Marra: “Spetta all' UE ed ai governi europei rideterminare i target obbligatori da raggiungere entro il 2020, mentre le aziende di Tpl possono contribuire al dibattito non solo affrontando il tema nelle nostri sede assembleari, ma fissando una moratoria nell’utilizzo di tali combustibili”
Alla vigilia dell’assemblea di Asstra, L'associazione che riunisce tutte le aziende di trasporto pubblico in Italia,l’amministratore unico della società e-bus di Forlì-Cesena, Ubaldo Marra, ha inviato una lettera al suo presidente, Marcello Panettoni, affinché l’assemblea stessa affronti il tema dell’uso razionale dei biocarburanti, proponendo, altresì, una moratoria nell’utilizzo di tali combustibili, in attesa che lo scenario internazionale ma, soprattutto, la ricerca scientifica diano più certezze per un uso razionale delle risorse sia alimentari che energetiche.
Quella di e-bus S.p.A. è una richiesta precisa "Si alla ricerca no al biodiesel".
"Come è noto i biocarburanti sono prodotti agricoli in grado di sostituire la benzina e il diesel – sottolinea Marra -.
Un'origine naturale che consente di ridurre notevolmente le emissioni di gas e serve a diminuire la dipendenza dai paesi produttori di petrolio.
Due argomenti che negli ultimi anni hanno affascinato governi, amministrazione pubbliche, aziende di trasporto, compagnie aeree, ecc. ecc..
Ma oggi il tema rischia di essere valutato sotto tutt’altro aspetto: i biocarburanti sono a torto o a ragione una delle cause del rincaro dei generi agricoli nel mondo.
Fino a poco tempo fa erano ritenuti l’alternativa ecologica agli idrocarburi, ma oggi il continuo sfruttamento di terreni da utilizzare per coltivare mais, riso, palma, grano, canna da zucchero, per produrre biocarburante rischia di alterare il mercato delle produzioni alimentari".
E-bus guarda ai rincari medi fra l’80% ed il 180% dei prodotti alimentari di base, così come le rivolte per il pane in Messico, Egitto, Argentina, Marocco ma anche Filippine, India.
"Stiamo, insomma, assistendo all’aumento dei prezzi dei generi alimentari più alto degli ultimi 50 anni – prosegue Marra -. Non è possibile, perciò, restare passivi.
Consapevoli che la disponibilità di risorse di petrolio e di gas è sufficiente per soddisfare il fabbisogno mondiale per pochi decenni ancora, dobbiamo riaffermare che la ricerca di fonti alternative non va sospesa né fermata.
Appaiano così estremamente interessanti le notizie di ricercatori che avrebbero individuato formule per estrarre dal legno, attraverso un processo di pirolisi, o dai rifiuti urbani un combustibile liquido.
Già si parla di biocarburanti di seconda generazione e ciò ci conforta se si arriverà ad un uso promiscuo – seme e frutto per l’alimentazione, gambo e scarti per il biocarburante -.
Questo può essere il futuro forse immediato, ma oggi dobbiamo fermare le speculazioni patrimoniali e commerciali di chi ha puntato sull’uso irrazionale ed indiscriminato dei biocarburanti: spetta alla UE ed ai governi europei rideterminare i target obbligatori da raggiungere entro il 2020, mentre le aziende di Tpl possono contribuire al dibattito non solo affrontando il tema nelle nostri sede assembleari, ma fissando una moratoria nell’utilizzo di tali combustibili, anche se in via sperimentale.
Alla vigilia dell’assemblea Asstra, penso si debba porre all’attenzione dei delegati un documento in tal senso, che possa essere, poi riportato anche a livello europeo in sede UITP".Manu Mich. – clickmobility.it