Elementi fondamentali: taglio delle partecipate, fusione in vista anche per le società del minimetrò, un risparmio complessivo di 250.000 euro L’operazione per “rendere più competitiva l’Apm, risparmiare sui suoi costi di gestione, e in prospettiva rendere più competitiva l’Umbria nel panorama del trasporto pubblico”
L’Azienda Perugina della Mobilità verrà completamente riorganizzata. Lo ha deciso il Consiglio provinciale di Perugia nella sua ultima seduta, quando ha approvato a maggioranza (con 14 voti favorevoli e 4 astensioni, espresse da An e Fi) l’atto di indirizzo sui nuovi assetti partecipativi della società così come è stato proposto dalla Giunta.
Un’operazione questa che servirà, come sottolineato dal rappresentante in Giunta con delega ai trasporti, “a rendere più competitiva l’Apm, a risparmiare sui suoi costi di gestione, e in prospettiva a rendere più competitiva la regione dell’Umbria nel panorama del trasporto pubblico”.
Il provvedimento, come illustrato nel documento di indirizzo e programmazione sugli assetti partecipativi di Apm Spa, prevede l’incorporazione di APM Infrastrutture PHT S.r.l. e A.P.M. Servizi S.r.l. in A.P.M. S.p.A., mantenendo la operatività di APM Esercizi S.p.A. in termini autonomi e garantendo tutte le attività di APM Servizi S.r.l., compreso il TPL, direttamente nella incorporante APM S.p.A., che svilupperà, parallelamente, anche ogni altra attività già in capo ad APM Infrastrutture PHT S.r.l.
Inoltre A.P.M. S.p.A. e A.P.M. Esercizi S.p.A. avranno il medesimo Consiglio d'amministrazione.
Con questa decisione, i soci (la Provincia che ha la maggioranza azionaria e il Comune di Perugia socio di minoranza) si propongono di realizzare una prima, significativa semplificazione decisionale e operativa del gruppo, connessa ad una riduzione dei costi di gestione stimabile, approssimativamente, intorno ai 250.000 euro L'anno.
Il processo di semplificazione, secondo le intenzioni dell’amministrazione provinciale, inoltre, dovrà, riguardare, ove compatibile con le peculiarità delle altre entità societarie facenti parte delL'intero panorama partecipativo del gruppo, tutte le altre società direttamente o indirettamente controllate.
Nel dettaglio, gli indirizzi annunciati prevedono:
– per la METRO' PERUGIA S.C.a.r.l. di promuovere, in accordo con il socio di maggioranza (Comune di Perugia), la fusione fra la Metrò Perugia S.C. a r.l. e Minimetrò S.p.A,
– per la A&F, PAOLI BUS S.r.l. di procedere alla dismissione delle relative partecipazioni entro il corrente esercizio,
– per PERUGIA RETE S.P.A. e RETITALIA S. C. a r.l. L'accelerazione del processo di liquidazione della società,
– per SAP C.ar.l., ACTS Linea, APAM Esercizio Spa, Consorzio Terza Rete Trasporti di concludere le esperienze avviate entro il corrente esercizio.
La proposta della Giunta sulla riorganizzazione di Apm è stata salutata positivamente da An: “Finalmente – è stato detto – la Provincia di Perugia raccoglie gli indirizzi di razionalizzazione da sempre sostenuti dalla minoranze. Ora però bisogna avere il coraggio di portare l’operazione fino in fondo”.
Sempre da Alleanza Nazionale è giunto il monito a pensare ad una maggiore razionalizzazione della spesa, puntando su una diversa gestione del servizio nelle aree con minore utenza e, relativamente al trasporto scolastico, nelle fasce orarie “morte”.
Per il gruppo del Partito Socialista – Pse questa operazione è un bel passo in avanti verso il piano di razionalizzazione dei trasporti in Umbria “che però non deve significare una diminuzione dei servizi soprattutto nelle aree periferiche della regione”.
Il Prc si augura che questo “sia solo l’inizio di un percorso virtuoso che consenta in una regione piccola come l’Umbria di impostare un servizio efficiente ed economicamente più vantaggioso”.
Scetticismo sulla possibilità che il percorso di razionalizzazione venga portato a compimento è stato espresso invece dal gruppo di Forza Italia secondo cui l’operazione non deve essere spinta solo da meri motivi di cassa. “In ogni caso – ha sostenuto Fi – in tutto questo è necessario un coinvolgimento delle rappresentanze sindacali”. Manu Mich. – clickmobility.it