La svolta fiorentina: oggi la consegna del progetto di cantierizzazione del primo lotto del nodo Alta Velocità di Firenze e entro due mesi la firma del nuovo contratto di servizio tra Regione Toscana e Trenitalia, che sarà valido 6 anni
La Regione italiana con il più alto livello di servizio cadenzato chiede a Trenitalia più treni per adeguare i servizi alle richieste crescenti di mobilità regionale. Questo in sintesi quanto discusso ieri durante lo workshop tra L'assessore regionale ai Trasporti, Riccardo Conti, e L'Ad di Trenitalia, Vincenzo Soprano, nella giornata dedicata al sistema ferroviario toscano presso la Palazzina Reale della Stazione di Santa Maria Novella.
E se oggi c'è da rilevarsi la consegna del progetto di cantierizzazione del primo lotto del nodo Alta Velocità di Firenze entro due mesi si concretizzerà la firma del nuovo contratto di servizio tra Regione e Trenitalia, valido per 6 anni.
Per il 2009 Trenitalia propone un contratto di servizio a catalogo che offre la possibilità di scegliere servizi e tariffe, senza dubbio di maggior qualità, migliorativo, ma con costi maggiorati del 30% per la Regione. L’assessore regionale ai Trasporti Riccardo Conti di fronte a simili prospettive ha evidenziato l’interesse di verificare la fattibilità di una futura gara tra soggetti interessati nel 2015, compresa Trenitalia, ribadendo con forza la necessità di avere servizi ottimali a fronte di importanti risorse investite. Oggi la Regione Toscana è il “miglior cliente” di Trenitalia con 32 milioni di euro investiti nel 2008, 40 nel 2009 ed il pagamento annuale del tasso di inflazione programmata.
In Toscana, il forte impegno finanziario della Regione ha consentito il processo di ristrutturazione e potenziamento del sistema ferroviario in atto dal 2005 con il pieno coinvolgimento di enti e territorio, la Regione è impegnata a garantire le risorse per lo sviluppo dei servizi anche nei prossimi anni, prima e dopo la realizzazione del sottoattraversamento.
A fronte di ciò, a Trenitalia viene chiesto l’impegno ad un rinnovo integrale della flotta: treni nuovi più accessibili, ma anche costante manutenzione e pulizia del materiale rotabile, a questo si aggiunge un impegno straordinario per migliorare puntualità e regolarità del servizio. Il materiale rotabile rappresenta infatti, oggi, il 65% delle cause di soppressione del servizio e, nonostante l’impegno economico della Regione (oltre 70 milioni di Euro di cofinanziamento in 8 anni per il rinnovo della flotta), l’età media è ancora troppo alta.
Quali le proposte della Regione Toscana per il nuovo contratto di servizio? La Regione, ritiene indispensabile che il nuovo Contratto sia centrato sulla qualità del servizio e sulla tutela del cittadino utente, in grado di offrire la giusta “accoglienza” sul treno e contribuire in modo determinante all’obiettivo di 500.000 toscani in treno.
Questo significa garantire informazione adeguata e puntuale, in tempo reale, a terra e a bordo treno e nelle situazioni di criticità, facilitare il trasporto della bicicletta a bordo del treno, in modo da valorizzare l’uso integrato dei due mezzi, significa stazioni più vivibili.
La tutela del viaggiatore passa per il “bonus” di rimborso agli abbonati” esteso anche ai possessori di Pegaso, per il rinnovo del patto con le forze dell’ordine per la sicurezza a bordo treno, e per le facilitazioni per l’accesso agli IC da parte degli utenti abbonati.
La Carta dei Servizi costituirà un allegato fondamentale al contratto, dovrà essere attivato un percorso per la conciliazione, così come previsto per i treni a lunga percorrenza. Non meno importanti saranno le iniziative di “mobility managment”, per incentivare gli abbonati attraverso facilitazioni di pagamento. Dovranno infine trovare giusta collocazione nel nuovo contratto tutte quelle iniziative tendenti al pieno coinvolgimento e consapevolezza dei cittadini utenti, assistenza qualificata attraverso la costante implementazione del Contact Center – Numero Verde, incontri periodici con i gruppi organizzati di utenti pendolari, ma anche campagne periodiche di indagine sulla soddisfazione della clientela, anche con formazione di “focus groups”. A favore degli utenti saranno, infine, interamente destinate le penali che dovessero scaturire dal mancato rispetto delle clausole contrattuali. In fatto di numeri è corretto specificare che oltre 1.500 chilometri di binari solcano la Toscana, sui quali transitano i treni nazionali e internazionali che collegano l’Europa a tutto il centro sud d’Italia, ed ogni giorno, lungo 13 linee regionali, 143 convogli che fanno circa 800 viaggi portando a destinazione circa 240 mila passeggeri. Grandi linee di collegamento e un servizio indispensabile per i toscani che hanno deciso di muoversi in treno.
Obiettivo palesato è quello di raddoppiare entro il 2013 il numero dei toscani che scelgono il treno per i loro spostamenti di lavoro o di studio, di portarli a mezzo milione di passeggeri al giorno, riducendo così l’inquinamento e i consumi energetici. Per raggiungere questo obiettivo la Regione punta a razionalizzare e potenziare i servizi, passando da un sistema organizzato “per linea” ad un sistema di mobilità “a rete”.
Il passo più importante in questa direzione è il completamento dell’Alta velocità, che consentirà di separare i flussi di traffico a lunga percorrenza da quelli dei pendolari e da quelli delle merci. Entro il 2014 le rotaie della direttissima Bologna-Roma – su cui di notte passeranno anche i treni merci – saranno completamente sottoterra nel tratto di Firenze e i treni si fermeranno nella nuova stazione Macelli – Belfiore. I binari di superficie, liberati dal traffico a lunga percorrenza, saranno dedicati al trasporto metropolitano e regionale con il potenziamento dei servizi ferroviari locali.
Ci sarà meno inquinamento, ci si muoverà meglio e le aziende toscane potranno spedire con maggior facilità e rapidità le loro merci, smistandole verso il porto di Livorno o gli aeroporti di Firenze e Pisa anche con gli interporti di Guasticce e Gonfienti. Proprio per questo ruolo “oltre” i confini del trasporto, l’Alta velocità è stata ribattezzata Alta capacità.
Il CIPE dello scorso 6 marzo ha sbloccato 17,8 miliardi di euro, fondi necessari per lo sviluppo di grandi opere infrastrutturali su territorio nazionale, tra cui anche la linea Av/Ac Firenze- Bologna.
Sulla rete toscana oggi sono in circolazione 143 convogli. Negli ultimi anni la Regione Toscana ne ha acquistati 54 (di cui 24 nuove locomotive) investendo 70 milioni di euro. L’acquisto di nuovi treni dovrebbe rendere meno dura la vita dei 240.000 toscani che tutti i giorni feriali prendono il treno per andare a studiare o a lavorare.
per saperne di più….Manuela Michelini – clickmobility.it