Tre lotti a gara: Piemonte nord-orientale (Biella, Novara, Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola), Piemonte sud-orientale (Asti, Alessandria e i collegamenti per Genova) e la linea Torino-Milano. Complessivamente si tratta di oltre 11,5 milioni di treni*km (quasi il 60% del totale), che percorrono circa 1322 km di rete
Con la trasmissione, tramite Scr, del bando alla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea la Regione Piemonte ha dato formalmente avvio ieri alle procedure di gara per il servizio ferroviario di sua competenza.
A darne notizia ieri mattina la presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso e l’assessore ai Trasporti, Daniele Borioli.
Sono tre i lotti che vanno a gara, nel dettaglio: Piemonte nord-orientale (Biella, Novara, Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola), Piemonte sud-orientale (Asti, Alessandria e i collegamenti per Genova) e la linea Torino-Milano.
Complessivamente si tratta di oltre 11,5 milioni di treni*km (quasi il 60% del totale), che percorrono circa 1322 km di rete. I bandi prevedono le seguenti contribuzioni: lotto 1 Nord-Est 43.402.240 euro annui; lotto 2 Sud-Est 60.337.331 euro annui; lotto 3 linea Torino-Milano 1.000.000 di euro annui (al netto di Iva).
Il principio di contendibilità sul mercato comporta anche una differenziazione del budget di contribuzione pubblica a disposizione sui vari lotti, in ragione della loro potenzialità commerciale. Vale a dire che se una linea di collegamento appare commercialmente più interessante, su di essa sarà applicato un più basso livello di corrispettivi pubblici. Con questo meccanismo evidentemente ci sarà la possibilità di riequilibrare il contributo pubblico, assegnandone una quota maggiore a quegli ambiti del servizio commercialmente meno remunerativi per l’operatore.
Nell’annunciare il via ufficiale la presidente Mercedes Bresso e l’assessore ai Trasporti, Daniele Borioli, hanno precisato che “è stata stabilita una differenziazione del budget di contribuzione pubblica a disposizione sui vari lotti in ragione della loro potenzialità commerciale. Vale a dire che se una linea di collegamento appare commercialmente più interessante, su di essa sarà applicato un più basso livello di corrispettivi pubblici. Con questo meccanismo evidentemente ci sarà la possibilità di riequilibrare il contributo pubblico, assegnandone una quota maggiore a quegli ambiti del servizio commercialmente meno remunerativi per l’operatore”.
Le imprese hanno ora tempo 30 giorni per la manifestazione di interesse. A quelle che saranno risultate idonee, secondo i requisiti richiesti dal bando, Scr invierà entro dicembre il capitolato e la documentazione complementare. Da quelle data tali imprese avranno 75 giorni di tempo per predisporre l’offerta.
Un’apposita commissione le valuterà e sceglierà l’aggiudicatario del servizio per ciascuno dei tre lotti. I vincitori delle gare avranno un massimo di tre anni per dotarsi del materiale rotabile e dell’organizzazione necessaria per far partire il servizio. I treni saranno tutti nuovi e risponderanno alle caratteristiche peculiari dei servizi di alcune linee piemontesi per quanto riguarda lo sviluppo dei tracciati, la presenza di tratte non elettrificate in diretta continuità con altre dotate di elettrificazione, l’entità della domanda.Obiettivo dei bandi non è tanto risparmiare, ma migliorare il servizio – spiegano in Regione – vincerà chi darà più garanzie in questo senso. D’altro canto questo è esattamente l’indirizzo dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato che a giugno ha inviato una segnalazione a tutte le Regioni e ai Ministeri competenti sottolineando la necessità di procedere con le gare, perché gli affidamenti diretti, sul modello contratto di servizio, non offrono sufficienti garanzie in termini di trasparenza e verificabilità."Siamo partiti all’inizio del 2008 per predisporre la gare, questo perché siamo convinti che la strada indicata dalle direttive europee sia funzionale tanto a determinare un miglior equilibrio tra costi e servizio, quanto a configurare una miglior qualità del trasporto ferroviario. Questi obiettivi non si sono rivelati perseguibili attraverso le tradizionali modalità di rinnovo dei contratti con l’attuale gestore. Inoltre, come amministratori pubblici, crediamo di dover dar conto della congruità delle spese sostenute rispetto al ritorno che tali spese producono verso i cittadini utenti. Il decadimento del servizio ferroviario regionale degli ultimi anni è sotto gli occhi di tutti e non ci pareva quindi giustificato aggiungere un incremento significativo delle risorse ad esso destinate, senza sollecitare attraverso il mercato la miglior qualità dell’offerta".
