Per quanto riguarda i risultati raggiunti, il bilancio fotografa un’azienda sana e con un ottimo livello di compatibilità territorialeL’offerta di servizi, sempre più variegata per adattarsi alle crescenti esigenze di mobilità, è stata premiata da una crescita costante del numero di passeggeri
Presentato ieri nell’ambito delle iniziative previste in occasione della Giornata Europea Senz’Auto, il primo Rapporto di Sostenibilità realizzato da Tep.
Il documento raccoglie, sintetizza e interpreta una serie di informazioni che danno una misura dell’impatto sociale, ambientale ed economico dell’azienda sul territorio.
“Da tempo la sostenibilità è diventato un obiettivo integrante e consolidato nella visione strategica dell’azienda. – introduce il presidente di Tep, Tiziano Mauro -. La sostenibilità non è soltanto un argomento di facciata, un tema utile solo per fare pubblicità. E non si esaurisce semplicemente nell’acquisto di autobus poco inquinanti. Significa comprendere che l’azienda fa parte di un sistema complesso, in cui interagisce con altri attori e dove ognuno è chiamato a fare la sua parte, poiché le azioni del singolo hanno effetti sull’intera collettività. Abbiamo quindi voluto tracciare un’analisi dell’impatto che la presenza e le azioni di Tep hanno sul territorio, in un’ottica di trasparenza e di confronto verso gli utenti, i fornitori, gli enti pubblici e tutti quei soggetti con cui ci rapportiamo ogni giorno”.
Il bilancio è stato redatto secondo le disposizioni fissate dal GRI (Global Reporting Institute), l’ente internazionale che certifica i bilanci di sostenibilità delle più importanti aziende a livello mondiale. Il GRI ha fissato in modo preciso il protocollo di indici che le aziende devono rilevare e misurare per garantire la completezza delle informazioni fornite e la confrontabilità dei risultati sia a livello locale che internazionale. Grazie a un sistema informativo interno già attivo e collaudato nel corso degli anni, Tep ha raccolto dati e informazioni con una completezza e accuratezza tale da poter richiedere al GRI la certificazione a livello “A”, il massimo attribuibile dal Gobal Reporting Institute. Basti pensare che la certificazione A è attribuita ad aziende del calibro di Coca Cola, Microsoft, Glaxo o Vodafone e, a livello locale, a Enel e Telecom. In Italia sono solo 3, oltre a Tep le aziende di trasporti pubblici che hanno ottenuto una certificazione di tipo “A” per il proprio rapporto: ATM di Milano, CTP di Napoli e Tra.in Siena.
Per quanto riguarda i risultati raggiunti, il bilancio fotografa un’azienda sana e con un ottimo livello di compatibilità territoriale. L’intenso piano di rinnovo del parco mezzi, avviato già dall’inizio del 2000, ha ridotto in modo considerevole i livelli di emissioni gassose. La composizione del parco (esclusi i filobus) è passata nell’arco di due anni dal 54% al 37% di mezzi Euro 2 o inferiori e dal 27% al 43% di mezzi Euro 4 o superiori. Negli ultimi anni, in particolare, la costituzione di un’importante flotta di mezzi a metano, pur lasciando pressoché inalterate le emissioni di anidride carbonica, ha consentito di limitare ampiamente quelle di particolato, dannose per la salute. Il processo di acquisto di nuovi autobus, dopo un breve periodo di rallentamento dovuto all’esaurimento delle risorse pubbliche destinate allo scopo, sta riprendendo in modo massiccio. Tra il 2009 e il 2011 è prevista l’introduzione di 40 nuove vetture, di cui 33 entro i primi mesi del 2010, acquistate in parte in autofinanziamento. E’ un’operazione, questa, pressoché unica nel panorama delle aziende di trasporto italiane che, con le scarse risorse a disposizione del settore, nella maggior parte dei casi non sono in grado di raggiungere il pareggio di bilancio, né tantomeno di finanziare l’acquisto di nuovi mezzi.
L’offerta di servizi, sempre più variegata per adattarsi alle crescenti esigenze di mobilità della popolazione, è stata premiata da una crescita costante del numero di passeggeri, arrivato a toccare gli oltre 37 milioni di utenti trasportati nel corso del 2008. L’apprezzamento per i servizi prodotti è testimoniato anche dai risultati delle indagini di customer satisfaction che, in coerenza con gli anni precedenti, attestano la percentuale di utenti soddisfatti al 96% per il servizio urbano e al 92,7% per l’extraurbano.
E’ dunque un servizio completo e apprezzato, quello prodotto da Tep, che ha permesso di spostare buona parte della domanda di mobilità cittadina dall’auto privata al mezzo pubblico, con consistente risparmio di carburante consumato e di emissioni gassose prodotte collettività. Si è infatti calcolato che i 37 milioni di utenti del trasporto pubblico di Parma e provincia, scegliendo di viaggiare in autobus, evitano 13.000 tonnellate di emissioni di CO2 e consentono un risparmio di circa 3 milioni di litri di carburante all’anno. Considerato che il protocollo di Kyoto impone ai paesi aderenti pesanti sanzioni in caso di superamento dei limiti di emissioni fissati (circa € 30 per ogni kg di CO2 di sforamento), si può dire che il comportamento virtuoso dei cittadini di Parma ha fatto risparmiare all’Italia emissioni di anidride carbonica per un valore di € 400.000.
Questo è solo uno dei dati che testimoniano il valore economico che la sostenibilità ha per il Paese. Un valore economico spesso non percepito dai cittadini, ma quantificabile in cifre non trascurabili, tanto più in un momento di crisi economica come quello presente che impone un radicale ripensamento dei modelli di vita e di consumo per l’intera collettività.
“Dare un valore al risparmio, quantificare in termini monetari i vantaggi economici di vivere e muoversi in modo sostenibile – continua il presidente Tiziano Mauro – “è forse il messaggio che in un contesto come quello attuale può realmente spingere le persone a cambiare abitudini di vita ormai consolidate ma non sostenibili. Saper comunicare in questi termini è l’obiettivo che tutti gli operatori impegnati nella salvaguardia dell’ambiente devono porsi. E anche Tep farà la sua parte”.Manu Mich. – clickmobility.it