbliche Amministrazioni ed alle rappresen- tanze economiche e sociali di collaborare senza schematismi per lo sviluppo del nostro territorio”.
L'indagine ha messo in campo 1003 interviste telefoniche, effettuate con il sistema “CATI”.
Ad emergere evidenti sono percentuali quali la certezza che soltanto l’11% degli spostamenti dei milanesi possono essere dichiarati “imprevedibili”, dovuti cioè a decisioni improvvise, mentre quelli legati o a necessità di lavoro e studio oppure a scelte legate al “tempo libero” sono programmati nella stragrande maggioranza e toccano l’86%.
Tenendo conto della diversa offerta del trasporto pubblico nel Comune di Milano (molto estesa) e nel resto della provincia (molto più ridotta), nell’insieme della Provincia milanese l’utilizzo della vettura privata e dei mezzi pubblici appare quasi identico non solo per la modalità esclusiva, solo vettura privata o solo mezzo pubblico, entrambi al 31%, ma anche per quella “mista”, prevalentemente l’una o l’altra modalità, entrambi 15%. Ciò spiega la giornaliera congestione nelle strade extraurbane della Provincia, molto superiore a quella all’interno della rete stradale del Comune.
La percezione di come ci si muove nel suo complesso rispecchia questa situazione: un milanese su tre esprime un’opinione di peggioramento e più di uno su due non coglie variazioni rispetto agli ultimi cinque anni; soltanto uno su dieci percepisce un miglioramento.
Le motivazioni di questo giudizio sostanzialmente negativo sono raggruppabili in due ordini di motivi: il ruolo troppo attrattore del Comune di Milano (41%) nei confronti del territorio provinciale e le carenze del trasporto pubblico (54%); rispetto a queste ultime, le considerazioni critiche nei confronti del comfort con cui si viaggia sui mezzi sono nettamente inferiori (8,5%) rispetto alla loro carenza quantitativa (28%) ed alla loro scarsa frequenza (18,7%).
La riprova di quest’ultima criticità viene confermata dalle motivazioni per le quali il milanese è costretto ad usare la vettura privata per i propri spostamenti: quasi il 30% non ha un servizio a disposizione, più del 17% ha esigenze non compatibili con gli orari del servizio pubblico, più del 18% non considera affidabile il servizio pubblico per la frequenza, reale o percepita, dei ritardi: si tratta di circa due cittadini su tre che passerebbero al ferro o alla gomma pubblica, se ce ne fossero le condizioni.
D’altra parte, chi può usare il mezzo pubblico, pur in possesso della vettura privata, lo preferisce per evitare sia i disagi della guida, 31%, sia il fastidio del traffico, 26%, sia le difficoltà nel trovare parcheggio, 17%. Il minor costo del trasporto pubblico rispetto a quello dello spostamento privato appare tutto sommato secondario, solo il 7%.
I tempi degli spostamenti incidono non poco sulla giornata del milanese. Tra gli automobilisti, quasi uno su due è al volante per più di mezz’ora ed uno su quattro per più di tre quarti d’ora; tre su dieci sono impegnati sul trasporto pubblico per più di mezz’ora a spostamento ed uno su dieci per più di un’ora. Questi tempi sono nella stragrande maggioranza da raddoppiare, tenendo conto delle “andate” e dei “ritorni”.
Tra i diversi sistemi di trasporto pubblico, la metropolitana ha la prevalenza nel gradimento, il 46%, seguita dal trasporto di superficie urbano, quasi il 24%.
Rispetto alla disponibilità a “pagare di più” per avere un livello migliore di mobilità in generale, sia privata che pubblica, più di otto milanesi su dieci esprimono un parere negativo: il 18%, quasi uno su cinque, pensa di pagare già troppo e due su tre dichiarano di pagare già a sufficienza. Solo un 6,2% è disponibile a pagare al massimo 1 euro e mezzo al giorno in più, ma questa piccola minoranza si dimez za (3%) se il maggior costo diventasse 2,5 euro al giorno.
Infine, il referente dell’andamento generale della mobilità viene individuato dai milanesi principalmente nella Atm per quasi il 27%, negli altri gestori (ferrovie e società private di trasporto) per poco più del 20%, e nella propria amministrazione comunale, quasi il 25%. Un significativo 15% individua nelle scelte personali e nei comportamenti individuali la leva su cui intervenire per migliorare la mobilità.
INDAGINE SULLA MOBILITA’ MILANESE
I principali risultati dell’Indagine condotta da Eurispes Lombardia…Manu Mich. – clickmobility.it

Clickmobility:


