Il testo approvato presenta modifiche all'articolo 15 rendendo obbligatorie le gare ad evidenza pubblica per l'affidamento dei servizi

Roma. Il Governo pone la fiducia sul ddl salva-infrazioni, contenente la riforma dei servizi pubblici locali

Roma. Il Governo pone la fiducia sul ddl salva-infrazioni, contenente la riforma dei servizi pubblici locali

Elio Vito: “Considerata la ravvicinata data di scadenza del decreto-legge, autorizzato dal Consiglio dei Ministri, pongo la questione di fiducia sull'approvazione dell'articolo unico del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 135 del 2009, nel testo approvato dalla Commissione che è identico a quello approvato dal Senato”

Posta la fiducia sul decreto per L'attuazione degli obblighi comunitari.
Ieri nella seduta alla Camera è proseguito l’esame del disegno di legge, già approvato dal Senato, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, recante disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee (C2897).
Dopo che la Camera ha respinto le questioni pregiudiziali di costituzionalità – presentate da Pd e Udc – il ministro per i rapporti con il Parlamento Elio Vito ha posto, a nome del Governo, la questione di fiducia sull’approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell’articolo unico del disegno di legge di conversione, nel testo approvato dal Senato.

“Considerata la ravvicinata data di scadenza del decreto-legge, che comporta adempimenti del nostro Paese ad obblighi comunitari che non possiamo eludere, autorizzato dal Consiglio dei Ministri, pongo la questione di fiducia sulL'approvazione delL'articolo unico del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 135 del 2009, nel testo approvato dalla Commissione che è identico a quello approvato dal Senato della Repubblica – ha spiegato il ministro Elio Vito -”.

Il testo approvato, lo ricordiamo, presenta modifiche L'articolo 15 che vanno ad incidere sul testo dell’articolo 23-bis del decreto legge 25 giugno 2008/112, convertito, con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008/133.
In pratica il provvedimento rende obbligatorie le gare ad evidenza pubblica per L'affidamento dei servizi da parte degli enti locali e vieta, salvo per casi eccezionali, la pratica della concessione 'in house', cioè L'assegnazione diretta a società prevalentemente pubbliche e controllate prevalentemente dL'ente locale affidatario.
A partire dal 31 dicembre 2010 (ma la scadenza è posticipata se si tratta di società quotate o miste con prevalenza privata), le concessioni frutto di una assegnazione diretta cessano.

La decisione della maggioranza ha provocato una vivace reazione da parte delL'opposizione.
“Si sarebbe arrivati subito ad un voto unanime su questo provvedimento se il governo avesse stralciato dal decreto L'articolo sui servizi pubblici locali che non ha il coraggio di discutere nè di spiegare alla gente” – ha commentato Marina Sereni del Pd.

Il Ddl Ronchi, su cui è stata posta la fiducia, oggi verrà votato alla Camera con L'avvio delle dichiarazione di voto a partire dalle 15.00.
La conferenza dei capi gruppo di Montecitorio ha stabilito che dopo la votazione, intorno alle 18,30 e fino alle 21,30 verranno esaminati e votati gli ordini del giorno al testo.
Giovedì mattina, a partire dalle 9, si terranno le dichiarazioni di voto finali, che verranno trasmesse in diretta televisiva dalle 12.
Il voto finale sul provvedimento è previsto per le 13.

“Questo provvedimento prevede non solo norme per chiudere le infrazioni ma tenta di invertire la rotta facendo norme perché L'Italia eviti di subirne delle altre – ha spiegato i giorni scorsi il ministro delle Politiche Comunitarie, Andrea Ronchi -. In questa logica si inserisce L'articolo 15 sui servizi pubblici locali perché è vero che non ci sono infrazioni ma sempre più spesso la Corte di giustizia segnala problemi di affidamenti non a norma”.Manu Mich. – clickmobility.it

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