Congiu: “E' una svolta epocale perché i 'Piani di bacino', che le Province devono redigere in base alle nuove competenze trasferite dalla Regione sarda in materia di tpl, rivoluzioneranno la mobilità per i prossimi 15-20 anni. La commissione ha incontrato i rappresentanti del territorio e sentito il loro parere”.
Con L'attuazione del nuovo progetto di mobilità per il territorio della Provincia di Cagliari, esclusa L'area vasta della citta', si passerebbe da un costo di 23 milioni euro annui a 20 milioni, con un risparmio di 3 milioni di euro e da 7.400.000 km percorsi da tutte le aziende di trasporto tra Cagliari e le altre Province a 7.168.468,80 km.
I dettagli sono contenuti nelle previsioni del nuovo piano di bacino per il territorio provinciale, che non comprende L'area vasta di Cagliari, zona che necessita di un piano diverso per le esigenze di mobilità degli utenti.
Il documento è stato illustrato ieri, nel corso delL'incontro promosso dalla commissione provinciale Viabilità, presieduta da Ignazio Congiu, a sindaci e sindacati.
"E' una svolta epocale – ha detto Ignazio Congiu – perché i 'Piani di bacino', che le Province devono redigere in base alle nuove competenze trasferite dalla Regione sarda in materia di trasporto pubblico locale, rivoluzioneranno la mobilità del territorio per i prossimi 15-20 anni. La commissione ha ritenuto opportuno incontrare i rappresentanti del territorio e sentire il loro parere".
Il metodo ha riscosso L'apprezzamento dei sindaci e dei rappresentanti sindacali presenti.
Il nuovo progetto, resosi necessario perché i confini della Provincia di Cagliari qualche anno fa sono cambiati e perché anche i dati relativi a domanda e offerta hanno subito modifiche, e' stato illustrato da Francesco Pinna che, insieme a Emanuela Cecere, ha elaborato il nuovo studio.
"Sono 135.152 gli abitanti residenti nei Comuni della Provincia che non rientrano nelL'area vasta – ha spiegato Francesco Pinna – su complessivi 543.310, un territorio caratterizzato da un sistema di trasporto a domanda debole".
L'analisi delL'offerta, secondo quanto é stato illustrato, ha riguardato L'individuazione delle linee di trasporto collettivo su gomma (linee Arst e Fds) e ferro (linee Fds), il calcolo delle corse offerte giornalmente, il numero dei posti offerti giornalmente sulle diverse tratte e il calcolo dei tempi di percorrenza per ogni tratta.
Tra le novità previste, le linee a chiamata che nel resto d'Italia sono da anni una realtà consolidata e che garantiscono un servizio a misura.
"Il costo – ha precisato Pinna – sarà uguale a quello delle linee sistematiche".Manu Mich. – clickmobility.it

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