Primo in Italia ed Europa. Misure strutturali e blocco previsto per il 25 febbraio
Siglato ieri a Roma L'"Accordo per la prevenzione e la riduzione delL'inquinamento atmosferico".
A sottoscriverlo i presidenti (o loro delegati) di Lombardia (pres.Roberto Formigoni), Emilia Romagna (pres. Vasco Errani), Piemonte (pres. Mercedes Bresso), Valle d'Aosta, Veneto, Province autonome di Trento e Bolzano), oltre che dal Canton Ticino.
L'Accordo costituisce un fatto inedito in Italia e in Europa.
Molti i punti che caratterizzano L'accordo che vanno dal sostegno e sviluppo del trasporto pubblico locale alle limitazioni alla circolazione per i veicoli più inquinanti, dal divieto d'uso delL'olio combustibile agli incentivi alla diffusione di veicoli e impianti di riscaldamento meno inquinanti, dalla campagna informativa sulla legna da ardere e le biomasse (insieme alla definizione di limiti e nuove regole per il loro utilizzo) alla valutazione dei benefici derivanti dalle misure di abbattimento delle emissioni.
E dulcis in fundo una giornata di fermo della circolazione in tutte le Regioni della Valle Padana, il 25 febbraio, dalle 8 alle 20, secondo modalità definite da ciascuna Regione in base alle sue competenze e alle sue normative.
I firmatari inoltre hanno rivolto al Governo la richiesta di concordare iniziative adeguate anche per quel che concerne il traffico autostradale, che esula dalle competenze delle Regioni.
"L'accordo – ha sottolineato il presidente lombardo Roberto Formigoni – costituisce un evento di grande rilevanza politica. La decisione di Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Province autonome di Trento e Bolzano e Canton Ticino di dare una forte e concreta svolta alle proprie politiche ambientali, assumendosi la responsabilità non solo di indirizzare le proprie scelte verso un obiettivo comune, ma anche di concordare metodologie e misure di intervento omogenee, costituisce un elemento del tutto nuovo e significativo".
La lotta allo smog esce dunque dai confini di una singola regione. D’altra parte proprio le particolari caratteristiche dell’inquinamento dell’area padana impongono questo salto di qualità. “Il tema dell’inquinamento atmosferico richiede un impegno comune – ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani -. La stessa natura del problema richiede soluzioni di area vasta, la collaborazione tra le Istituzioni e il superamento della logica dell’emergenza . Per garantire quello che è il vero obiettivo: il diritto alla salute e ad un ambiente sano per noi e per le future generazioni.”
“L’iniziativa – ha aggiunto Errani – colloca il problema dell’inquinamento atmosferico nella sua giusta dimensione e pone la stessa area padana, le sue potenzialità e risorse, all’attenzione del Governo nazionale e dell’Europa.”
E' evidente che L'ampiezza territoriale delle iniziative messe in campo (con un programma che ha come obiettivo temporale il 2010, anno di fine delle legislature regionali) ha di per sé grande rilievo per L'efficacia dei provvedimenti, tanto più in un'area, come quella padana, fortemente svantaggiata dalle condizioni orografiche e climatiche per quanto riguarda la dispersione delle polveri sottili e per di più caratterizzata da una forte concentrazione di popolazione, traffico e impianti industriali.
Ma anche il superamento delle differenze politiche e ideologiche delle diverse amministrazioni è un fatto di grande positività, al punto che – come ha rilevato lo stesso Formigoni – "essa è guardata con grande attenzione e favore dalla Commissione Europea". E' già attivo tra L'altro un accordo di collaborazione tra Regione Lombardia e Centro Comune di Ricerche della Commissione Europea per lo studio e il monitoraggio degli interventi sulla qualità delL'aria. Recentemente anche gli altri firmatari delL'Accordo hanno condiviso L'opportunità di partecipare alle fasi di scambio di dati e alla elaborazione di modelli.
E si propone come una forte novità di cui il Governo deve tener conto. "La capacità delle Regioni di confrontarsi, organizzarsi e individuare soluzioni al problema delL'aria – è stato sottolineato – dimostra, da un lato, L'attenzione alla qualità della vita dei nostri cittadini e, dL'altro, la capacità di governo di sistemi complessi".
"Questa capacità va considerata anche dal Governo nazionale, le azioni per la tutela delL'ambiente non possono aver successo se non sono svolte in modo integrato tra i diversi livelli di governo".
Compreso il problema dei finanziamenti: la firma delL'Accordo è anche un appello al Governo nazionale perché metta a disposizione risorse adeguate per le aree del Paese a maggior rischio ambientale e le faccia gestire alle Regioni sulla base di programmi concordati.
SCHEDA – LE MISURE STRUTTURALI PREVISTE DL'INTESA SOTTOSCRITTAManu Mich. – clickmobility.it

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