Esplode la rivolta contro le Regioni che trattengono nelle loro casse le risorse destinate ai servizi di trasporto pubblico

ROMA. ASSTRA: ALLARME ROSSO PER IL TPL, ESPLODE IN VENETO LA RIVOLTA CONTRO LA REGIONE

ROMA. ASSTRA: ALLARME ROSSO PER IL TPL, ESPLODE IN VENETO LA RIVOLTA CONTRO LA REGIONE

Panettoni: “Non c’è scampo, le aziende saranno obbligate a tagliare i servizi oppure a chiudere i battenti se non si pone un rimedio ai tagli alle risorse che troppe, regioni, stanno effettuando da quando è andato a regime il sistema di finanziamento per il tpl sancito dalla Finanziaria del 2008”

Asstra lancia "L'allarme rosso per i trasporti pubblici locali".
In Veneto, fanno rilevare in Asstra, esplode la rivolta contro le Regioni che trattengono nelle loro casse le risorse destinate ai servizi di trasporto pubblico.

“Non c’è scampo, le aziende saranno obbligate a tagliare i servizi oppure a chiudere i battenti tra pochi mesi se non si pone un rimedio ai tagli alle risorse per i trasporti pubblici locali che molte, troppe, regioni, stanno effettuando da quando è andato a regime il nuovo sistema di finanziamento per i trasporti pubblici locali sancito dalla Finanziaria del 2008: una delusione cocente, dopo un lavoro durato oltre sette mesi”.

A sottolineare la situazione è il presidente di ASSTRA, Marcello Panettoni, denunciando la situazione di disagio gravissimo che sta investendo le aziende del settore, soprattutto in alcune regioni.
In Veneto si è tenuta la prima manifestazione di protesta degli enti locali e delle aziende di trasporto contro l’amministrazione regionale per denunciare la sottrazione delle risorse destinate al settore dalla Finanziaria 2008 ( risorse aggiuntive provenienti dalla compartecipazione all’accisa sul gasolio stimate in circa 51 milioni di euro annui solo per il Veneto).

“La situazione è tanto più inconcepibile se si tiene conto che la manovra Finanziaria 2008 era finalizzata ad incrementare le risorse per i servizi di trasporto pubblico e a dare una certezza strutturale al sistema di finanziamento. In piena crisi energetica ed economica, che sta comportando un aumento della domanda di mobilità collettiva da parte degli italiani, le aziende, che non possono aumentare le tariffe e che pagano sempre più caro il carburante, non potranno tenere a lungo e soprattutto non potranno garantire la mobilità richiesta” Manu Mich. – clickmobility.it

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