Gli indirizzi confermano il trasporto pubblico come soluzione principale ai problemi della qualità dell'aria, della congestione urbana e della sicurezza nella mobilità, e come strumento per contenere l'abuso del mezzo privato negli spostamenti sistematici casa-lavoro e casa-scuola
La commissione regionale territorio, ambiente e infrastrutture, presieduta da Damiano Zoffoli, ha iniziato ieri l’esame dell’Atto d’indirizzo triennale (2011- 2013) per la programmazione e l’amministrazione del Trasporto pubblico regionale e locale.
“Con l’illustrazione generale – ha detto Damiano Zoffoli – prende avvio l’iter di un provvedimento importante, su cui lavoreremo con l’obiettivo di consegnarlo all’esame dell’aula entro il prossimo mese. Sono purtroppo noti, ha aggiunto, i pesanti tagli alle risorse di questo settore fatti dalla finanziaria nazionale: il Governo ha deciso di trattenere un terzo dei fondi che si sarebbero dovuti trasferire alle Regioni per strade, treni e autobus”.
Per l’Emilia-Romagna i minori finanziamenti comportano la previsione di un taglio del 15-20% degli attuali servizi ferroviari e di trasporto pubblico locale.
“Ci auguriamo pertanto – ha proseguito Zoffoli – che qualche miglioramento venga dal tavolo di confronto aperto in sede nazionale, ma abbiamo anche la consapevolezza che in questo contesto è inevitabile compiere delle scelte, che dovranno però essere concertate, in un Tavolo regionale, con comuni, province, aziende di trasporto, Trenitalia, sindacati e associazioni degli utenti.
L’obiettivo è un patto regionale per una buona mobilità nonostante la crisi: dobbiamo trovare insieme una soluzione per non retrocedere da un lavoro di riqualificazione e miglioramento dei servizi, che in questi anni la nostra Regione, pur con difficoltà, ha realizzato. Gli indirizzi per i prossimi tre anni che la Giunta ci presenta, e che siamo chiamati a valutare, hanno pertanto un grande rilievo anche su questo fronte: forniscono infatti la base su cui fare scelte e realizzare le intese”.
Nel merito, l’Atto conferma gli indirizzi del documento precedente, evidenziando che occorre accelerare e accentuare i processi che riguardano la manovra tariffaria e il suo adeguamento nel corso del triennio, e le politiche di razionalizzazione dei servizi per una reale integrazione modale e tariffaria.
NelL'attuale situazione di mancanza di risorse, anche per gli Enti locali, sono numerosi gli interventi non ancora avviati, previsti negli Accordi di Programma 2007-2010: si tratta quindi di concentrare e mirare gli investimenti, anche riprogrammando le relative risorse, su interventi d’immediata e sicura cantierabilità, affinché i contributi regionali trovino un effettivo utilizzo.
Gli indirizzi confermano il trasporto pubblico come soluzione principale ai problemi della qualità delL'aria, della congestione urbana e della sicurezza nella mobilità, e come strumento per contenere L'abuso del mezzo privato negli spostamenti sistematici casa-lavoro e casa-scuola.
Sul fronte organizzativo indicano alle aziende di trasporto modelli evolutivi, da raggiungere anche attraverso processi di riassetto societario, e alle Agenzie uno snellimento organizzativo, che ne tracci il riassetto territoriale, il ruolo e la ripartizione delle competenze rispetto alle società di gestione, prevedendo anche fusioni tra Agenzie locali contermini, se gli Enti locali le ritengono utili per una maggiore integrazione dei servizi.
Processi aggregativi sono sollecitati anche per i gestori del trasporto pubblico locale, tenendo conto anche di quanto dispone la norma per le gare di affidamento dei servizi.
Altri obiettivi sono: conseguire il rapporto del 35% fra ricavi del traffico e spese correnti (oggi al 30%); adeguare le risorse contributive regionali per i servizi minimi L'indice di inflazione programmata, pari al 4,5% nel triennio; confermare L'impegno dagli Enti Locali nel cofinanziamento dei servizi autofiloviari; consolidare L'entrata a regime di Stimer con la diffusione delle tecnologie in tutti i territori e attraverso L'offerta di un abbonamento integrato (annuale e mensile) e dei titoli di corsa semplice integrata.
L’Atto d’indirizzo poi destina fondi (legge regionale n. 1/2002) all’introduzione della tariffazione integrata "Mi muovo" e prevede di realizzare la "Carta della mobilità Mi muovo" che consente L'accesso ai servizi bus, a quelli ferroviari, al bike sharing, al car sharing, prevede inoltre che i comuni, superiori ai 30 mila abitanti, approvino i Put (Piano urbano del traffico).
Tramite la tariffazione integrata e L'azione d’integrazione e riorganizzazione delL'offerta del servizio (soprattutto nelle zone di montagna e a domanda debole), il documento si propone di riqualificare i servizi su gomma per perseguire L'incremento dei viaggiatori trasportati e facilitare L'intermodalità. Inoltre, pur nella difficile situazione finanziaria, sono in programma: il rinnovo e la riqualificazione del parco autobus regionale, con priorità ai mezzi a basso o nullo impatto ambientale; progetti pilota, basati sullo sviluppo di un'infrastruttura innovativa per la ricarica delle auto elettriche e dei veicoli per il trasporto di persone e merci; politiche di riequilibrio finalizzate a decongestionare il traffico urbano valorizzando la mobilità ciclopedonale e i percorsi sicuri casa-scuola e casa-lavoro. Manu Mich. – clickmobility.it