Ora parte l’iter di presentazione ai soci ed alle parti sindacali

BOLZANO. TRENTINO TRASPORTI: CONDIVISO DALLA GIUNTA IL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE PRESENTATO DALL’ASSESSORE PANIZZA

BOLZANO. TRENTINO TRASPORTI: CONDIVISO DALLA GIUNTA IL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE PRESENTATO DALL’ASSESSORE PANIZZA

Prevista la costituzione di una new-co a forma S.p.A., soggetto affidatario dell’esercizio, mentre le quote private saranno solo all’interno della società di infrastruttura

Due realtà distinte nel futuro della Trentino Trasporti, proprietà da un lato e gestione dL'altro.
Il sistema progettuale, portato a compimento dall’assessore provinciale ai Trasporti Franco Panizza è stato presentato in giunta per garantire che l’assetto di Trentino Trasporti, la società impegnata nel trasporto pubblico provinciale extraurbano ed urbano, sia da un lato coerente con il quadro normativo, vista la scadenza delle vecchie concessioni, e dall’altro comunque adeguato all’esigenza di una maggiore efficienza della stessa.

La normativa nazionale di disciplina del settore del trasporto pubblico locale è stata infatti caratterizzata negli ultimi anni da importanti modifiche: ad oggi con la scadenza del periodo transitorio delle concessioni vige l’obbligo di procedere ad affidamento dei servizi con gara.

"Lo scenario provinciale – spiegano in Provincia – è invece più ampio e prevede anche modalità diverse, ivi compresa quella dell’affidamento diretto a società a capitale interamente pubblico. Tenuto conto del quadro normativo, al fine di creare le condizioni per cui gli enti territoriali trentini possano eventualmente disporre di tutte le opzioni di affidamento (anche l’“in house”, oltre che lo scenario della gara), l’assessorato ai Trasporti ha condotto in questi anni gli approfondimenti su possibili ipotesi di riorganizzazione dell’assetto societario di Trentino trasporti".

E’ emerso – ricorda Panizza – che l’obiettivo indicato presuppone necessariamente la distinzione tra la proprietà del patrimonio e la gestione dei servizi. L’ipotesi tecnica illustrata dall’assessore consiste dunque, nel solco dei ragionamenti e documenti già approvati dalla Giunta provinciale per le cosiddette. “società di sistema” (ad esempio Trentino Riscossioni Spa o Informatica trentina Spa), nell’enucleare dalla attuale Trentino trasporti spa un soggetto societario interamente pubblico destinato, se questa sarà la scelta degli enti, a gestire i servizi in via diretta .

L’operazione necessaria a tal fine, vista l’impossibilità di acquisire in mano pubblica le quote societarie pure marginali (ma “bloccanti” secondo i pronunciamenti comunitari), prevede la costituzione di una new-co a forma S.p.A. che sarà il soggetto affidatario dell’esercizio, mentre le quote private saranno solo all’interno della società di infrastruttura. Quest’ultima affiderà i beni alla new-co mediante un contratto di “affitto di azienda”. Una volta costituita la new-co si procederà alla cessione del medesimo capitale alla Provincia che, a sua volta, procederà alla successiva cessione gratuita di azioni ai Comuni e Comunità di Valle aderenti, al fine di consentire la scelta di una erogazione dei servizi diretta sia alla Provincia sia alla generalità degli enti collegati alla finanza provinciale.

Accanto dunque alla “Trentino trasporti infrastruttura”, proprietaria dei beni (autobus, treni, depositi, linea ferroviaria Trento-Malè, rimesse, sedi aziendali, infrastruttura di telecomunicazione) e deputata alla gestione e implementazione del patrimonio e della rete ferroviaria vincolati al trasporto pubblico e da mettere a disposizione del gestore con contratto di affitto d’azienda, con un organigramma ipotizzabile in circa 100 unità (il personale già oggi impiegato nella cura del patrimonio e nella officina ferroviaria), si ha la società di gestione dei servizi, “Trentino trasporti esercizio”, con un organigramma di circa 1100 unità (quelle già oggi impiegate tipicamente nella guida e movimento autobus e treni nonché nell’officina autobus e personale impiegatizio dedicato all’esercizio) che esercita i servizi extraurbani ed urbani con il compendio aziendale di cui risulta affittuaria.

Panizza ha però appunto voluto precisare che l’assetto descritto non è solo il risultato di valutazioni relative all’in house, ma è assolutamente funzionale anche nel caso in cui gli enti decidessero di individuare il gestore con gara in ragione di ipotizzabili migliori efficienze: in tal caso il vincitore della gara risulterebbe affittuario del compendio aziendale di proprietà della Trentino trasporti infrastruttura (società che, in linea con quanto già oggi avviene, provvede agli investimenti relativi alla mobilità sia extraurbana che urbana).

L’assessore ha altresì voluto rimarcare che il riassetto societario deve in ogni caso anche essere visto come funzionale alla specializzazione dei due rami societari. Oggi i 1200 dipendenti sono impiegati in settori molto diversi, mentre è emerso dagli studi che L'infrastruttura ha necessità di specializzarsi nella gestione/implementazione del patrimonio (anche, per citare un tema, in relazione all’auspicato subentro allo Stato nella proprietà della linea della Valsugana o in vista del potenziamento delle linee ferroviarie sul territorio) ed invece la società di gestione deve concentrarsi sul miglioramento dei processi e della produttività dei 1100 addetti circa, che si occupano più tipicamente del “movimento” dei mezzi, si tratti di “far girare” i treni piuttosto che gli autobus e corriere.

Se si considera infatti che il costo del personale si attesta annualmente su circa 50 milioni di euro, è evidente – ha detto Panizza – che la mission principale deve essere quella di gestire al meglio la risorsa umana impegnata nella gestione dei servizi, per valorizzarne la presenza in funzione di una migliore offerta di servizi alla collettività, ed in tal senso ha chiarito che punta fortemente sulla “omogeneizzazione” dei contratti (ancora oggi diversi tra addetti ex Atesina ed ex Trento Malè) come momento per ottenere ricadute di produttività da reinvestire nel servizio, il tutto secondo obiettivi ben lontani da ipotesi di “tagli” o “privatizzazioni selvagge”.

Su questi temi, condivisi dalla Giunta, l’assessore ha avuto il mandato di presentare il processo riorganizzativo descritto sia ai Comuni soci (Trento ed i 44 Comuni delle Valli di Non e Sole) e Consiglio delle Autonomie sia alle parti sindacali, in modo da proseguire celermente per attivare le conseguenti attività societarie necessarie.

“Non è escluso – ha ricordato infine Panizza, a proposito della scadenza naturale dell’attuale Consiglio di amministrazione di Trentino trasporti (L'esercizio finanziario 2008) – che prima dell’estate, con L'approvazione degli adempimenti necessari allo “scorporo” si possa ritenere esaurita una fase e immaginare di aprine una nuova provvedendo al rinnovo degli organi societari”.  

Trentino Trasporti…Manu Mich. – clickmobility.it

Left Menu Icon