Gobbi: “La ricapitalizzazione è un passo necessario per consentire all'agenzia della mobilità di delineare, già a partire dai prossimi mesi, l'ossatura del nuovotpl che dovrà essere attuato nei prossimi cinque anni. Operazione attraverso la quale Act diventerà progressivamente una vera agenzia per la mobilità”
Di Act, in particolare delL'esigenza di una sua ricapitalizzazione e del suo possibile ruolo – in qualità di futura agenzia della mobilità – nella programmazione della mobilità locale si è discusso anche in Consiglio provinciale, presieduto da Lanfranco Fradici. La Giunta provinciale ha infatti presentato al Consiglio una delibera, approvata al termine della discussione, contenente gli indirizzi per la ricapitalizzazione di Act e per il conferimento del ramo ferroviario delL'azienda, in vista della formazione di un'unica grande società regionale per la gestione delle ferrovie delL'intera regione.
L'approvazione di questo atto di indirizzo ha rappresentato L'occasione per delinare anche L'importanza, affermata in un ordine del giorno a corredo della delibera, di un reale rilancio e potenziamento del servizio ferroviario.
La ricapitalizzazione complessiva di cui Act necessita consentirà L'azienda di eliminare i rilevanti oneri finanziari, di cui nel corso degli anni si è gravata a causa del ricorso al credito bancario per il finanziamento degli ingenti investimenti infrastrutturali e in materiale rotabile che oggi contribuiscono a formare un patrimonio di beni stimato in oltre 100 milioni di euro.
La quota di ricapitalizzazione in capo alla Provincia è stimata in oltre 3 milioni di euro, che verranno ripartiti in modo progressivo sui bilanci dei prossimi anni.
"Con questa operazione Act diventerà progressivamente una vera agenzia per la mobilità, cioè uno strumento per la programmazione e ideazione di nuovi servizi per la mobilità pubblica – ha sottolineato L'assessore alla Mobilità sostenibile Luciano Gobbi -. Infatti, il futuro della mobilità di Reggio deve concepire il mezzo pubblico come un tassello facente parte di una rete di servizi in grado di garantire nei poli di interscambio una reale integrazione tra ferrovia, mezzi pubblici su gomma e mobilità privata".
L'assessore Gobbi ha anche ricordato che "Act pur avendo sempre avuto un ridotto capitale sociale, ha prodotto nel tempo una consistente mole di investimenti per L'innovazione nei trasporti e nella mobilità, dando vita a tangibili processi di ammodernamento e innovazione nella flotta e nelle modalità organizzative".
L'assessore Gobbi ha quindi detto che "la ricapitalizzazione è un passo necessario per consentire L'agenzia della mobilità di delineare, già a partire dai prossimi mesi, L'ossatura del nuovo trasporto pubblico locale che dovrà essere attuato nei prossimi cinque anni".
A presentare il documento dei due gruppi di opposizione è stato il capogruppo di An-Pdl Giuseppe Pagliani, che ha anche commentato così la delibera della Giunta "Noi oggi ci troviamo a votare un progetto di ricapitalizzazione e di una cessione di ramo, prima ancora avere un piano industriale, tutto ciò è estremamente poco serio. Inoltre il conferimento del ramo ferroviario delL'azienda non è un'operazione che riteniamo positiva, in quanto il ramo è in attivo e non è detto che il livello regionale dia poi al nostro territorio la considerazione che merita".
Tanti gli interventi dei consiglieri in aula in merito L'argomento.E' stata poi data la parola al presidente di Act Angelo Malagoli, presente in aula per assistere al dibattito "Sono state espresse alcune opinioni politiche che non intendo contestare, sebbene fondate su dati non veri. Non credo poi che da parte mia sia mancata chiarezza nelL'esporre le operazioni, nel Consigli e nelle commissioni consiliari. Act ha una storia, economica, finanziaria e produttiva che ha portato alla situazione odierna, e le ragioni sono svariate. Nel momento in cui si discute di trasporto pubblico locale, occorre prendere atto che il sistema reggiano non è in grado di fare ciò che voi sognate che faccia. Come in tutte le medie città di Italia è nato con una funzione sociale rivolta ad una parte marginale della popolazione. Noi possiamo migliorarlo un po', ma con queste risorse noi possiamo trasportare solo una parte marginale della popolazione. Se invece si vuole porre il trasporto collettivo al centro futuro della mobilità, occorrono risorse, innovazioni concettuali e strutturali. Cioè occorre passare dalla concettualizzazione di offerta di trasporto a quella di organizzazione della domanda. E occorre integrazione dei sistemi di trasporto, al fine di rendere convenienti per la gente gli spostamenti con i mezzi pubblici".Il presidente Malagoli ha poi sottolineato "Non ho mai legato la ricapitalizzazione al futuro e non ho mai confuso la chiusura di un periodo storico con L'apertura di un altro, perché L'apertura di un nuovo periodo, quindi il cambiamento nel concepire il trasporto pubblico locale, non dipende da Act".
Il presidente Malagoli ha anche detto che "alla base della ristrutturazione di Act vi è la scelta di rimuovere elementi di confusione fra gestione imprenditoriale e ruolo del pubblico. Il tutto funziona se vi è un pubblico autorevole e regolatore, ma L'impresa che fornisce un servizio pubblico sono nel mercato, dove è in grado di rivelare la propria competitività, può dimostrare che i soldi pubblici sono stati spesi bene. Occorre separare questi ruoli".
La presidente della Provincia Sonia Masini ha sottolineato che "la mobilità è un settore strategico per la vita dei cittadini, quindi anche per gli Enti Locali. Siamo consapevoli delL'esistenza di alcune criticità, ma le risposte non possono essere date solo in termini di efficienza aziendale. Peraltro L'azienda ha nel tempo ottenuto risultati buoni, per nulla scontati in un contesto italiano che storicamente ha favorito il trasporto privato. E' infatti insufficiente a livello nazionale la politica a favore del trasporto pubblico, non vi sono mai state né scelte forti, né investimenti conseguenti. Oggi dobbiamo lavorare al fine di favorire una cultura del trasporto pubblico".
"Le economie di scala inquadrano le azioni in scenari ampi, in cui non avrebbe senso che Reggio si muovesse da sola, restando tagliata fuori dal sistema regionale – ha spiegato la Masini in merito al conferimento del ramo d'azienda ferroviario -. Il punto sta nella modalità del conferimento, per questo abbiamo chiesto esplicitamente al presidente della Regione, L'assessore regionale competente e al presidente di Fer di prevedere la stipula di un accordo che definisca gli investimenti, consentendo così al territorio reggiano di poter continuare a svolgere un ruolo forte anche a livello regionale, con la considerazione che merita. Abbiamo intenzione di portare a casa risultati importanti e pensiamo a Reggio come ad una terra dove il trasporto si sposti sempre più dalla gomma a ferro".
Il voto sulla delibera ha registrato 17 favorevoli (Pd), 3 contrari (Forza Italia-Pdl, An-Pdl e Lega nord) e L'astensione di Udc e Rifondazione comunista. Il voto sulL'ordine del giorno a corredo della delibera ha registrato invece 17 voti a favore (Pd), 4 contrari (Forza Italia-Pdl, An-Pdl, Lega nord e Udc) e L'astensione di Rifondazione comunista. Il documento di Forza Italia-Pdl e An-Pdl ha visto 19 contrari (Pd, Rifondazione comunista e Udc) e 2 favorevoli (Forza Italia-Pdl er An-Pdl).Manu Mich. – clickmobility.it