"Altre Regioni hanno provato la procedura della messa a gara ma le differenze – come tengono a sottolineare in Regione – sono sostanziali.
L’articolazione per lotti ha lo scopo di rendere concretamente contendibile sul mercato l’aggiudicazione del servizio. In altre situazioni si è scelto di portare a gara il servizio ferroviario regionale per lotti unici o di dimensioni elevate, ma gli esiti non sono stati particolarmente significativi. Noi abbiamo guardato di più alle esperienze europee, dove la messa a gara dei servizi ferroviari è proceduta per lotti contenuti o addirittura per singole linee".
La procedura di gara consente di presentare offerte per tutti i lotti. L’aggiudicazione del lotto Torino-Milano avrà luogo solo in caso di presentazione, da parte del medesimo concorrente, di offerta valida per almeno uno degli altri 2 lotti oggetto della procedura.
La gara prevede una fase di prequalifica che serve a verificare i requisiti delle imprese interessate. In linea generale le gare sono aperte a tutti gli operatori pubblici, privati, italiani e stranieri, che soddisfino le condizioni inserite nel bando: il possesso di un titolo autorizzatorio per il servizio di trasporto di persone per ferrovia, rilasciato da un paese dell’UE, un’esperienza specifica nel settore (espressa in treni*km di servizio di trasporto di persone per ferrovia) e un fatturato minimo (espresso in percentuale sulla base d’asta).
Scr, la Società di Committenza regionale, ha trasmesso ieri il bando per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, dando avvio a quella che viene definita la procedura ristretta con successiva negoziazione delle offerte. Ciò significa che le imprese ferroviarie interessate avranno 30 giorni per la manifestazione di interesse. A quelle di loro che saranno risultate idonee, secondo i requisiti richiesti dal bando, Scr invierà, entro dicembre, il capitolato e la documentazione complementare. A quel punto le imprese avranno circa 75 giorni di tempo per predisporre l’offerta. Un’apposita commissione valuterà le offerte e sceglierà l’aggiudicatario del servizio per ciascuno dei tre lotti. I vincitori delle gare avranno un massimo di 3 anni per dotarsi del materiale rotabile e dell’organizzazione necessaria a far partire il servizio. All’aggiudicatario è consentito proporre un termine inferiore.
I treni saranno tutti nuovi, in quanto l’obiettivo della Regione è quello di ottenere un significativo salto di qualità del servizio.
"Particolare attenzione sarà posta nello specificare le tipologie di materiale rotabile, tenendo conto delle caratteristiche peculiari dei servizi e di alcune nostre linee, per quanto riguarda lo sviluppo dei tracciati, la presenza di linee non elettrificate in diretta continuità con linee dotate di elettrificazione e l’entità della domanda – spiegano in Regione -".
"Chiederemo la salvaguardia dei livelli occupazionali e porremo molta attenzione alla clausola sociale, per la quale sarà fondamentale il confronto con le organizzazioni sindacali, che è già partito e si svilupperà nelle prossime settimane – concludono in Regione -.
Dobbiamo sottolineare, tuttavia, come l’apertura al mercato, al di là dei pur comprensibili timori, possa, alla fine, attraverso una riqualificazione del servizio, trasformarsi in un’opportunità positiva tanto per gli attuali occupati nel servizio regionale, quanto per coloro che nei prossimi anni entreranno a farne parte".Manu Mich. – clickmobility.it