Corsi: “Ci riserviamo l’eventualità di utilizzare i proventi derivanti dalla cessione delle quote societarie per un aumento di capitale di ATV, o per la realizzazione di infrastrutture al servizio del trasporto rapido di massa”

Verona. Approvato dal Consiglio comunale L'atto di indirizzo per affidamento e gestione trasporto pubblico locale

Verona. Approvato dal Consiglio comunale L'atto di indirizzo per affidamento e gestione trasporto pubblico locale

La delibera prevede che venga scelto, per l’affidamento del servizio di tpl di linea su gomma dell’unità di rete, il modello della società a partecipazione mista pubblico-privata con selezione del socio mediante procedura ad evidenza pubblica, con oggetto la qualità di socio e l’attribuzione di compiti operativi connessi alla gestione del servizio

Con  29 voti a favore e 9 contrari il Consiglio comunale ha approvato l’atto di indirizzo per l’affidamento e la gestione del trasporto pubblico locale nell’unità di rete.
Accolti dall’assessore alla Mobilità Enrico Corsi 12 emendamenti (presentati dai consiglieri PD Montagnoli Pozzerle e Albrigi) e 2 ordini del giorno (primo firmatario il consigliere PD Montagnoli).
Posti in votazione e respinti altri 4 emendamenti e 1 ordine del giorno, presentati sempre dai consiglieri PD.

“Come ha già fatto la Provincia – ha spiegato l’assessore Enrico Corsi – deliberiamo questo provvedimento, con l’unica differenza di riservarci l’eventualità di poter utilizzare i proventi derivanti dalla cessione delle quote societarie per un relativo aumento di capitale di ATV, oppure per la realizzazione di infrastrutture al servizio del trasporto rapido di massa”.
Questa amministrazione ha portato notevoli migliorie al trasporto pubblico su gomma – ha aggiunto l’assessore – ed è intenzionata a realizzare al più presto quello di massa. Sono sicuro che con la nuova amministrazione provinciale si raggiungeranno ulteriori punti in comune. Per quanto riguarda il futuro del trasporto urbano, non ci saranno aziende diverse, ma una società unica con diverse compartecipazioni, che sarà in grado di fornire un servizio ottimale”.

La delibera prevede che venga scelto, per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico di linea su gomma dell’unità di rete veronese, il modello della società a partecipazione mista pubblico-privata con selezione del socio mediante una procedura ad evidenza pubblica, che abbia ad oggetto la qualità di socio e l’attribuzione di compiti operativi connessi alla gestione del servizio. Il provvedimento sottolinea inoltre che la quota societaria di ATV formerà oggetto di successive intese con la Provincia, mediante apposito accordo di programma.

Contrari al provvedimento i consiglieri di minoranza. “Questa delibera – spiega il consigliere del PD Paolo Zanotto – dimostra la disattenzione dell’amministrazione comunale sul problema del trasporto urbano. Questo documento non specifica le linee di indirizzo da dare al privato e nemmeno le linee d’intesa da concordare con la Provincia”.
Per il consigliere Giancarlo Montagnoli (PD) “meglio ritardare l’approvazione per consentire a Comune e Provincia di accordarsi in modo che ci sia unità d’intenti. Diversamente, la nostra città avrà un’azienda a tre, che gestirà gli autobus urbani, con il Comune in minoranza e un privato che si dovrà scontrare anche con le esigenze della società che gestirà sulle stesse strade il filobus”.

“È necessario trovare un equilibrio societario in modo che Comune e Provincia abbiano lo stesso potere decisionale – ha detto il consigliere PD Carlo Pozzerle – mi chiedo come si porrà il Comune rispetto al piano industriale della nuova azienda e alla moltiplicazione delle società che gestiranno il trasporto pubblico urbano”.
Per il consigliere PD Maria Luisa Albrigi “non sappiamo nemmeno quale sarà il peso d’ingresso del privato, le garanzie e il costo che avrà il servizio, se diminuirà la percentuale pubblica all’interno della nuova azienda. Spero che le conseguenze di questa decisione non si riversino negativamente sui cittadini veronesi”.

“Le idee dell’amministrazione sul trasporto pubblico sono vuote – ha detto il capogruppo di Verona civica Edoardo Tisato – il Comune ha pagato per avere il cinquanta per cento di Atv e ora non può tornare indietro, perdendo quote societarie e divenendo minoritario. L’amministrazione così non garantisce la sicurezza di un trasporto pubblico ma sembra voler privilegiare il trasporto privato”.Manu Mich. – clickmobility.it

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