Soru: “l'incontro nasce dal desiderio di un confronto aperto con tutte le realtà che operano attorno al settore, per condividere una strategia comune in un momento particolare. Confermo che le FS, dal 30 giugno, vogliono dismettere la linea da e per la Sardegna nella Golfo Aranci-Civitavecchia e molti servizi di trasporto merci ferroviario”
I trasporti al centro di un incontro in Regione venerdì scorso.
Il presidente della Regione, Renato Soru, e L'assessore regionale dei Trasporti, Sandro Broccia, hanno incontrato nella sala Giunta di viale Trento i rappresentanti di Confindustria, Api Sarda, Autorità portuali e organizzazioni sindacali e degli artigiani, per discutere dei trasporti da e per la Sardegna.
Tirrenia, Ferrovie dello Stato e trasporto merci, da e per la Sardegna, sono state al centro del confronto.
"Questo incontro – ha spiegato il presidente Soru – nasce dal desiderio di un confronto aperto con tutte le realtà che operano attorno al settore dei trasporti, per condividere una strategia comune in un momento particolare. Confermo che le Ferrovie dello Stato, dal 30 giugno, vogliono dismettere la linea da e per la Sardegna nella Golfo Aranci-Civitavecchia e molti servizi di trasporto merci ferroviario. È una Spa che ha oltre 500 milioni di euro di perdite e rischia di vivere la situazione delL'Alitalia, dunque sta cercando di fare tagli dove può".
"C'è poi il tema della Tirrenia, che anche questo Governo si sta ponendo in maniera attenta perché anche la Tirrenia è un costo da circa 300 milioni di euro L'anno. Il provvedimento del Consiglio dei Ministri di due giorni fa contiene un passo importante che ci riguarda: Tirrenia Navigazioni dismette il trasporto pubblico locale per le isole minori. In Sardegna ci coinvolge per quanto riguarda i trasporti a La Maddalena e Carloforte".
Il presidente Soru ha annunciato che, nei prossimi giorni, sarà convocato per partecipare a un nuovo incontro a Palazzo Chigi al quale parteciperanno anche i Ministri dei Trasporti e dei Rapporti con le Regioni, per cercare una soluzione che coinvolga gli interessi di tutti. "La concessione della Tirrenia – ha ricordato – scadeva il 30 dicembre 2008, ma con la Finanziaria 2007 è stata rinnovata per altri cinque anni in modo da accrescerne L'appetibilità, mantenendo il valore nel momento della privatizzazione. L'altro giorno, però, abbiamo chiesto al Governo di far scadere la concessione alla scadenza naturale. E credo che il Governo ci ascolterà".
"Non ci sarà più la Tirrenia, che ha un contributo statale e quindi fa una concorrenza sleale nei confronti degli altri operatori e, di fatto, li mette fuori gioco. Alcuni operatori si sono detti interessati a coprire quelle tratte, nel momento in cui finirà questa concorrenza sleale".
"Qual è la posizione della Regione? Innanzi tutto siamo convinti che c'è un buon sistema di continuità territoriale nel trasporto aereo, dunque quello schema dentro le regole europee – che dà la possibilità di fare una gara internazionale per trovare un operatore che assicuri una certa qualità di oneri di servizi in tratte definite – mi sembra il sistema migliore per assicurarci quello di cui abbiamo bisogno. Perché questo accada, dobbiamo azzerare le concessioni esistenti: oggi c'è soltanto quella della Tirrenia".
Quel genere di gara, ha ricordato il Presidente Soru, "consente alla Regione di contribuire a finanziare la gara, abbattendo il costo dei servizi così come facciamo per gli aerei. La gara europea è L'unica possibilità di dare sostanza anche ad una conquista che fu di questa Regione, nel 1962, dentro la legge di Rinascita, che prevedeva un finanziamento della continuità territoriale marittima".
Il presidente Soru ha parlato del sistema dei porti sardi. "In ognuno di essi si vuole fare tutto, e questo non funziona. Forse dovremmo specializzarci per ottenere massa critica, migliorare la qualità dei servizi e abbattere i costi. Così emerge che il porto di Golfo Aranci non vuole più fare il trasporto merci, che potrebbe essere trasferito nel sistema portuale di Cagliari. Così facendo eviteremmo di convogliare i 150-200 autoarticolati che ogni giorno attraversano la Sardegna da sud a nord".
"Se lo Stato costruisce i ponti per altre regioni – ha aggiunto il presidente – la nostra Regione ha la responsabilità di costruire un altro ponte. Cioè, potrebbe comprare due navi, in modo tale che ci sia un ponte da e per la Sardegna. E se noi mettiamo a disposizione questo ponte, probabilmente il costo del trasporto risulterà abbattuto per gli utenti sardi che utilizzano questo sistema di trasporto. Chiaramente ci servono le navi più adatte. Il Porto canale di Cagliari, che non ha velleità turistiche, può specializzarsi in questo settore, oltre che nel transhipment. Porto Torres può dare una risposta alla necessità del trasporto merci del nord Sardegna, e poi tra la Sardegna, Genova e la Francia".
"Resta il grande interrogativo: in questa volontà di migliorare la qualità e il costo del trasporto merci, è necessario che imbarchiamo le merci sui vagoni ferroviari o possiamo farne a meno? E poi: nei traffici dentro la Sardegna, ci serve il treno o no? Se serve il treno, certamente Ferrovie dello Stato non vorrà continuare a farlo, perché lo Stato non lo finanzierà più. Ecco, su questo occorre un ragionamento di tutte le parti interessate".Manu Mich. – clickmobility.it
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Manu Mich. – clickmobility.it