Il futuro del trasporto pubblico locale

TRIESTE. IL DDL SUL TRASPORTO PASSA IN GIUNTA REGIONALE

TRIESTE. IL DDL SUL TRASPORTO PASSA IN GIUNTA REGIONALE

Prevista la  la gestione integrata dei trasporti, il trasferimento delle competenze ex Anas e delle motorizzazioni civili alla Regione, l'istituzione di un gestore unico per il trasporto gomma-rotaiaLa Cisl proclama stato di agitazione contro la riforma del tpl

Venerdì la giunta regionale ha siglato il via libera al Ddl sul trasporto pubblico locale che contiene la gestione integrata dei trasporti e il trasferimento delle competenze ex Anas e delle motorizzazioni civili alla Regione, oltre naturalmente L'istituzione di un gestore unico per il trasporto gomma-rotaia.

"Spiace che la CISL turbi il proficuo dialogo con la Regione proclamando uno stato di agitazione contro una riforma del trasporto pubblico locale, la riorganizzazione dei servizi ANAS e Motorizzazione civile".

A parlarne senza remore è L'assessore regionale ai Trasporti e Viabilità. Lodovico Sonego conferma "che la riforma del TPL produrrà un sensibile miglioramento del servizio a favore degli utenti, in primo luogo pendolari che vanno al lavoro o a scuola. Si tratta di persone a cui vogliamo dare trasporti migliori".

"Nel contempo – ribadisce L'assessore – la nuova legge darà tutte le garanzie ai lavoratori del settore sia sotto il profilo occupazionale che del trattamento contrattuale. Nessuno perderà nulla. La nuova legge sarà molto più garantista di quanto non sia la legge in vigore che peraltro non ha fatto perdere un solo posto di lavoro. Le garanzie della nuova legge sono anche il frutto del dialogo con il sindacato che ha influito utilmente sulL'articolato".

"Il personale delL'ANAS – dichiara Sonego – sarà inquadrato in una società della Regione esattamente identica L'ANAS senza perdere nulla. E' quanto già accaduto in Veneto in un clima di totale serenità".

"Il personale della Motorizzazione Civile – conclude Sonego – sarà inquadrato nel ruolo organico delle province senza perdere nulla esattamente come è accaduto nel resto del Paese. Qualche settimana fa era aperta L'alternativa fra camere di commercio e province, la CISL chiedeva le province e diceva no alle camere di commercio. E' esattamente ciò che abbiamo scritto nel disegno di legge".Manu Mich. – clickmobility.it

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