Interporto Regionale della Puglia, LUM Jean Monnet e H2U presentano progetto di ricerca sui modelli innovativi di mobilità sostenibile nel trasporto merci

Bari. “Hydrologistic: modelli innovativi di mobilità sostenibile nel trasporto merci attraverso l’utilizzo del vettore idrogeno”

Bari. “Hydrologistic: modelli innovativi di mobilità sostenibile nel trasporto merci attraverso l’utilizzo del vettore idrogeno”

Articolati in due fasi il progetto prevede la ricognizione e l’analisi delle flotte veicoli per il trasporto merci attualmente in uso alle aziende insediate presso l’Interporto e l’area industriale del Comune di Bari

Presentato venerdì scorso alla Fiera del Levante – Festival dell’Innovazione, da Interporto Regionale della Puglia S.p.A., LUM Jean Monnet e H2U – Università dell’Idrogeno un progetto di ricerca dal titolo “Hydrologistic: modelli innovativi di mobilità sostenibile nel trasporto merci attraverso l’utilizzo del vettore idrogeno”.

Gli obiettivi del progetto di ricerca sono stati illustrati da Charley Dietvorst, direttore generale dell’Interporto Regionale della Puglia, Emanuele Degennaro, rettore della LUM e Nicola Conenna, presidente dell’Università dell’Idrogeno.

Con questo progetto l’Interporto Regionale della Puglia S.p.A. intende proporsi quale modello di riferimento a livello nazionale e internazionale per la promozione di iniziative innovative nel tema della mobilità sostenibile legata al trasporto merci favorendo il rispetto dell’ambiente, in linea con le politiche di settore dell’Unione Europa (in ultimo la Risoluzione del Parlamento Europeo dello scorso 22 ottobre “Promozione di veicoli puliti per i trasporti su strada”).

Gli interporti già contribuiscono per definizione alle politiche in favore dell’ambiente incentivando la diversione modale del trasporto per le lunghe distanze attraverso il trasferimento delle merci da gomma a ferro.

L’Interporto Regionale della Puglia con questo progetto di ricerca intende intervenire anche nella fase del trasporto su tratte a breve/medio raggio caratterizzate dall’utilizzo di mezzi su gomma alimentati con carburanti tradizionali.

Il progetto, articolato in due fasi, prevede per gli aspetti economici, che verranno sviluppati dalla LUM, la ricognizione e l’analisi delle flotte veicoli per il trasporto merci attualmente in uso alle aziende insediate presso l’Interporto e l’area industriale del Comune di Bari, un’attività di analisi e valutazione ex-ante degli impatti economici e ambientali legati all’uso dei predetti veicoli ed una comparazione economica/ecologica con gli impatti conseguenti all’eventuale adozione ed utilizzo di veicoli a carburanti alternativi ed ecologici (metano, elettrici, miscela idro-metano, idrogeno). A tal fine l’utilizzo dei mezzi a carburanti innovativi si inquadra anche in iniziative di prossima attuazione da parte dell’Interporto Regionale della Puglia (Citylogistics).

Sulla base dei risultati di questa prima fase, H2U, Università dell’Idrogeno, analizzerà le alternative tecnologiche disponibili e/o ulteriormente implementabili nell’ipotesi di realizzare nell’area interportuale una stazione di rifornimento multi carburanti ecologici (metano, elettrici, miscela idro-metano, idrogeno) che, in particolare, preveda la produzione di idrogeno da fotovoltaico.M. M. – clickmobility.it

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