Errani: “Va scongiurato il pericolo che siano tagliati i servizi per i pendolari. Con il governo abbiamo fatto Un'intesa molto importante sul trasporto pubblico locale per la finanziaria 2008, ma occorre dare risposte anche sul tema delle ferrovie, e in questo documento chiediamo appunto un equilibrio complessivo”
Servono maggiori risorse per le tratte ferroviarie regionali usate dai pendolari.
Lo conferma, ieri, in un ordine del giorno la Conferenza delle Regioni.
Il documento ha sottolineato il presidente Vasco Errani "pone la questione delle risorse per le ferrovie perche' questo ha un'influenza decisiva sul trasporto ferroviario regionale e i servizi per i pendolari, che per noi sono una piorità".
Con il governo, ha ricordato "abbiamo fatto un'intesa molto importante sul trasporto pubblico locale per la finanziaria 2008, ma occorre dare risposte anche sul tema delle ferrovie, e in questo documento chiediamo appunto un equilibrio complessivo".
NelL'ordine del giorno in particolare si chiede che per il triennio 2008-2010 i trasferimenti per il trasporto pubblico d'interesse regionale e locale "siano aggiornati al tasso di inflazione e al trend di sviluppo programmato per ciascun anno del triennio, al fine di scongiurare il pericolo del blocco sul nascere delL'attuazione del piano industriale di Fs e di impedire che siano addirittura operati tagli rilevanti ai servizi per i pendolari, vanificando così anche i potenziamenti infrastrutturali già realizzati o in corso di realizzazione".
Nell’ordine del giorno in materia di servizi di trasporto ferroviario di interesse regionale e locale resi da Trenitalia, approvato dalla Conferenza delle Regioni, si legge che “l’Italia sta sostenendo un enorme sforzo tecnico ed economico per realizzare il progetto della rete Alta Velocità-Alta Capacità” e “le Regioni e le Province autonome hanno predisposto il proprio Piano di sviluppo del trasporto pubblico di interesse regionale e locale incentrato su un progressivo incremento dei collegamenti su ferro, sia sulla rete ferroviaria italiana che sulle reti regionali, fino a un + 35%, oltre che sulle reti metropolitane e sulle reti urbane ed interurbane su gomma” . “Il Piano industriale che FS ha presentato al Governo è perfettamente in linea con il predetto piano di sviluppo, per cui le Regioni lo condividono e lo sostengono, sia nella parte relativa allo sviluppo dei servizi, sia in quella riguardante gli investimenti finalizzati a migliorare la qualità, con particolare riferimento alla sicurezza ed al potenziamento ed ammodernamento del materiale rotabile”.
“Nella Finanziaria 2007 – si legge ancora nell’ordine del giorno della Conferenza – lo Stato, a distanza di 10 anni, ha adeguato L'indice di inflazione le risorse assegnate al servizio ferroviario regionale reso da Trenitalia, aggiornandole da 1384 a 1695 milioni di Euro, ma nella Legge Finanziaria 2008” si è registrato un decremento di risorse che potrebbe determinare “le condizioni per un taglio dei servizi stessi nella misura determinata da Trenitalia del 25%, e di rendere conseguentemente ingestibili e conflittuali i rapporti contrattuali tra le Regioni e il Gruppo FS”.
Una “riduzione dei servizi che sarebbe inammissibile e nello stesso tempo ingiustificabile, tenuto conto degli ingenti investimenti in infrastrutture programmati e in corso di realizzazione che, ove non congruamente utilizzati per incrementi di servizi medesimi, rischierebbero di rimanere fini a loro stessi” e colpirebbe “essenzialmente il trasporto di interesse regionale e locale” e quindi la mobilità dei pendolari.
Per questi motivi, le Regioni, “chiedono al Governo che nel triennio 2008-2010 i trasferimenti per il trasporto pubblico di interesse regionale e locale, di cui all’articolo 9 del decreto legislativo n. 422 del 1997, partendo dal livello di tali trasferimenti, come da ultimo riconosciuto per L'anno 2007 nella misura di 1.695 milioni di euro, siano aggiornati al tasso di inflazione ed al trend di sviluppo programmato per ciascun anno del triennio, al fine di scongiurare il pericolo che sia bloccata sul nascere l’attuazione del Piano industriale di FS, e di impedire che siano addirittura operati tagli rilevanti ai servizi per i pendo- lari, vanificando così anche i potenziamenti infrastrutturali già realizzati o in corso di realizzazione”. Manu Mich. – clickmobility.it