l'attivazione del corridoio ferroviario Genova Rotterdam consentirebbe un risparmio per l'Ue di oltre 164 milioni di tonnellate di anidride carbonica l'anno
Il terzo valico è redditizio per lo Stato italiano, non solo dal punto di vista economico, ma anche ambientale. Lo dimostra la ricerca commissionata dalla Regione Liguria e realizzata dall’ISFORT, l’Istituto superiore di formazione e ricerca per i trasporti e dalla Banca delle Comunicazioni e resa pubblica ieri dal presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando e dall’assessore regionale ai Trasporti, Luigi Merlo.
Quattrocento pagine in tutto che testimoniano da un lato che i porti liguri crescono meno di altri porti del sud e nord Europa perché non possono inoltrare i loro traffici per ferrovia e il trasporto su gomma non li rende competitivi e dall’altro come l’attivazione del terzo valico determinerebbe, sia per la Liguria che per il Piemonte e lo stato italiano 130 mila nuovi e durevoli posti di lavoro, 7 miliardi di euro all’anno di valore aggiunto e oltre 3 miliardi di euro all’anno di introiti fiscali per lo stato italiano (IRPEG e IRPEF).
Secondo la ricerca il corridoio Genova-Rotterdam, dentro il quale è compreso il terzo valico, oltre a ridurre i costi di import export dal Far East per l’Europa, consentirebbe anche di ridurre i costi di import/export dall’estremo oriente per gli Stati Uniti e il traforo ferroviario transappenninico potrà consentire alle imprese e ai consumatori dell’Unione Europea di risparmiare oltre 6 miliardi di euro all’anno.
Se l’opera fosse inoltre realizzata con investimenti pubblici da parte di RFI i ritorni diretti e indiretti per il Tesoro ammonterebbero a circa 3,9 miliardi di euro (0,9 di fatturato Trenitalia Cargo e Rfi e 3 miliardi di euro di introiti fiscali). Dal punto di vista del rischio dell’investimento, i recuperi, secondo la ricerca, sarebbero immediati in quanto se realizzato con il traforo ferroviario transappenninico, il collegamento ferroviario tra il porto di Rotterdam e il porto di Genova è in grado già oggi di dirottare su Genova oltre 12 milioni di teus, attualmente interscambiati tra USA e Far East via Oceano Pacifico.
Ma esistono anche altri obiettivi che il terzo valico è in grado di raggiungere e sono quelli di sostenibilità ambientale: il trasferimento di 8 milioni di teus lungo il corridoio ferroviario Genova-Rotterdam, rispetto alle attuali rotte dal Far East all’Ue, produrrebbe infatti benefici attraverso minori emissioni inquinanti. Si avrebbero infatti 10 milioni di tonnellate in meno di anidride carbonica (7 per l’UE e tre per gli USA), 180.000 tonnellate in meno di ossido di azoto e 76.000 tonnellate in meno di anidride solforosa, oltre a 17.000 tonnellate di idrocarburi non metanici in meno e 15.000 tonnellate di particolato leggero e pesante in meno.
In pratica rispetto ai trasporti su gomma l’attivazione del corridoio ferroviario Genova Rotterdam con- sentirebbe di risparmiare annualmente sul territorio dell’Unione Europea oltre 164 milioni di tonnellate di anidride carbonica, 1,25 milioni di tonnellate di ossido di azoto e oltre 88.000 tonnellate di idrocar- buri. Manu Mich. – clickmobility.it

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