Il progetto “Una nuova capote per Torino” si è aggiudicato il concorso internazionale di idee fra 61 partecipantiGTT: “Il progetto risulta essere un insieme tra originalità del gusto estetico, funzionalità pratica e di fruizione da parte dell’utenza e non ultimo, rispettoso della normativa vigente, a tutela delle persone diversamente abili”
E’ stato proclamato il vincitore del concorso internazionale relativo alla copertura degli accessi delle stazioni della metropolitana automatica di Torino.
A vincere il concorso è stato il progetto “Una nuova capote per Torino” realizzato dagli architetti Jury Barattini e Marzio Clementi, italiani residenti a Barcellona, con la consulenza dell’ing. Veronica Schuster e dell’arch. Tamara Loviscek.
Secondo classificato il progetto “Emme” dello studio torinese “Magmaprogetti”.
Al terzo posto il progetto “Fossili in città” dell’arch. Previstali.
Come previsto dal Bando, vi è stata anche l’assegnazione di due menzioni speciali. Una per il progetto denominato “Phi gate” ed una per il progetto “Orientamento naturale”. Per entrambi i casi si tratta di idee di architetti torinesi.
“Notevole soddisfazione per il risultato e per il gradimento che ha ottenuto lo esprime anche l’Ordine Architetti di Torino, che ha contribuito alla preparazione del concorso e alla sua promozione presso gli iscritti, proseguendo in tal modo un rapporto di collaborazione da tempo avviato con i principali enti pubblici locali – aggiunge Riccardo Bedrone presidente OAT -. In particolare abbiamo voluto presentare il concorso in due appuntamenti particolarmente seguiti nell’estate 2008: al XXIII Congresso mondiale degli architetti rivolgendoci a un pubblico internazionale e al lancio della mostra Afterville ospitata nelle stazioni della metropolitana”.
Il progetto primo classificato “Una nuova capote per Torino” è stato quello che si è maggiormente rispecchiato nei parametri guida. Secondo la commissione di gara, “si tratta di un’idea progettuale che spicca, tra le proposte presentate, per la sua capacità di dialogare con i differenti intorni urbani attraversati dalla metropolitana. Struttura leggera, trasparente ed elegante, oltre che a svolgere la funzione propria del “coprire” diventa elemento di arredo urbano caratterizzante per la sua originalità lo spazio circostante, identificando la funzione che lì si svolge. La modularità degli elementi che la compongono e la loro produzione in stabilimento, garantiscono vantaggi sia per la fase di montaggio in sito che per la durabilità e la ridotta manutenzione. L’idea progettuale meritevole di vittoria consente altresì perfezionamenti progettuali nelle successive fasi di progettazione”.
Il progetto vincitore ha ottenuto dalla giuria 448 voti sui 500 disponibili risultando tra i 61 concorrenti il più vicino all’idea che GTT e Città di Torino hanno voluto dare delle coperture degli accessi.
“Il progetto – spiegano dal GTT – risulta essere un insieme tra originalità del gusto estetico, funzionalità pratica e di fruizione da parte dell’utenza e non ultimo, rispettoso della normativa vigente, a tutela delle persone diversamente abili”.
“In questo modo – spiega Giancarlo Guiati presidente GTT – la copertura degli accessi alle stazioni risulta avere non solo una funzione di riparo dagli agenti atmosferici ma è al contempo un insieme tra originalità e gusto estetico, rappresentando un’impronta sul territorio e un elemento di riconoscibilità e facilità di individuazione della linea 1 della Metropolitana Automatica di Torino”.
Al fine di ottenere questo risultato, la commissione di gara ha adottato cinque parametri guida nella scelta del vincitore: l’inserimento nel contesto urbanistico, la funzionalità dell’opera, l’impiego dei materiali, il rapporto di economicità e qualità dei materiali utilizzati e la manutentibilità della struttura.GTT, ora proprietaria di tutti i progetti, si riserverà di valutare, con gli opportuni perfezionamenti, la fattibilità realizzativa delle coperture.
“Il fatto di aver portato a termine questo concorso di architettura – spiega Maria Grazia Sestero, assessore alla Viabilità e ai Trasporti del Comune di Torino – dimostra ancora una volta la volontà di Torino di valorizzare l’immagine positiva della città e delle sue infrastrutture. Si tratta ora, compatibilmente con le risorse economiche disponibili, di capire come si può passare alla fase operativa per realizzare questi progetti”.
Le immagini dei progetti saranno esposte, nel corso dell’anno, in una mostra nelle stazioni della metropolitana.
Le stazioni interessate dal bando di concorso sono state quelle di XVIII Dicembre e Re Umberto per la tratta di linea in esercizio, e Carducci – Molinette e Lingotto per quelle in costruzione. Trattandosi di stazioni tipo, le coperture potranno comunque essere applicate in futuro, qualora lo si decida, per tutte le altre stazioni della linea 1. Manu Mich. – clickmobility.it