Calata la testa fresante nella stazione Marconi della metropolitana che scaverà 3.000 metri sotto via Nizza fino a Lingotto GTT, grazie ad un investimento di 230 mila euro, ha deliberato la realizzazione di un sistema informatico di monitoraggio e supporto alla gestione dello scavo
Entrano nel vivo i lavori per lo scavo del tunnel della metropolitana. Ieri nella stazione Marconi, è stata calata la testa fresante della TBM “Caterina”, la talpa che scaverà la galleria sotto via Nizza tra la stazione Marconi e la stazione Lingotto.
La talpa, lunga 69 metri e con un diametro della testa fresante di 7,75 metri, verrà assemblata nel corso del mese di marzo e sarà pronta a scavare nelle viscere di Torino a partire dal mese di aprile.
“L’operazione è un segnale del rispetto degli impegni e il punto di partenza di uno stadio decisivo per il completamento della Linea 1 – spiegano il sindaco Sergio Chiamparino e L'assessore alla Viabilità Maria Grazia Sestero -. Per la fine del 2010 anche il tratto tra Porta Nuova e Lingotto sarà attivo e la metropolitana funzionerà a pieno regime. La città sarà completamente attraversata da un mezzo di trasporto moderno, rapido ed efficace portando notevoli benefici in termini di viabilità, vivibilità e dal punto di vista ambientale. Vantaggi non solo per i torinesi, ma anche per chi si reca in città tutti i giorni, che elevano il capoluogo piemontese ai livelli delle più moderne metropoli europee. D'ora in poi c'è lo spazio affinché gli impegni amministrativi siano dedicati a reperire le risorse economiche e progettuali per la futura Linea 2”.
Nel giro di un anno, spostando le sue quasi 400 tonnellate di peso, attraverserà le 6 stazioni poste lungo via Nizza (Marconi, Nizza, Dante, Carducci-Molinette, Spezia e Lingotto) e completerà i circa 3 km di tunnel che collegheranno così il polo fieristico di Lingotto Fiere al centro città. La macchina lavorerà 24 ore su 24 e sarà in grado, come le precedenti talpe, di scavare e costruire contemporaneamente dietro di sé la galleria. Completata la costruzione del tunnel si potranno ultimare i lavori nelle stazioni.
"Prosegue il percorso della metro in Torino – ha dichiarato L'assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Daniele Borioli – Mi pare che la conclusione dei lavori al Lingotto per la fine del 2010 sia un obiettivo importante, soprattutto ora che il Cipe, appena qualche settimana fa, ha dato il via libera al finanziamento della tratta fino a Bengasi. Noi, come Regione abbiamo già individuato le risorse, garantendo così continuità a un'opera che sta procedendo veloce e secondo le attese dei cittadini. Sono sicuro, e i dati di traffico lo confermano, che lo sforzo non solo economico degli enti locali, ma anche quello dei tanti cittadini che in questi anni hanno imparato a convivere con i cantieri, ci consentirà, nel giro di qualche anno, di ridisegnare del tutto la mobilità verso la città e in città sulL'asse sud – ovest".
“Il calaggio della testa fresante della TBM è un’ulteriore conferma del rispetto della tabella di marcia dei lavori, la cui conclusione è prevista per la fine del 2010 – spiegano i vertici di Gtt il presidente Giancarlo Guiati e l’amministratore delegato Tommaso Panero -. L’utilizzo della talpa, come già avvenuto per gli scavi degli anni passati in corso Francia, consentirà di mantenere comunque la circolazione dei mezzi in superficie anche durante una fase così importante dei lavori. In base all’esperienza delle sue “sorelle maggiori” Madama Cristina, Valeria e Valentina, ci aspettiamo che anche Caterina porti a termine nei tempi previsti il suo compito. I finanziamenti per il prolungamento fino a piazza Bengasi sono stati confermati da poco, ma è già allo studio la possibilità di far proseguire senza interruzioni il lavoro di Caterina oltre il Lingotto”.
Per l’occasione GTT, grazie ad un investimento di 230 mila euro, ha deliberato la realizzazione di un particolare sistema informatico di monitoraggio e supporto alle attività di gestione dello scavo e della costruzione della galleria. Si tratta di un sistema che permette ai tecnici di avere tempestività di informazioni e visibilità sull’intero progetto di realizzazione del tunnel. Il Portale di Commessa, questo il nome del sistema, elabora e restituisce in formato ingegneristico i dati relativi al monitoraggio ambientale e strutturale su terreni, strade ed edifici posti nei dintorni del tunnel, attraverso il segnalamento di ogni minimo movimento (frazioni di millimetri). Le postazioni di monitoraggio, 2.000 in totale, sono state definite e aggiornate durante lo sviluppo delle opere da parte del progettista. Analogo sistema è già stato utilizzato nel precedente scavo della galleria della metropolitana.
Proseguono nel frattempo i lavori per la realizzazione delle future stazioni della metropolitana, sono oramai state realizzate le pareti di tutte le stazioni e si sta procedendo a realizzare il fondo e i solettoni di copertura delle stesse.Manu Mich. – clickmobility.it