L’Alta velocità ferroviaria

FIRENZE. ALTA VELOCITA: DIBATTITO IN CONSIGLIO REGIONALE

FIRENZE. ALTA VELOCITA: DIBATTITO IN CONSIGLIO REGIONALE

L’Accordo procedimentale, nonostante le numerose richieste al ministero dell’Ambiente, non è stato rinnovato e l’attività dell’Osservatorio ambientale è bloccata. Incertezza anche sulle risorse per la valorizzazione ambientale

L’assessore all’Ambiente della Regione Toscana ha fatto il punto in aula sui lavori dell’Alta velocità ferroviaria nel tratto Bologna Firenze. L’assessore ha ricordato che l’Accordo procedimentale è scaduto nel 2006 e, nonostante le dieci richieste della Regione Toscana al ministero dell’Ambiente, non è stato rinnovato. Dal marzo scorso è così bloccata anche l’attività dell’Osservatorio ambientale e non è possibile conoscere e verificare il programma dei lavori, l’esatto adempimento degli impegni di tutela ambientale, le prescrizioni decise in Conferenza dei servizi. Le informazioni fornite dall’assessore sono, infatti, state raccolte da Arpat e dagli enti locali impegnati nell’ordinaria vigilanza.

Nel complesso i lavori di scavo delle gallerie e delle opere accessorie sono finiti. Su tutto il tratto toscano è stato steso il pietrisco, su cui posare i binari. Le opere civili accessorie sono in corso di completamento, mentre l’elettrificazione della linea è iniziata da poco.

L’Accordo procedimentale prevede che tutti i ripristini ambientali sulle aree di cantiere, viabilità provvisoria, campi base, campi industriali siano garantiti da una fideiussione di circa 16,3 milioni di euro a favore del ministero dell’Ambiente, che può procedere allo svincolo di tali garanzie solo dopo l’attestazione dell’Osservatorio ambientale sulla completezza ed adeguatezza degli interventi di ripristino. Tav spa ha inoltre fornito un’altra fideiussione a favore della Regione Toscana di circa 23,2 milioni di euro sulla realizzazione degli interventi di attenuazione dell’impatto socio-ambientale.

L’assessore ha sottolineato che le risorse previste dall’Addendum (l’accordo aggiuntivo) del luglio 2002 sono destinate in parte alla realizzazione di acquedotti e fogne (20,3 milioni a carico di Tav) ed in parte al recupero ambientale (32,7 milioni, di cui 5,3 a carico di Tav, 15 a carico del ministero dell’Ambiente e 12,5 a carico del ministero per le Infrastrutture).

Sul fronte acquedottistico e fognario sono state stipulate due specifice convenzioni: la prima per il versante adriatico tra Regione Toscana, comune di Firenzuola e Tav per circa 6 milioni, la seconda per il versante del Mugello tra Regione Toscana, Aato 3 e Publiacqua per circa 20 milioni. In quest’ultima convenzione è prevista una penale di mille euro al giorno a carico di Publiacqua nel caso i lavori non siano conclusi nei tempi programmati e la revoca dei finanziamenti nel caso il ritardo superi i sei mesi.
Sul versante adriatico Tav ha già erogato al Comune di Firenzuola quattro milioni di euro, gli altri due lo saranno sulla base del programma di lavori definito dal gestore Hera.
Sul versante mugellano Tav ha erogato alla Regione circa 7,5 milioni dei 14 previsti e la Regione ha trasferito all’Aato 3 circa 6 milioni. Degli undici interventi previsti ne sono stati appaltati sei, per circa 6,9 milioni complessivi.

Sul fronte della valorizzazione ambientale dei 32,7 milioni previsti dall’Addendum, la Regione ne dispone di soli 16,5: quelli a carico del ministero dell’Ambiente (12,5 milioni su 15) e la quota parte a carico di Tav (4 milioni su 5,3). Su questo fronte l’assessore ha messo in evidenza che, nonostante le numerose richiesta ai ministeri competenti, la Regione non ha ricevuto nessuna risposta, formale o informale, sulla disponibilità dei 15 milioni di euro a carico del ministero dell’Ambiente (2,5 milioni) e del ministero delle Infrastrutture (12,5 milioni).
Nel novembre scorso la Giunta regionale ha adottato formalmente il Master plan, il progetto complessivo e unitario di valorizzazione ambientale previsto dall’Addendum del luglio 2002. Le risorse complessive per la sua realizzazione (compresi gli interventi per aquedotti e fogne) ammontano a 100,4 milioni di euro, superiori di 47,4 milioni rispetto a quelle previste nell’Addendum. Su questa base la Giunta regionale ha deciso una rimodulazione degli interventi (Piano cisterne, Sorgenti storiche, By pass su fosso Rampolli).
Sul fronte giudiziario l’assessore ha ricordato che entro il mese di luglio i difensori delle parti civili dovranno definire le loro richieste, mentre la Regione, insieme a Provincia e Comuni, si attestano su quelle che emergono dalle perizie della Procura. Sul fronte tributario, la Regione, forte di una sentenza della Corte di giustizia europea ha chiesto a Cavet il pagamento della tassa per il conferimento dei rifiuti in discarica (ecotassa), questione pendente presso le commissioni tributarie.

L’assessore ha infine fornito alcune informazioni sul nodo fiorentino, rilevando che nell’aprile 2007 l’associazione temporanea di imprese Coopsette Ergon è stato selezionato come Contraente generale, con l’incarico di redigere la progettazione esecutiva e realizzare le opere. La consegna della progettazione esecutiva è prevista per la fine del mese di febbraio e dovrà essere oggetto di valutazione da parte dell’Osservatorio ambientale.M. Gio M. – clickmobility.it

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