Trasporto e ambiente

PESCARA. NEL LIBRO BIANCO LA CITTA' DIVISA FRA INQUINAMENTO E FILOVIA

PESCARA. NEL LIBRO BIANCO LA CITTA' DIVISA FRA INQUINAMENTO E FILOVIA

Il documento predisposto dall’associazione “S.O.S. Inquinamento”, insieme ad altre venti realtà tra cui fondazioni, comuni e associazioniTorlontano illustra il libro bianco sulla filovia “Solo con la mobilità pubblica è possibile risolvere il problema del traffico”

La soluzione alle difficoltà delL'inquinamento trova una risposta concreta nel sistema filotranviario, “coadiuvato” da parcheggi periferici e mezzi non inquinanti.
La certezza arriva dalle pagine del Libro bianco, predisposto da una serie di enti e associazioni, capitanate da S.O.S Inquinamento.
Nel dettaglio 140 pagine dense di documenti, dati, grafici, studi e ricerche relative alla situazione ambientalista dell’area pescarese e alle soluzioni da adottare per vincere il problema.

Nei primi due mesi del nuovo anno, Pescara ha già superato i limiti concessi, per legge, «di 35 giorni di sfondamento delle polveri sottili (pm10 oltre i 50ug/m3), quale media delle 24 ore». Un problema che fa tristemente primeggiare Pescara nella classifica nazionale delle città inquinate.
"La risoluzione del problema dovrebbe passare attraverso una serie di interventi che tengano con- temporaneamente conto dell’impatto ambientale, della struttura viaria, del budget comunale e regio- nale, della regolazione del traffico, ecc. in una città in continua espansione come il capoluogo adriatico".

A tal proposito, l’associazione “S.O.S. Inquinamento”, insieme ad altre venti realtà tra cui fondazioni, comuni e associazioni, ha realizzato un “Libro Bianco” sull’inquinamento della città: un vademecum per conoscere, attraverso articoli, documenti ufficiali, indagini, dati e grafici, la situazione dell’inquinamento pescarese e di tutta l’area metropolitana, inquinamento che può essere risolto attraverso la messa in opera di interventi mirati, di tutto vantaggio non solo ecologico ma anche economico, come il sistema di trasporto pubblico filotranviario.

Il Libro Bianco, di cui è anima Glauco Torlontano, si propone quale obiettivo non solo la raccolta e la sintesi dei vantaggi del sistema filotranviario ma ribadisce e documenta, inoltre, le disponibilità eco- nomiche, paesaggistiche ed ambientali già accertate per la sua realizzazione, al tempo stesso confuta, punto per punto, tutte le «inesattezze e le falsità escogitate» in questi mesi e largamente diffuse su stampa, tv e pubblicità varia, anche con operazione “porta a porta”.

La struttura del libro è cronologica e, allo stesso tempo, contenutistica. Di fianco allo sviluppo tempo- rale di documenti ufficiali, dati e studi, gli stessi vengono infatti divisi in base alla loro classificazione: dagli studi generali sull’inquinamento a quelli sulle nuove tecnologie, passando per l’analisi della struttura viaria pescarese o il bilancio dell’opera.

Tra i tanti punti che S.O.S Inquinamento e le altre associazioni pongono “all’ordine del giorno”, alcuni assumono un indice di priorità rispetto agli altri (pag. 1): ad esempio, l’immediata consegna di una prima raccolta firme (5mila unità) realizzata tra i cittadini di Pescara e Montesilvano, relativamente al trasporto filotranviario sulla cosiddetta “strada parco”. Raccolta firme che sarà poi allargata a tutti i cittadini dell’area metropolitana Chieti-Pescara-Teramo, per coinvolgere il numero di cittadini più ampio possibile (400mila).

La rassegna dei documenti proposta dal Libro Bianco presenta, innanzitutto, un’attenta panoramica dei problemi ambientali, soffermandosi soprattutto su studi – risultanti da analisi e ricerche internazionali – relativi all’impatto dell’inquinamento atmosferico sulla salute dell’uomo (es. pag. 8), si possono infatti quantificare i «danni acuti da polveri sottili (…) senza calcolare i casi di tumore ancora da valutare con precisione» nel numero di due decessi a settimana (pag. 11). La lunga disanima prosegue con la strutturazione e spiegazione dell’intervento filotranviario, coadiuvato a un sistema di parcheggi pubblici (semi)periferici collegati con il centro cittadino – e tra di loro – da bus non inquinanti.

Il sistema bimodale elettrico-metano prescelto (illustrato da pag. 38 a pag. 42) viene presentato attra- verso tutta la serie di vantaggi che apporta. La necessità di tali interventi emerge anche dall’adesione al progetto, di volta in volta, di numerosi enti anche “istituzionali” con proposte costruttive e associative, come quella della Filt-Cgil (pagg. 18-20). M. Gio M. – clickmobility.it

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