Al documento, che verrà discuesso e approfondito all'interno di MoTechEco, hanno aderito Anci e Upi

ROMA. MOTECHECO LANCIA MANIFESTO DELLA MOBILITA' SOSTENIBILE: MUOVERSI MEGLIO RISPETTANDO L’AMBIENTE

ROMA. MOTECHECO LANCIA MANIFESTO DELLA MOBILITA' SOSTENIBILE: MUOVERSI MEGLIO RISPETTANDO L’AMBIENTE

l'importante vetrina della mobilità sostenibile si apre domani presso la Fiera di Roma con il patrocinio del Comune, della Regione Lazio e dei ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico

MoTechEco lancia il Manifesto della mobilità sostenibile. Il documento, a cui hanno aderito Anci (Associazione Nazionale dei Comuni italiani) e Upi (Unione province italiane), sarà discusso e appro- fondito all’interno di MotechEco, importante vetrina della mobilità sostenibile, di scena da domani al 25 maggio presso la Nuova Fiera di Roma, con il patrocinio del Comune di Roma, della Regione Lazio e dei ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico.

"La mobilità sostenibile rappresenta una soluzione efficace e una sfida fra le più difficili da affrontare per la nostra società, ma proprio per questo deve essere fronteggiata con urgenza – si legge nel manifesto -. L’automobile privata ha costituito il “motore” della crescita economica del dopoguerra, diventando rapidamente qualcosa di ben più “ingombrante” di un semplice mezzo di trasporto. Ora, il problema che si pone nell’immediato è come contrastare i frequenti episodi di inquinamento atmosfe- rico che affliggono le aree urbane maggiormente congestionate.
Ma la vera sfida che si deve giocare da subito è quella della lotta all’effetto serra attraverso un deciso miglioramento delL'efficienza energetica e di una ottimizzazione dei consumi delle risorse disponibili.
Non ci sono ricette magiche e soluzioni universalmente valide: il principio fondante di un progetto di mobilità sostenibile dovrebbe anzi essere quello che si basa sulla ricerca di opzioni appropriate e calibrate su ogni specifica situazione. Opzioni che devono nascere da una adeguata conoscenza delle diverse componenti che caratterizzano la mobilità (domanda, offerta, assetto territoriale, esigenze e bisogni degli utenti, costi, disponibilità finanziarie, ecc.) proponendo soluzioni “ad hoc”, che massimiz- zino l’efficienza nell’impiego di infrastrutture esistenti, che consentano di proporre servizi a basso impatto adeguati alle esigenze della domanda, che rendano finalmente centrale, nella politica della mobilità e dei trasporti, l’enorme potenziale insito nelle tecnologie di trasmissione ed elaborazione delle informazioni, finora sottovalutate a vantaggio di opere fisiche e soluzioni meccaniche".

Ma vediamo nel dettaglio i 14 punti del manifesto

1. Diminuire l’impatto ambientale della mobilità in ambito urbano utilizzando un approccio integrato attraverso gli strumenti e le tecnologie disponibili;

2. Assicurare il diritto alla mobilità e L'accessibilità per tutti i cittadini favorendo in modo particolare politiche a sostegno dei soggetti più deboli (anziani, disabili);

3. Favorire la diffusione della cultura ambientale attuando politiche di mobilità urbana quale servizio di qualità che sappia dare risposte concrete alle esigenze del trasporto delle persone e delle merci;

4. Definire approcci strategici innovativi e destinare le risorse disponibili al miglioramento delle “prestazioni” delle infrastrutture a servizio dei cittadini mediante soluzioni basate sulle tecnologie dell’infomobilità ICT, integrate con tecnologie spaziali/satellitari;

5. Disincentivare l’uso dei mezzi di mobilità ad elevato impatto ambientale e incentivare l’utilizzo di tecnologie eco-sostenibili come l’elettrico e di carburanti ecologici promuovendo, al contempo, lo sviluppo infrastrutturale per l’alimentazione di vetture eco-compatibili;

6. Incentivare forme di trasporto pubblico a basso impatto ambientale ed adeguate alle specifiche urbanistiche e morfologiche dei centri urbani in ottica anti congestione e favorire sistemi di trasporto non convenzionali (ascensori, funicolari, scale mobili);

7. Incentivare i progetti tesi alla fluidità del traffico per garantire una mobilità costantemente adeguata alle condizioni contingenti del traffico con particolare riguardo alla distribuzione delle merci in aree urbane; sviluppare politiche di pricing al fine di una efficiente gestione della domanda di mobilità di persone e cose;

8. Incentivare sistemi e politiche a favore di una mobilità alternativa: car sharing, car pooling, bike sharing, renting, eco-driving, ecopass, parcheggi dedicati a mezzi zero emissioni (Z.E.V) od a basso impatto, chiusure dei centri storici;

9. Promuovere progetti di urbanistica sostenibile: piste ciclabili, arredo urbano a basso impatto ambientale e con materiali riciclati, colonnine per la ricarica elettrica, parcheggi di interscambio, rotatorie, impianti di regolazione flessibile del traffico urbano ed autostradale energeticamente autosufficienti;

10. Promuovere e premiare progetti e studi interdisciplinari per la gestione del traffico e per l’abbattimento del CO2 in collaborazione con le politiche dell’ Unione Europea;

11. Promuovere e premiare istituzioni locali, regionali e governative che programmino e realizzino investimenti e progetti più virtuosi verso l’ambiente. Promuovere e premiare aziende, prodotti e servizi di mobilità tecnologicamente rivolti all’abbattimento del CO2;

12. Promuovere e sensibilizzare contatti tra operatori del settore, istituzioni, ricercatori, associazioni, organi di controllo e aziende al fine di definire accordi e progetti a favore dell’ambiente e della salute;

13. Promuovere la comunicazione ambientale per la sensibilizzazione del singolo cittadino e delle istituzioni territoriali sulla necessità di utilizzo di una mobilità sostenibile;

14. Promuovere l’istituzione della domenica ‘Eco’ con la chiusura di tutti i centri storici italiani. Tale provvedimento non dovrà essere inteso quale limite o restrizione alla circolazione urbana ma come occasione di una migliore vivibilità urbana e di attenzione all’ambiente.

Il manifestoManu Mich. – clickmobility.it

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