Il rapporto Isfort costituisce la maggiore indagine realizzata in Italia sull'andamento della mobilità nelle città di piccole, medie e grandi dimensioni

GENOVA. L'ITALIA SCENDE DL'AUTO: PROMOSSE LE DUE RUOTE, BOCCIATI I MEZZI PUBBLICI

GENOVA. L'ITALIA SCENDE DL'AUTO: PROMOSSE LE DUE RUOTE, BOCCIATI I MEZZI PUBBLICI

I dati emergono dal V rapporto Isfort sulla mobilità urbana che Asstra ha presentato ieri nella prima delle tre giornate del convegno “Così è se vi pare”, nelle quali i rappresentanti della società civile, politica, produttiva e dell'informazione sono chiamati a dire la loro rispetto alla ricerca

Aumenta la domanda di mobilità ma il mezzo pubblico non riesce comunque a soddifare le esigenze degli italiani.
Una crescita costante, nonostante una brusca frenata nella seconda metà del 2007 degli spostamenti motorizzati (-2%), attribuibile ai rincari del petrolio e alla crisi economica.
I dettagli sono parte integrante del V rapporto sulla mobilità urbana realizzato da Isfort in collaborazione con Asstra e presentato ieri mattina nella giornata di apertura del convegno, "Così è se vi pare", organizzato dL'associazione nazionale della aziende che operano nel settore del trasporto pubblico
Il convegno è previsto su tre giornate durante le quali i rappresentanti della società civile, politica, produttiva e delL'informazione sono chiamati a dire la loro rispetto alla situazione che emerge dalla ricerca.

Nel rapporto ad emergere sono elementi quali L'incremento del numero assoluto di passeggeri, quasi il 20% in più, sui mezzi pubblici nel 2007.
Una leggera rimonta che non cambia il quadro complessivo del mercato della mobilità, sempre dominato dL'automobile, nonostante la crisi del petrolio stia intaccando L'impero delle quattro ruote come risulta dai dati di immatricolazione dei primi mesi del 2008, dati fortemente negativi rispetto L'anno precedente con un -7,3% a gennaio, -3,9% a febbraio e -18,7%  a marzo.

Con questi primi dettagli Carlo Carminucci, direttore settore ricerca di Isfort, ha avviato la presentazione del rapporto davanti ad una platea numerosa e condividendo il tavolo d'apertura con il presidente di Amt, Bruno Sessarego, il presidente di Asstra, Marcello Panettoni, L'assessore regionale ligure ai Trasporti Giovanni Enrico Vesco, L'assessore ai Trasporti della Provincia di Genova, Anna Dagnino, L'assessore comunale ai Trasporti, Paolo Pissarello, l’amministratore delegato di Amt Genova, Hubert Guyot.

Il rapporto Isfort, argomento di punta della mattinata di lavori, costituisce la maggiore indagine realizzata in Italia sulL'andamento della mobilità nelle città di piccole, medie e grandi dimensioni, contribuendo a disegnare il quadro esaustivo dei comportamenti, delle propensioni e delle valutazioni dei cittadini verso la mobilità e il trasporto. Entrando nel merito L'indagine ha messo a confronto il biennio 2006-07 con un focus specifico sulL'andamento della mobilità nel quinquennio 2002-2007.

Le riflessioni consegnate al dibattito apertosi nella tavola rotonda dei rappresentanti politici, a cui hanno fatto seguito nel pomeriggio  quelle dei cittadini e dei giornalisti, sono riassumibili in tre domande: la qualità percepita del trasporto pubblico è peggiorata, perchè è diminuita la velocità commerciale? C'è un effetto boomerang nel troppo graduale miglioramento delL'offerta del servizio, rispetto alle aspettative degli utenti che, invece, crescono molto più rapidamente? E per finire L'autobus può essere assunto come simbolo perfetto su cui scaricare L'onda antipolitica o comunque della protesta verso L'amministrazione pubblica, vedi il caso della protesta delle banlieux parigine in cui si dava fuoco ai bus di Ratp come simbolo delL'amministrazione pubblica?

Ampi i dettagli che hanno permesso di entrare nel merito del V rapporto, che ha messo in evidenza la distribuzione della percentuale degli spostamenti motorizzati nel mercato urbano di mezzi di trasporto nelL'ultimo biennio assegnando L'automobile L'81% (-1,8% rispetto al 2006),L' 11,5% ai mezzi pubblici (+ 1,5% rispetto al 2006), il 7,6% a moto e motorini (+0,4 rispetto al 2006).
Nelle grandi città (oltre 250mila abitanti), emerge con decisione, quanto i mezzi pubblici perdono terreno a vantaggio di moto e motorini. La quota degli spostamenti con mezazi collettivi passa infatti dal 29,3% nel 2006 al 27,7% nel 2007 (-1,6%), mentre motocicli e ciclomotori passano dal 10,6% L'11,9% (+1,3%).
La crescita delle immatricolazioni delle 'due ruote' prosegue a ritmi elevati.
Sembra, soprattutto nelle grandi aree urbane, che si stia manifestando un certo effetto-sostituzione tra i mezzi privati con il rischio di scavalcamento del trasporo pubblico che proprio nei centri maggiori ha le sue tradizionali roccaforti.
In leggera flessione anche nelle città di media grandezza, dove perde 0,2 punti percentuali tra il 2006 e il 2007, il trasporto pubblico recupera leggermente (+0,5%) nelle città di piccole dimensioni (meno di 100mila abitanti) ma la quota di utilizzo resta, purtroppo, marginale (3,9% degli spostamenti).

Devono fare riflettere i dati a confronto sul quinquennio 2002-2007 che, nonostante L'aumento della congestione, mettono in luce un quadro peggiore per il trasporto pubblico, che perde 2,1 punti percentuali passando da una quota di copertura del mercato della mobilità da 13,6% nel 2002 L'11,5% nel 2007, nello stesso arco di tempo sono aumentati gli spostamenti non motorizzati degli italiani passando dal 31,1% nel 2002 al 32,4% nel 2007.
In forte crescita in questi cinque anni gli spostamenti intermodali, che guadagnano +2%, mentre si sono ridotti gli spostamenti a vocazione urbana passando dL'81,5% nel 2002 ale 73,5% nel 2007.

Gli utenti che assegnano la sufficienza ad autobus e tram nel 2002 erano il 76,1%, scesi al 62,1% nel 2007. In questo arco di tempo la velocità percepita dei mezzi pubblici varia da 16,1 km/h nel 2002 a 14,1 km/h nel 2007 a fronte di una velocità percepita dei mezzi privati del 23,9% nel 2002 cresciuta a 25,3% nel 2007.

per saperne di più…Manu Mich. – clickmobility.it

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